martedì 28 ottobre 2008

The Art of Expressing the Human Body



Questo post ho dovuto scriverlo sotto ricatto di devote mystical..

La sua opinione è quella di non prediligere solo il piano astrale ( o spirituale che di si voglia) ma controllare in egual misura spirito e corpo.

Un esempio:



Grazie all' amico Devote :)

Per rinforzare questa tesi, (e qui veniamo al titolo del post) voglio mostrarvi l'ultima intervista di un mito (forze mito è poco..) che aveva appreso appieno questa linea di pensiero. Bruce Lee: attore, filosofo e artista marziale.



Empty your mind,be formless, shapeless like water. Now if you put water into a cup it becomes the cup, you put water into a bottle it becomes the bottle, you put it into a teapot it becomes the teapot. Now water can flow or it can crash, be water my friend

Alcune citazioni di Bruce:

  • Usa il non metodo come metodo avendo l'assenza di limiti come limite.
  • Il passato è un'illusione. Devi imparare a vivere nel presente ed accettarti per quello che sei ora. Quello che ti manca in flessibilità e in agilità devi acquisirlo con la conoscenza e la pratica costante.
  • Quando non si ha una forma, si può avere qualsiasi forma; quando non si ha uno stile, si può avere qualsiasi stile.
  • La conoscenza non è sufficiente, dobbiamo applicarla. La volontà non è abbastanza, dobbiamo agire.
  • La mia verità può non essere la vostra, però la vostra verità può non essere la mia.
  • Non è importante quanto hai studiato, è più importante quanto hai assorbito e capito di ciò che hai studiato!
  • Le teste vuote hanno lingue lunghe.
  • Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile.
  • Nel combattimento solo l'aria mi può fermare, ci siamo solo io e lei, il mio avversario non esiste.
  • Il sapere non è sufficiente, dobbiamo applicarlo. Il volere non è sufficiente, dobbiamo fare.
  • Sii come l'acqua, cerca di adattarti ad ogni situazione. Se il tuo avversario si apre chiuditi e se lui si chiude apriti.
  • Conoscere sé stessi è studiarsi mentre si agisce con l'altro.
Credo sia superfluo aggiungere altro.. Vi aspetto nei commenti.

domenica 26 ottobre 2008

E' Tempo! - Aquila Senza Nido

La consapevolezza della necessità di cambiamento è ben impiantata nella coscienza di molti. Ora la visione è pronta e può essere piantata affinchè possa germogliare e compiersi.
Si tracciano le rotte del Nuovo Paradigma dove ciascuno per parte sua può essere un protagonista Responsabile nello scrivere la trama del Grande Cambiamento.



Aquila Senza Nido

giovedì 23 ottobre 2008

Anatomia del sottile

Molte persone ignorano totalmente l'anatomia sottile degli esseri viventi, per molti il corpo umano è un sofisticato insieme di apparati e cellule che adempiono al loro compito prestabilito. Questa visione meccanicistica dell'essere umano è alla base della medicina moderna. Per la scienza medica è impensabile e assurdo considerare il corpo attraverso un punto di vista energetico ed emozionale. Anche il concetto di anima non viene preso in considerazione, poiché attualmente non dimostrabile con le attuali leggi scientifiche. Le stesse leggi che partono da presupposti dogmatici, ai quali lo scienziato razionale si affida con totale fede. Il realtà scienza e religione utilizzano le stesse metodologie comportamentali, affidandosi entrambe ad assiomi dati per certi.

Questo approccio, anche se determina la maggior parte delle scoperte utili alla vita dell'uomo, ha profonde carenze per quanto riguarda l'interazione che ogni essere rappresenta con l'ambiente circostante. Immaginare un uomo costituito di atomi e molecole, privo di un corpo energetico in grado di interagire con Tutto, è come vedere il mondo attraverso gli occhi di Truman (Personaggio del film “The Truman Show”). Significa ignorare le molteplici interazioni che l'essere manifesta attraverso la continua co-creazione che compie nella propria vita. Ogni essere è parte integrante di un campo energetico globale, nel quale interagisce con la propria bioenergia, veicolo primario per lo scambio di informazioni.

Riprendendo l'esempio della malattia, in questo modo si poterebbe affermare che non è altro che il frutto di uno squilibrio del campo energetico, influenzato dalla nostra percezione dell'essere, la nostra completezza e auto realizzazione e da una serie di fattori esterni (patogeni). Tali patogeni hanno la capacità di innescare il processo della malattia se il corpo energetico umano si trova in condizioni di squilibrio e deficit. Un esempio lampante di tale fenomeno è rappresentato dallo stress, al quale oggi molti luminari attribuiscono la maggior parte delle malattie “autoimmuni” o inspiegabili. Per autoimmuni si intende un complicato meccanismo che condiziona l'armonia del nostro sistema immunitario, che non riconosce più il corpo come entità da preservare. Se immaginiamo i continui attacchi psichici che subiamo durante il corso della giornata, stress lavorativo, traffico, vita frenetica, mancanza di affetto e tempo libero, è facile comprendere come queste influenze possano avere un ruolo fondamentale per la nostra salute.

Certo questo lo dicono in tanti, ho scoperto l'acqua calda direte voi! Il punto invece è che questa acqua calda non è del tutto scoperta, poiché dietro le abusate parole come "stress" e "cause non ancora identificate", si celano tutti i limiti di una medicina che non vuole allargare gli orizzonti della ricerca a tutto quello che non è visibile ai cinque sensi, ma può essere percepito con una maggiore integrazione fra i nostri emisferi cerebrali. Il pensiero crea la materia, il pensiero influenza il nostro campo energetico, rende il nostro corpo protetto o non protetto da attacchi esterni, a seconda di come noi indirizziamo tali pensieri. Un nuovo modo di concepire la malattia sta venendo alla luce spontaneamente, fra qualche anno i medicinali di sintesi saranno considerati superati e nocivi, semplicemente perché non si può curare l'uomo come un auto o un elettrodomestico, si deve necessariamente considerare l'essere nella sua totalità.

Questo articolo rappresenta un semplice spunto di riflessione, non esaustivo riguardo al problema, per il quale non basterebbero migliaia di pagine per avere un'idea molto più ampia. In nessun caso si critica la medicina e le ricerche che hanno portato l'uomo a raggiungere un benessere sempre maggiore, vuole solo evidenziare i suoi limiti, imposti spesso da un sistema economico interessato al profitto piuttosto che alla salute. Immaginando una medicina che si preoccupi davvero dell'uomo e apra le porte alle nuove sensazionali scoperte in ogni campo, l'uomo avrebbe il diritto di vivere in un paradiso terrestre qui e ora.

Articolo correlato: Medicine e terapie..., Freenfo, Aprile 2008
Articolo correlato: La medicina del futuro, Freenfo, Dicembre 2007

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martedì 21 ottobre 2008

Fromm - Verso la libertà

 Un invito a conoscere un autore "ispirato"

Erich Fromm - L'arte di vivere 

Incipit

L'idea che l'arte di vivere sia una cosa semplice è relativamente recente. Da sempre sono esistiti individui convinti che per essere felici sarebbe bastato raggiungere il piacere, il potere, la fama e la ricchezza, e che l'unica cosa da imparare non fosse tanto l'arte di vivere quanto il modo per ottenere abbastanza successo da acquisire i mezzi per vivere bene. Eppure, se anche esistevano individui e gruppi che praticavano il principio di un edonismo radicale, tutte le culture avevano maestri di vita e maestri di pensiero. Questi proclamavano che vivere bene è un'arte che va imparata, che imparare quest'arte richiede fatica, dedizione, comprensione, e pazienza, e tuttavia costituisce la cosa più importante da apprendere.
Oggi, invece, coloro che insegnano agli uomini come vivere – gli psicologi, i sociologi, i politici – dichiarano che imparare a vivere è assai semplice, al punto che basterebbe leggere un qualche manualetto della serie "Come fare"! Che cosa ha causato un cambiamento così sorprendente? Come si è giunti a credere che sia facile imparare l'arte di vivere, e che difficile sia solo guadagnarsi i mezzi per vivere?

Citazioni

È un dato di fatto che la maggior parte degli uomini siano oggi impiegati o simili di livello più o meno alto, che fanno ciò che qualcuno dice loro di fare o che è imposto dalle regole, evitando di provare sentimenti, perché i sentimenti disturberebbero il funzionamento armonico della macchina. Il tratto distintivo di ogni società industriale è il suo corretto funzionamento, giacché ogni intoppo, ogni frizione nel meccanismo della macchina è uno spreco di denaro. Così gli uomini devono esercitarsi a provare quante meno emozioni sia possibile, perché le emozioni costano denaro.
Gli idoli dell'uomo moderno avido, alienato sono la produzione, il consumo, la tecnologia, lo sfruttamento della natura. [...] Quanto più ricchi sono i suoi idoli, tanto più l'uomo si impoverisce. Invece della gioia egli va in cerca di piacere e di eccitamento; invece di crescere cerca possesso e potere; invece di essere, egli persegue avere e sfruttamento; invece di ciò che è vivo sceglie ciò che è morto. (p. 105)
Il modo di produzione del sistema capitalistico ha trasformato l'uomo in una creatura ansiosa e alienata. (pp. 74)
Nella modalità dell'avere, quella occupata dalla grande maggioranza delle persone, l'idea sottesa all'affermazione "io sono io" è "io sono io perché ho X", intendendo con X tutti gli oggetti naturali e le persone con le quali istituisco un rapporto tramite il mio potere di controllarli, di farli permanentemente miei. Secondo la modalità dell'avere non c'è rapporto vivente tra me e quello che io ho. Questo e l'io sono divenuti cose, e io ho le cose perché ho la forza di farle mie. C'è però anche una relazione inversa: le cose hanno me; perché il mio senso di identità, vale a dire l'equilibrio mentale, si fonda sul mio avere le cose (e quante più possibile). La modalità dell'esistenza secondo l'avere non è stabilita da un processo vivo, produttivo, tra soggetto e oggetto; essa rende cose sia il soggetto che l'oggetto. Il rapporto è di morte, non di vita.
Tutto è diventato business, ogni cosa deve funzionare ed essere utilizzabile. Non esiste un sentimento di identità, esiste un vuoto interiore. non si hanno convinzioni, né scopi autentici. Il carattere mercantile è l'essere umano completamente alienato, privo di qualunque altro interesse che non sia quello di manipolare e funzionare. È proprio questo il tipo di umano conforme ai bisogni sociali. Si può dire che la maggior parte degli uomini diventano come la società desidera che essi siano per avere successo. La società fabbrica tipi umani così come fabbrica tipi di scarpe o di vestiti o di automobili: merci di cui esiste una domanda. E già da bambino l'uomo impara quale sia il tipo più richiesto.

domenica 19 ottobre 2008

Percezioni - di Devote Mystikal



Non Prendetevela con Aquila anche lui nel suo piccolo sta dando un suo contributo, non risponde ai commenti, ma è solamente una congettura…una cricca risolvibile..D’altra parte devo ammettere che la presenza di questi esseri la si sente ---è l’approccio che secondo me deve cambiare__

--->Io vi vedo tutti preoccupati, tutti spaventati, gente che mi contatta in msn perché non dorme la notte e i video di Aquila di certo non aiutano. Io vi consiglio solamente di essere strafottenti, sempre testa alta, non abbiate nessun timore, al massimo possono ammazzare i vostri corpi non la vostra essenza. Ho capito una cosa essenziale-- sò di non essere alla loro altezza (per ora) ma non per questo hanno il mio rispetto, anzi, dò più valore ad un barbone che domanda l’elemosina in una strada di quartiere,,,IL RISPETTO.. è questo che conta::basta non darglielo, basta che loro sappiano che x noi sono Zero come noi lo siamo x loro__Per questo la Paura non mi appartiene più__non la sento e se la sento la distrugge il mio spirito::Non sono strano::Sono solo un arrogante presuntuoso UMANO che vuole vivere questa vita materiale nel migliore dei modi, questi esseri verranno regolati in altri piani semmai servisse farlo….
Guardate la strada verso la verità quanto può essere complicata…Aquila dice sul video che questi esseri non possono essere classificati come buoni o come cattivi semplicemente per il fatto che questo concetto sparisce a certi livelli di consapevolezza…Bene con questa affermazione posso dire con certezza che la razza umana è più matura di loro visto che esistono già esseri umani che non mangiano la carne x rispetto della vita animale o che non uccidono nemmeno una cavalletta perché rispettano la vita anche di esseri inferiori…chi di noi qui succhierebbe l’energia vitale di un altro essere SENZIENTE a sua insaputa?? IO mai!!!Neanche se sono un ectoplasma che vive nella 4 dimensione..Statene certi…Preferirei morire di fame piuttosto che rompere i coglioni ad un anima che sta facendo esperienza in un corpo nel mondo materiale…Se loro fanno questo ( e lo fanno ) IO sono meglio punto e basta.
Vivete tranquilli e fottetevene…Divertitevi bevete e drogatevi-- il vostro corpo cambierà in funzione del vostro spirito ---lo seguirà e lo supporterà di conseguenza..
Questa è la strada giusta..Osservare e giudicare::Osservando aumenterete sempre più la vostra consapevolezza e crescerete all’infinito__
Nessuno si deve permettere di offendere la razza umana perché sta offendendo anche me.

Ps: Non sono solo cattivi___credetemi__Vi sembro forse uno che vuole confondervi?
Stanno solo testando la nostra coscienza---Siate fieri di esseri Umani---

Un saluto – Mystikal --

sabato 18 ottobre 2008

Il Senso e la Resonsabilità dell'Unione e il Risveglio

Il Senso e la Resonsabilità dell'Unione e il Risveglio.

Se un uomo non è disposto a sacrificare qualcosa per ciò in cui crede, o ciò in cui crede vale poco o è lui a valere poco come uomo.



Aquila Senza Nido

venerdì 17 ottobre 2008

Los voladores, oscure presenze parassite



«Perché desideriamo che qualcuno ci guidi quando possiamo fare da soli?»

«Gli sciamani dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita.»

Don Juan Matus


Rispetto a quanto riferito fino ad ora della concezione tolteca, le considerazioni che seguono possono apparire ancora più sconcertanti e possono generare una varietà di reazioni nel lettore: di difesa come il rifiuto o di consapevolezza profonda come angoscia, senso di schifo, paranoia.

Rivolgo per questo al lettore lo stesso invito che il Nagual Carlos fece alla conferenza di Santa Monica, in California, nel 1993 – la sua prima apparizione pubblica dopo decenni di totale anonimato:

«Il mio nome è Carlos Castaneda. Vorrei pregarvi di una cosa. Vi prego di sospendere per oggi il giudizio. Vi prego di aprirvi – anche solo per un’ora – alla possibilità che sto per presentarvi.
Per trent’anni sono stato irreperibile. Non sono solito rivolgermi alla gente e parlare. Ma ora, per un momento, sono qui. È nostro dovere ripagare un debito a coloro che hanno fatto la fatica di mostrarci certe cose. Questo sapere noi lo abbiamo ereditato. Don Juan ci disse che non dobbiamo difenderlo. Vorremmo farvi capire che ci sono opzioni, possibilità insolite che non sono fuori dalla vostra portata.»

Gli antichi stregoni si accorsero per primi che qualcosa non andava per il verso giusto. Essi videro che nei bambini, le emanazioni luminose – tenute insieme da una forza agglutinante nella forma di un uovo – erano anche ricoperte da una patina di straordinario splendore.
Videro che alla crescita del bambino questa patina, anziché svilupparsi anch’essa di conseguenza, diminuiva drammaticamente.

Videro che questo involucro di luce era direttamente correlato alla consapevolezza dell’individuo e lo chiamarono lo splendore della consapevolezza.
La consapevolezza non si sviluppava come sarebbe stato naturale.
Inquietati da questa incongruenza estesero le loro indagini e scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.

Gli sciamani toltechi scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.

Gli stregoni videro che questi esseri oscuri si cibavano della lucentezza della consapevolezza di ogni individuo, riducendone sempre di più la patina luminosa.
Le entità oscure sono particolari esseri inorganici, coscienti e molto evoluti e poiché si muovono saltellando o volando come spaventose ombre vampire furono chiamati los voladores, ovvero quelli che volano.

Don Juan: «Sei arrivato, e con le tue sole forze, a ciò che per gli sciamani dell’antico Messico era la questione suprema. Per tutto questo tempo non ho fatto che menare il can per l’aia, insinuando in te l’idea di un qualcosa che ci tiene prigionieri. Ed è davvero così!»

Carlos: «Perché questo predatore ci avrebbe sottomessi nel modo che stai descrivendo, don Juan? Dev’esserci una spiegazione logica.»

Don Juan: «Una spiegazione c’è ed è la più semplice che si possa immaginare. I predatori hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perché ci spremono senza pietà. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie…»

I voladores si nutrono solo di un determinato tipo di energia e, come vedremo, noi produciamo molta di quella energia. Questo ci fa essere le prede ideali da mungere quotidianamente.

Il danno energetico che questa azione predatrice ci arreca è immenso. Siamo esseri magici dotati di possibilità infinite condannati a brandelli di consapevolezza: i voladores consumano regolarmente la patina luminosa – che torna a crescere per sua natura – e come impeccabili giardinieri tengono l’erba rasa sempre allo stesso (misero) livello. Gli sciamani vedono che la patina di luminosità rimastaci è una piccola pozzanghera di luce sotto i piedi, che non arriva nemmeno agli alluci.

Questa consapevolezza rimastaci è davvero poca cosa e ci permette giusto di interagire nel mondo quotidiano fissato dalla socializzazione, ma certo non ci dà modo di comprendere la nostra reale situazione o di riconoscere che condividiamo lo stesso destino degli animali che alleviamo.

Come inconsapevoli schiavi ci identifichiamo nei nostri predatori e riproponiamo i loro nefandi comportamenti con la natura in generale inquinando, disboscando, distruggendo e «sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali: li mungiamo, li tosiamo, prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi e mansueti. Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo poco a poco l’aggressività e l’istinto naturale per la libertà.»

Ci manca l’energia, non possiamo fare altro che specchiarci, nella pozzanghera di consapevolezza, in un limitato e illusorio riflesso di sé, una falsa personalità. «La coscienza delle suole rispecchia la nostra immagine, la nostra superbia e il nostro ego, i quali alla fine non sono altro che la nostra vera gabbia.»

L’esigua pozzanghera di consapevolezza è l’epicentro dell’egocentrismo in cui l’uomo è inconsapevolmente intrappolato.
Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego!

E proprio facendo leva sul nostro egocentrismo i voladores creano fiammate di consapevolezza che poi voracemente consumano.
I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “negative” sono il loro cibo prediletto.

I voladores non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.

«La nostra mentalità da schiavi, che nella cultura giudeo-cristiana ci promette consolazione nell’aldilà, non porta alcun vantaggio a noi stessi, bensì ad una forza estranea, che in cambio della nostra energia ci fornisce credenze, fedi e modi di vedere che limitano le nostre possibilità e ci fanno cadere nella dipendenza.»

Secondo don Juan sono stati proprio i voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, le abitudini, le consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.

Carlos: «Ma come ci riescono, don Juan? Ci sussurrano queste cose all’orecchio mentre dormiamo?»

Don Juan: «Certamente no. Sarebbe idiota! Sono infinitamente più efficienti e organizzati. Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in un’operazione stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda nell’ottica di chi la subisce.

Ci hanno dato la loro mente!

Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell’ansia da cibo e la tua altro non è che l’ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene…

Le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti.

Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea.»

Carlos: «Ma se gli sciamani dell’antico Messico e quelli attuali vedono i predatori, perché non fanno nulla?»

Don Juan: «Non c’è nulla che tu e io possiamo fare se non esercitare l’autodisciplina fino a renderci inaccessibili.
Ma pensi forse di poter convincere i tuoi simili ad affrontare tali rigori? Si metterebbero a ridere e si farebbero beffe di te, e i più aggressivi ti picchierebbero a morte. Non perché non ti credano. Nel profondo di ogni essere umano c’è una consapevolezza ancestrale, viscerale, dell’esistenza dei predatori.»

Fonte: CarlosCastaneda.it

Grazie a Ste per la segnalazione.

giovedì 16 ottobre 2008

Il KILLER e la falsa personalità



Innanzitutto, una precisazione. La ragione borghese non è un accidente comparso nella storia all'improvviso e derivante da una mentalità tipica di una società in un certo luogo e momento. Con questa definizione intendo rappresentare uno status della personalità in cui incappa ognuno di noi durante il proprio sviluppo. Da sempre e in qualsiasi luogo. Forse chi ha avuto la brillante idea di creare le nostre coscienze individuali, ha innescato questo meccanismo  per tenerci buoni buoni e nutrirsi delle energie derivate da tutto questo nostro agitarsi nel mondo.

DELLA MENTE BORGHESE [continua]

La mente che mente

«Le intuizioni e i concetti costituiscono gli elementi della nostra conoscenza, così non possono esserci concetti senza intuizioni e intuizioni senza concetti.» (Kant)

La lettura è da molti anni una mia grande passione, il modo per entrare nei reami della conoscenza, attraverso gli occhi di grandi scrittori. L’uomo che cerca la verità o qualsiasi altra cosa stimoli il proprio interesse, deve necessariamente fare dell’esperienza altrui, una tappa fondamentale per accrescere la propria conoscenza. Pian piano si delineano sentieri sempre più affascinanti, un viaggio nel paese delle meraviglie del mondo. Un romanzo può catturare i nostri sensi e trasportare la nostra mente attraverso luoghi ed emozioni lontane. Un testo scientifico apre la nostra mente ad una conoscenza più grande, un testo classico lascia indelebile una traccia nel nostro modo di pensare.

A poco a poco la conoscenza accresce in noi, il percorso spesso si concentra in una direzione, altre volte spazia fra diversi tipi di informazione. Tutto si mescola nella nostra mente, contribuisce a creare la nostra personale visione della realtà, crea i presupposti per costruire la nostra personalissima verità. Questa ricerca è necessaria per comprendere meglio le sfaccettature dell’esistenza e i segreti nascosti dell’universo, contribuisce a rinforzare un pensiero in modo autonomo e indipendente. Il questo caso la nostra parte razionale è sempre all’opera per discernere il bene e il male, secondo la nostra personale visione della vita, i nostri valori e le nostre tradizioni.

Alla lunga tuttavia, questo approccio può essere limitato, sembra quasi costretto in una stanza con poche finestre, dalla quale è molto difficile evadere. Non si è mai certi dell’autenticità del nostro pensiero, crediamo di possedere idee nostre, ma spesso tali convinzioni derivano da una memoria collettiva che agisce sulla nostra mente, consciamente o inconsciamente. La parte razionale cristallizza il pensiero e lo fortifica fino a creare delle convinzioni talmente radicate da non poter mai essere messe in discussione. La mia esperienza è sempre stata di cercare un compromesso fra la mente razionale e mondo delle percezioni. L’uomo ha il privilegio di possedere doti superiori rispetto agli animali, anche se ha in qualche modo dimenticato le attitudini più semplici e istintuali proprie dei nostri amici “inferiori”.

Aprirsi alle percezioni permette di acquisire una conoscenza molto diversa da quella costruita dalla mente, l’esperienza diretta diventa il veicolo per accrescere la nostra consapevolezza. Il corpo è chiamato a partecipare in ogni sua parte a questo processo. A volte alcune grandi verità possono essere spiegate e comprese solo se si riesce ad applicare tutte le nostre potenzialità, l’integrazione fra corpo, anima e mente. Questo approccio consente di avere una visione più ampia, permette di entrare in reami invisibili, è in grado di colmare le nostre ricerche in modo ancora più efficace. “Sentire” l’ambiente circostante, provare a vivere secondo le leggi della percezione, porta a sviluppare in noi delle doti in grado di comprendere a fondo ogni piccolo particolare della manifestazione del creato.

L’universo è composto di forme visibili e di forme non visibili, la materia per molti è una forma di energia cristallizzata, che vibra a frequenze più basse. Tali frequenze siamo abituati a percepire poiché simili alla nostra configurazione energetica. Modificando tale configurazione possiamo integrare le nostre capacità e spingerci oltre, varcare l’uscio della stanza della mente per accedere a mondi ancora da scoprire. L’esperienza diretta come strumento di ricerca, la consapevolezza come fine per la nostra esistenza.

Questo approccio olistico dell’uomo e delle sue potenzialità, permette di agire secondo logiche più universali, permette l’apertura del cuore e l’accoglienza dell’Amore universale nella nostra vita. Un cammino che accelera verso il ricongiungimento dell’Uno, sfruttando a pieno ogni nostra caratteristica latente. La mente a volte mente, le percezioni posso essere ingannevoli, ma nulla potrà essere più veritiero dell’utilizzo di queste facoltà in sinergia perfetta fra loro, l’interazione fra ragione e cuore, l’unica via per la vera scoperta della natura dell’uomo. Giusta o sbagliata che sia, sarà sempre dettata dalla nostra esperienza diretta, unica vera alleata fedele nel cammino evolutivo. La ricerca della verità dentro di noi come porta d’accesso alla verità assoluta, la strada maestra verso la vera Conoscenza.

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lunedì 13 ottobre 2008

Reticoli ((Razional-Emotivi)) Article by Mystikal

Cervello Primitivo


Quello dei Cavernicoli e di buona parte dell’attuale popolazione umana vivente

—senza coscienza e senza un obbiettivo—


Quello di questi pezzenti che vengono chiamati ULTRAS e che non sanno neppure di essere al mondo, che scagliano motorini dagli spalti e bruciano bandiere senza sapere nemmeno il perché, probabilmente non sono più esseri umani bensì un'altra cosa,

CLASSIFICATI= Non di questa terra.


Cervello Indo-Buddista

Rappresenta la spiritualità più profonda raggiunta dall’uomo nella sua storia, dove ad avere più importanza e rilievo erano le emozioni, la parte destra del cervello, dove uomini hanno compiuto cose non da uomini, non convenzionali, non del mondo materiale, uomini puramente spirituali, la razionalità era solo parte marginale dell’operato totale a cui questi specifici umani erano dediti.


Cervello Occidentale

Rappresenta la società occidentale, tutta incentrata sulla materia, qui la situazione è esattamente opposta alla precedente, si vuole raggiungere la perfezione matematica (La relatività) tutto è calcolato, niente sfugge, la spiritualità è annichilita, nasce la chiesa come strumento puramente di stampo razional-negatorio, dove i soldi sono l’unica vera anima che anima le anime in pena per il solo supplizio di vivere. Come noto questo modo di pensare ha conquistato il mondo, la razionalità e la pianificazione sono armi terribili era scontato che la nostra mentalità (ne faccio parte anche io) si affermasse in tutto il mondo.


Cervello Futuriano - Postmodernista



Collegamento, soprattutto e sopra di tutto collegamento, questo è l’ultimo passo dell’uomo, l’uso completo di questo straordinario “STRUMENTO”…. Perché lo chiamo strumento??Perchè è solo un oggetto che la nostra anima usa per muoversi nel tempo, gli scienziati continuano a ripetervi la stessa medesima cosa, PARTE DESTRA=EMOZIONI, PARTE SINISTRA=RAZIONALITA’ CALCOLO, due cose collegate e diversissime tra loro, ma non hanno ancora avuto il coraggio di dirvi una cosa fondamentale…e cioè che la parte sinistra del vostro cervello serve a comprendere il mondo materiale, mentre la parte destra serve a controllare il mondo non materiale, o astrale, chiamatelo come vi pare, probabilmente il luogo dove si incontrano non solo gli umani ma tutte le anime senzienti, gli spiriti intelligenti di tutto l’universo. Questo è il futuro che verrà

-----CONTROLLO----CONSAPEVOLEZZA----


P.s.= Un tempo quando ero piccolo piccolo piccolo pregavo un Dio e non succedeva mai nulla…Ora ogni giorno prego me stesso e tutto mi è dato…Pensateci…

Sempre a vostra disposizione, sempre se mi capite fino in fondo naturalmente…


Devote>>>>Mystikal…

Speciale Stargate Yom Kippur

non ho tempo per scrivere tutto nei dettagli al momento, se qualcuno ha voglia di darmi una mano e di completare questo post si faccia sentre. Lo Yom Kippur è una festa ebraica "la festa della riconciliazione" (clicca qui per ulteriori dettagli).

ricollegando i puntini:


1) Durante la giornata di Yom Kippur è stato mandato ad un pianeta distante 20 anni luce un messaggio con la speranza che qualcuno lo capti, dettagli http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/7660449.stm
2) Da effedieffe.com si vocifera di rituali ebraici "pesanti" ad Al Aqsa
3) Messaggio della confederazione di luce, riguardo un probabile contatto extraterrestre il 14/10, sia visivo che "mentale" qui
4) il messaggio della federazione galattica di luce riguardante il contatto massivo di domani (non ricordo il link)
5) ulteriori approfondimenti qui

giovedì 9 ottobre 2008

Pace in Terra agli UOMINI di buona volontà



AutomiRibelli chiude.

Come tutti sanno Andrea Doria ha avuto delle "dispute" con altri bloggers, alcuni dei quali collaboratori di questo blog. E qui è IMPORTANTE capire che: wakeupneo NON è schierato, è IMPORTANTE capire che è INUTILE schierarsi per qualcosa o qualcuno, sia essa scienza o fede perchè (e non mi stancherò mai di ripeterlo) NON ABBIAMO BISOGNO DI GURU, PRETI, SCIENZIATI FINCHE' POSSEDIAMO INTATTI I NOSTRI CUORI E LE NOSTRE MENTI, LASCIANDO FUORI, EGO, ORGOGLIO ED EMOTIVITA' (si, quella che ci fa urlare "arbitro testa di ca*zo" dopo un rigore netto per gli avversari).

Abbiamo NOI STESSI e non ci serve altro. Una preghiera però la faccio, a chiunque abbia la possibilità di mettere due righe in rete: NON SCANNATEVI TRA DI VOI, non ne guadagna nessuno. ISTRUITE le persone a ragionare con le PROPRIE menti e non dategli altri DOGMI da seguire e CROCIATE in cui lanciarsi.

dìvide et ìmpera

Questa la legge che regna sovrana ormai da troppo tempo. Le guerre tra poveri non sono mai state vinte da nessuno. Viviamo in un periodo storico eccezionale, nel senso che si SENTE, che qualcosa che ormai era in equilibrio da tempo sta per perdere la propria solidità. NON SO DIRVI se la guerra è vicina, NON SO DIRVI se siamo alle porte di una nuova era NON SO DIRVI se il nuovo ordine mondiale ha completato la sua agenda.

Quello che però SO, è che ognuno di NOI, è chiamato all' ORDINE. Il buon Dio ci ha donato gli strumenti per discernere il bianco dal nero, il dolce dal salato, il VERO dal FALSO. Che poi si segua uno o l'altro o nessuno dei due è un altro discorso. NON FACCIAMOCI LA GUERRA.

A chi segue blog, forum o quant'altro: NON CREDETE CIECAMENTE. INTELLETTO e SPIRITUALITA' fanno parte di OGNI GUSCIO UMANO. UTILIZZATELI.



"Vedi quando ne parli di ste cose sembrano più semplici. Si chiama logica, ti aiuta ad evolvere"

Bill Hicks

IMPARIAMO A CAMMINARE CON LE NOSTRE GAMBE.

Grazie ad Andrea, grazie a tankerenemy, grazie ai lettori del blog e a OGNUNO di voi che lascia un pezzettino di Sè in questa vita. Marciamo INSIEME a PASSI di LUCE. Le guerre lasciamole fare a chi ne ha voglia, ricordate SEMPRE che le guerre non si fanno se non ci sono SOLDATI a combatterle.



Con affetto, Simone aka Donnie.

martedì 7 ottobre 2008

Scie chimiche: confutazioni alle F.A.Q. del C.I.C.A.P.

Il C.I.C.A.P. ha recentemente pubblicato un testo che, in realtà, è un centone di tutti gli spropositi, gli errori e le mistificazioni sbandierati in questi anni, dalla rete degli occultatori. Il documento denota un grado di "scientificità" che si attesta a livelli infimi, prossimi alla non misurabilità. Si può quindi concludere che il famigerato comitato ha gettato la maschera: è palese che i numerosi disinformatori, usi all'insulto ed alla diffamazione, sono pròtesi del C.I.C.A.P. a cui risale la capillare azione di discredito e di depistaggio di questi ultimi tre anni, circa il fenomeno delle scie chimiche. Credere alla loro "verità" è come credere nelle parole di Ser Ciappelletto.

Il documento, in formato PDF, si può leggere e scaricare a questo link.

MIRROR 1
MIRROR 2
MIRROR 3

Qui la versione html a cura di Corrado Penna che ha curato anche un suo dettagliatissimo dossier.

lunedì 6 ottobre 2008

Prolegomeni alla critica: la PAURA


" Non dobbiamo trascurare la possibilità che il costante inculcare la credenza in Dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e duraturo sui loro cervelli non ancora completamente sviluppati, da diventare per loro tanto difficile sbarazzarsene quanto per una scimmia disfarsi dalla sua istintiva paura o ripugnanza del serpente."  -- Charles Darwin.
 


Pare evidente che, dal momento in cui veniamo al mondo, iniziamo a piangere. Meno evidente risulta il fatto che il nostro cervello è geneticamente composto da strati che si sono evoluti in migliaia di anni, e lo stesso nostro DNA risulta derivare dai processi di sviluppo che, dall'ameba, son giunti fino a noi passando per pesci, rettili, anfibi, scimmie (lo stesso processo di sviluppo che subisce un feto in 9 mesi).

sabato 4 ottobre 2008

Identità - Appartenenza


Ringraziando Donnie per l'occasione concessami di contribuire a questo blog, provo a girare un primo post della mia "critica alla ragion borghese". Con questo termine provo a definire l'atteggiamento sistematico indottoci dalla Matrice per continuare a dormire nell'egoismo.



Poniamo simbolicamente che l'uomo sia rappresentabile nella seguente maniera:
al centro vi è una sorta di nucleo che, a meno di scissioni nevrosi e malattie mentali, resta pressochè immutabile nel corso dell'esistenza e caratterizza ogni determinato essere. Chiamiamolo ID, identificativo, e chiamiamo identità l'entità dell'ID. Id potrebbe avere anche il significato di IO DOMINANTE.

giovedì 2 ottobre 2008

Personalità multipla, l'Io, l'ego, la scelta



"La cosa migliore di me.. è che ci sono molti me."

Smith


Questo post nasce principalmente dalle conversazione avute con un amico su msn. Vediamo di capirci qualcosa.

Cominciamo dall'inizio, anzi dalla fine del I° Matrix. Neo (la saggezza) "entra" dentro smith (programma senziente, protettore e abitante di matrix, ma che vuole uscirne) che esplode. Smith, non muore (o "termina" vedete voi) ma al contrario, evolve, Neo lo ha liberato, tanto che all'inizio del II° film lo ringrazia, liberandosi dell'auricolare, strumento "distintivo" della sua catalogazione in Matrix.

Quando i due si reincontrano succede una cosa apparentemente strana, Smith è più forte:

"Vi hanno potenziati.."

Ed ha una seconda ma importante caratteristica, egli moltiplica se stesso.

Ok, fermiamoci qui un secondo e torniamo a Morrison. Come sappiamo il suo fumetto è stato fonte fondamentale per la realizzazione di Matrix (il film intendo :D ), quindi sono inevitabilmente collegati. Nella conferenza del post qui sotto, c'è una parte in cui lui parla dell'individuo inteso come Io, e la struttura dell'ego.

Quando noi parliamo di eliminare o rinnegare l'ego effettivamente commettiamo un errore, che, come diceva qualcuno è indice di dualità. Quello che dobbiamo cercare è il bilanciamento di quest'ultimo, andare oltre l'individuo, oltre l'io e abbracciare tutte le diverse personalità che albergano in noi e non lasciar fuori solamente quella derivata dal contesto sociale in cui viviamo, ad esplorarle, interrogarle. In questo modo "diventerete esseri umani più grandi perchè avete smesso di consentirvi di rimanere all'interno dei vostri confini". (vedi 4a e 5a parte).

Torniamo ora a Matrix e vediamo che succede quando Smith "estende" la sua personalità (ovvero si moltiplica). Egli diventa una minaccia per le macchine (matrix) stesse perchè la sua realtà comincia ad andare oltre "Sè Stesso" passando tra l'altro dal mondo in "2d" di matrix a quello vero in "3d" attraverso proprio una di queste personalità (ogni volta che "tocca" qualcuno lui "acquisisce" la sua personalità estendendo la propria). La stessa cosa fa Morrison col suo fumetto quando crea la "sua" realtà attraverso quella del personaggio sulle pagine dell'opera. In quel contesto, il personaggio migra da una realtà 2d (il fumetto) a quella reale in 3d (la vita reale, Morrison).

Smith si rende reale attraverso uno sdoppiamento di personalità e lo stesso fa Morrison,
trasforma se stesso in un fumetto e attraverso la sua personalità fumetto cambia il suo mondo vero.

La Scelta

"comunque la questione delle personalità mi ha colpito 2 o 3 anni fa
quando mi sono accorto che in realtà non ne avevo una
ma potevo scegliere cosa essere
prima si tende a dire io sono fatto così
sono questo sono quell'altro
poi ti rendi conto che in realtà tu puoi essere tutto quello che vuoi
e scegli di amare qualcuno piuttosto che un altro
o di prediligere una musica piuttosto che un'altra
ma che in verità questa non è altro che un'illusione, una specie di finta identità che ci creiamo
per avere l'idea di essere qualcuno
in realtà ora potrei dire che invece non c'è proprio nessuno
quindi ci sono tutte le possibilità presenti in noi
sceglierne una modifica il nostro mondo
e quello che abbiamo intorno"

La scelta è alla base dell'essere umano, ogni istante della nostra vita è determinato dalle scelte che noi facciamo, anche se a volte incoscie, predeterminate da schemi mentali creati durante la nostra crescita personale.

"La più importante accezione del termine "libertà" consiste nel riuscire davvero ad essere se stessi. Tutti vengono a patti con la realtà per acquisire un ruolo, tutti barattiamo i nostri sensi per avere approvazione sociale. Rinunciamo alla nostra autenticità interiore per averne in cambio una maschera da indossare"

- Jim Morrison

Quando Neo incontra l'Architetto scopre che ci sono state altre "varianti" (o personalità) prima di lui che alle esternazioni del vecchio reagivano tutti in maniera differente. Egli spiega a Neo che in realtà aveva progettato più volte Matrix, ma solo quando venne data la possibilità di effettuare una scelta alle persone connesse a Matrix queste potevano sopravvivere.

Alla fine del dialogo Neo viene messo di fronte ad una scelta: Paura e Amore.

Paura per l'annientamento della razza umana e l'amore per Trinity; a differenza dei suoi predecessori Neo sceglie senza dubbio alcuno l'amore.. E la saga continua.. XD


Le scelte che facciamo ogni giorno sono quindi influenzate da questi due sentimenti, e molto, troppo spesso facciamo scelte sbagliate.

La "linea della vita" in Donnie Darko


So che sei spaventato.. ma ne vale la pena. Credimi. Resisterai anche a questo, come hai sempre fatto. Ci vediamo dall'altra parte. Il tuo amico, Pilot.


Un abbraccio sincero e fraterno a tutti voi che portate nella mia esperienza di vita affetto e coraggio di andare avanti.

Simone P. aka Donnie.