mercoledì 11 giugno 2008

Incidente sulla Sila: inverosimile la versione ufficiale

Fa acqua da tutte le parti la spiegazione ufficiale degli eventi del 30 maggio 2008, allorquando decine di testimoni hanno udito un forte boato nei cieli della Sila ed hanno quindi avvistato chiaramente due aerei volare a bassa quota (secondo alcune testimonianze gli aerei erano tre).

La vicenda, come spesso accade in questo paese, è stata prontamente ridimensionata, ma molti aspetti dei fatti occorsi inducono a pensare che nei cieli della Sila non sia affatto accaduto quanto riportato dagli enti ufficiali.

Leggiamo il comunicato delle autorità militari, così come è riferito dalla testata Web nuovacosenza.com...



Visualizzazione ingrandita della mappa

Sarebbe stato il bang supersonico di due caccia F16 dell'Aeronautica militare, in volo per intercettare un velivolo sospetto, a provocare l'allarme negli abitanti della Sila cosentina. Secondo quando si è appreso dalla stessa Aeronautica militare, due F16 sono decollati stamani da Trapani per intercettare un cargo Lufthansa che aveva perso il contatto radio. Con una corsa supersonica, che si è sviluppata soprattutto nel sud della penisola, si sono diretti verso l'aereo sospetto che, però, nel frattempo, aveva ristabilito le comunicazioni. L'allarme è quindi cessato e i due caccia sono atterrati alla base di Gioia Del Colle per fare rifornimento. L'Airbus 300 Cargo della compagnia di bandiera tedesca Lufthansa - ricostruisce l'Aeronautica militare - era decollato questa mattina da Milano Linate per Atene quando, alle 8.29, ha perso il contatto radio con gli enti del controllo del traffico aereo di Padova. A questo punto è scattato l'ordine di 'scramble' (decollo immediato su allarme) da parte del Comando operativo delle Forze aeree Poggio Renatico (Ferrara). Vengono interessati gli F-16 del 10/o Gruppo di volo di Trapani che, mentre erano in volo diretti a intercettare il velivolo civile, ricevono però l'ordine di "skip it", cioé di cessata esigenza, poiché l'Airbus era riuscito a ristabilire il contatto radio con gli enti del controllo di Brindisi. I due velivoli militari sono quindi atterrati presso il 36/o Stormo di Gioia del Colle per il rifornimento di carburante necessario per il rientro a Trapani. I due 'Viper', così sono chiamati gli F-16 nel gergo aeronautico internazionale, "si sono diretti verso il velivolo Lufthansa attraversando i cieli dell'Italia meridionale a velocità supersonica - spiegano allo Stato maggiore dell'Aeronautica - nel tentativo di raggiungere l'obiettivo nel minor tempo possibile". Quello di oggi è il quinto 'scramble' del 2008. Il primo a gennaio e poi tre ad aprile. Nella maggior parte dei casi, si tratta di aerei che non rispondono a determinati requisiti, non hanno le previste autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo nazionale o perdono le comunicazioni con gli organi del controllo del traffico aereo o, ancora, divergono dalla rotta prevista senza validi motivi.


Di seguito gli elementi che non quadrano nella vicenda.

a) Il fantomatico Airbus 300 Cargo, decollato da Milano e diretto ad Atene sorvola a bassa quota la Sila. Ci si chiede come sia possibile che il velivolo, ancora distante centinaia di chilometri da Atene, stia già sorvolando la regione calabrese, fuori dalla quota di crociera e quindi con consumi maggiori.

b) La rotta ufficialmente indicata dal Cargo della Lufthansa non è la più breve verso la destinazione.

c) Si riporta che siano intervenuti due caccia per intercettare l'Airbus 300 tedesco. Gli aerei sono decollati da Trapani (Sicilia) e quindi hanno percorso non più di 500 km per raggiungere l'obiettivo, ma si afferma che sono dovuti atterrare alla base di Gioia del Colle per fare rifornimento al fine di rientrare alla base. Leggiamo, però, sul sito dell'Aeronautica militare italiana, che i Lockheed Martin F16ADF "Fighting Falcon" in dotazione alle nostre forze aeree, hanno un'autonomia massima di trasferimento di ben 3.900 km! Perché sono dovuti atterrare a Gioia del Colle per approvigionarsi di carburante? Infatti, anche non considerando un pieno carico di carburante (per mezzo del serbatoio supplementare), i due caccia erano in grado benissimo di ritornare alla base di Trapani, senza dover procedere ad alcun rifornimento. Per quale motivo hanno pensato di giustificare lo scalo a Gioia del Colle? Per quale motivo non si sono impiegati subito gli aerei del XII Gruppo Caccia Intercettori di Gioia del Colle, più vicini alla zona di intervento?

d) Il supposto bang supersonico viene udito da cittadini di Cosenza, in una zona nella quale gli F-16, essendo ormai giunti sull'obiettivo, avrebbero invece dovuto essere già a velocità inferiori a mack 1. Leggiamo, infatti, quanto segue: "Gli F-16 si sono diretti verso il velivolo Lufthansa, attraversando i cieli dell'Italia meridionale a velocità supersonica - spiegano allo Stato maggiore dell'Aeronautica - nel tentativo di raggiungere l'obiettivo nel minor tempo possibile". E' mai possibile che il bang supersonico non sia stato sentito nei cieli della Sicilia, lungo un percorso di massima velocità e sia stato invece udito sulla Sila, laddove i velivoli intercettori avrebbero dovuto essere in condizioni di volo di identificazione del velivolo sospetto? Non sarebbe più logico pensare al superamento del muro del suono lungo la rotta proveniente da Trapani e non sulla verticale di Cosenza? Tra l'altro, secondo le normative vigenti, il volo ultrasonico è vietato a bassa quota e sopra i centri abitati.

Free Image Hosting at www.ImageShack.use) L'area interessata dagli eventi pare essere una "Restricted area", una zona interdetta ai voli civili, come si evince dalle mappe ufficiali dei corridoi aerei commerciali. Dunque è alquanto improbabile che in quella zona incrociasse un cargo della Lufthansa, così come dichiarato dalle autorità.

f) Il primo giugno 2008, senza alcuna motivazione, viene annullata la tradizionale cronoscalata automobilistica “Coppa Sila”, che ormai aveva un suo posto consolidato nel calendario nazionale delle corse automobilistiche di montagna.

Noi ci chiediamo: "Nessun velivolo chimico viene mai intercettato, pur non segnalando mai la sua posizione. Per quale motivo si sarebbe quindi attuato uno scramble per un cargo che, per pochi minuti, non invia dati sulla sua posizione?". Ammettiamolo: questo è un paese di bugiardi che amano prendersi gioco dei cittadini e gli episodi della Sila sono un valido esempio di come sia tuttora possibile ingannare la popolazione con una serie di menzogne ben confezionate ed alle quali neppure un bambino darebbe credito. Eppure le operazioni clandestine di aerosol proseguono indisturbate, con il beneplacito delle istituzioni e non è escluso che l'episodio della Sila sia da ricondurre ad un incidente tra tankers chimici.


Sec. 91.133 - Restricted and prohibited areas.

(a) No person may operate an aircraft within a restricted area (designated in part 73) contrary to the restrictions imposed, or within a prohibited area, unless that person has the permission of the using or controlling agency, as appropriate.

(b) Each person conducting, within a restricted area, an aircraft operation (approved by the using agency) that creates the same hazards as the operations for which the restricted area was designated may deviate from the rules of this subpart that are not compatible with the operation of the aircraft.



Corbelli: Il Ministro La Russa chiarisca i fatti

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in una nota, fa riferimento ''a quanto accaduto questa mattina nel cielo della Sila e ancora adesso - afferma - avvolto nel mistero, nonostante le tardive e poco convincenti versioni ufficiali''. Corbelli chiede, in particolare, alla Procura della Repubblica di Cosenza ''di aprire una immediata inchiesta e di procedere nei confronti, per adesso di ignoti, per le ipotesi di reato di procurato allarme sociale, pericolo e minaccia alla incolumità pubblica (mancata strage)''. Il leader di Diritti civili chiede inoltre che il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, chiarisca immediatamente nelle sedi istituzionali preposte la verità sui gravi e misteriosi fatti di oggi in Calabria. L'esperienza del Mig libico caduto sui monti di Castelsilano, in Sila, nel luglio del 1980, insegna che le versioni ufficiali in questi casi sono assai lontane dalla realtà. Quanto accaduto questa mattina in Sila è un fatto gravissimo. Si è allarmata un'intera provincia e si sono mobilitati centinaia di uomini delle forze dell'ordine e del 118. Non solo: si è rischiato che gli aerei (2-3?) in caso di incidenti potessero, abbattendosi nel territorio calabrese che stavano sorvolando, procurare una vera e propria strage. Per queste ragioni è assolutamente indispensabile e doveroso che la competente Procura della Repubblica di Cosenza apra subito un'inchiesta ed accerti e, nel caso, persegua ogni eventuale responsabilità penale a tutti i livelli, nel rispetto della legge''. ''I cittadini calabresi - conclude Corbelli - hanno il diritto di sapere cosa è realmente successo questa mattina nei cieli della Sila. Vogliamo conoscere la verità sulle cause di quel boato e su quegli aerei sfrecciati sull'altopiano Silano, che a molti ignari e spaventati spettatori è sembrata una sorta di operazione di guerra (solo simulata?)''.



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