martedì 24 giugno 2008

Un giorno diverso dal solito.

Un giorno qualunque della settimana, un tiepido mercoledì di novembre, la mattina mi sveglio, e per la miseria mi accorgo che la sveglia non ha suonato.
Per una volta ci ha pensato il mio orologio biologico, che oramai regolato ogni mattino con fredda precisione ad alzarsi all'ora programmata dalla nostra cara sveglia, non ha sgarrato nemmeno un centesimo dopo!
Tentennando un po' a fatica mi reco verso i servizi ma ahime vado per premere l'interruttore della luce ma niente.
Premo e ripremo il pulsante più volte, ma mi accorgo che manca la luce, ed è cosi per tutta la casa.
Con il mio caro cellulare allora ancora carico, attraverso il suo bellissimo e amichevole schermo luminoso mi dirigo verso il bagno ancora un po' intontito.
Come sono solito ogni mattino, una delle prime cose che faccio è sciacquarmi il viso con della bella acqua fresca così per riprendermi subito.
Mi dirigo ad aprire il rubinetto e...
Manca anche l'acqua!
"Caspita qui mi è saltata tutta la casa" penso!
Ma vabbè per un mattina mi laverò con un po' di acqua minerale il viso ed i denti, e meno male che la cassetta del water era piena d'acqua dalla sera prima, quindi per certi bisogni sono salvo. Phew!

Mi accingo a vestirmi, ma a dir la verità mi sento un po' infastido da cotanto disagio.
"Ora mi preparerò una bella colazione con caffè e cornetto caldo che ho una gran fame" penso.
Ma non appena mi reco per mettere la caffettiera sul gas, la fiamma non si accende, e lo stesso vale per il fornelletto elettrico..
"Pazienza per una mattina farò colazione al bar" borbotto.
Prendo la giacca, saluto mia moglie ancora assonnecchiata sul letto, mentre i bimbi riposano ancora ed esco di casa, ma nel sistemare il cellulare nella tasca noto che non c'è segnale di campo.

Mi fiondo al lavoro, prendo la mia auto, salgo inserisco le chiavi e noto subito che è in riserva!
"Ah già, dovevo fare il pieno ieri sera ma non avevo voglia" penso subito.
Però non posso andare a rifornirmi subito o arriverò tardi al lavoro.
Un incrocio, due, sbuco nel corso e niente semafori accesi, procedo con molta attenzione quando un brontolio dal motore mi avvisa che la benzina è terminata, pochi metri e poi stop..
Sono a piedi...
"Che idilliaca giornata" penso, sembra di essere tornati al medioevo, senza luce, acqua e gas e adesso pure a piedi!
Metto in moto allora la mia personalissima trazione posteriore, le mie due stanche e poco usate gambe che non esercito pressoché mai per una corsa o un uscita in bicicletta, nemmeno il fine settimana poiché sempre preso da un italianissima domenica a casa a riposare!

Con un po' di fatica raggiungo la sede del lavoro a piedi.
Mentre mi avvicino noto un piccolo assembramento di persone.
Riconosco fin da subito i miei colleghi, scambio due parole e scopro fin da subito che la corrente è mancata in tutta la città.
Alcuni parlano di un black out su scala nazionale, fatto stà che il cartello fuori dalla porta dice: "Oggi l'azienda rimarrà chiusa" !
"Wow" pensiamo e dopo un generale senso di felicità, la preoccupazione e qualche dubbio inizia a farsi sentire, ma con la confusione generale e la totale indifferenza di noi piccoli lavoratori freddi e solitari che lavoriamo senza mai socializzare, l'argomento sembra preoccuparci forse tutti un po' dentro ma nessuno trova la forza di parlarne, come se fossimo tramortiti o semplicemente rincoglioniti dalla rottura della nostra cara, dolce, amata, calorosa e protettiva routine di ogni giorno.

Ci salutiamo ben presto, e come macchine programmate ci diamo appuntamento al giorno dopo.
Pochi minuti e il piazzale si libera.
Sono solo le sette e mezza di mattina, "cosa faccio ora, tutti i bar sono stranamente chiusi" penso.
Vado al bancomat a prelevare un po' di soldi così farò il pieno alla mia auto.
Pochi metri mi avvicino alla sede della banca e noto già un piccola coda, una strana coda.
Incuriosito mi metto in fila anche io.
Nel frattempo sento una signora due posizioni davanti la mia che parla a gran voce, afferma che il figlio operatore in una finanziaria fuori città, ha detto che le banche sono tutte chiuse sino a data da destinarsi e che i bancomat non hanno più soldi.
Ben presto un po' tutta la coda composta da una trentina di persone inizia a preoccuparsi, qualcuno innervosito tenta di chiamare a casa la famiglia inutilmente con il proprio cellulare, ma dal momento che non c'è linea il tentativo risulta vano. Una coppia si fionda in macchina in cerca di un altro sportello, pochi istanti ed il panico generale inizia a dilagare.
Sono preoccupato.
Anzi ho paura!
"Ho sempre tenuto tutti i miei risparmi nella banca, e ora come farò nei prossimi giorni!"...
"E come mangeremo io e la mia famiglia?. In casa ho della pasta e qualche scatoletta, ma come faremo tra due o tre giorni se la situazione continuerà?"
Passa casualmente lì vicino una pattuglia, la piccola folla, ora sempre più grande, si butta contro l'auto sino a farla fermare.
Subito scende dal lato passeggero un'ufficiale.
Dice a tutti di radunarsi un istante.
Quel che dice getta un vampata di terrore e paura su tutti noi, che ci prende e colpisce allo stomaco manco fossimo saliti sul ring a combattere con un campione di pesi massimi!
Ci dice che ci sono state nella notte diverse esplosioni a centrali nucleari nel vicino stato!
Ci avverte di non bere acqua che non sia di bottiglia minerale poiché contaminata.
Ci avverte che non sà per quanto mancherà la luce non solo in Italia ma in tutta Europa.

Qualcuno chiede cosa sia successo, ma il militare sinceramente parlando non sà rispondere.
Il collega lo interrompe ben presto per dirgli di tornare dentro la volante, attraverso il finestrino giù sentiamo di scene di panico, crisi e violenza al supermercato poco distante.
I due schizzano, la gente urla, qualcuno piange, io sono lì fermo incredulo, non ci posso credere, cosa diavolo è successo?
Cosa?

E ora?!

Corro verso casa, ma un uomo mi spintona fortemente contro il muro, pochi secondi e svengo..

Mi risveglio...
"Cavolo dove sono?"
mi guardo in giro per qualche istante e...
"Sono a casa!"
Accendo la luce del comodino, sono le sei di mattino, cavolo era solo un sogno!
Mia moglie un po' preoccupata mi chiede come stessi e mi chiede se avessi avuto un incubo.
Rispondo di sì, ma nella vita mai ricordo di aver fatto un'esperienza tanto forte da sembrare vera!
^_^


*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

che rimanga una divagazione estemporanea...

3 commenti:

Donnie ha detto...

Quando la lessi per prima volta mi colpì molto.. da allora ho cominciato a pensare a cose a cui prima non pensavo..

P.S.

Benvenuto :)

Donnie.

MagicLakeComo ha detto...

forse non succederanno queste cose tutte lo stesso giorno.. ma per il resto è uno scenario molto probabile in questi tempi. dovremmo prepararci_

Donnie ha detto...

Nella serie TV "Jericho" C'era qualcosa di profetico mascherato dalla trama da film d' azione..