domenica 8 giugno 2008

Dossier H.A.A.R.P. (articolo del portale "Il bene comune")

Scheda 1 – Che cos’è H.A.A.R.P.

Haarp è un programma di ricerca nato per studiare le proprietà della ionosfera e le avanzate tecnologie nelle comunicazioni radio applicabili nel campo della difesa. Il termine HAARP indica l’acronimo di High-frequency Active Auroral Research Project: Programma di Ricerca Aurorale Attivo ad Alta frequenza. E’ un progetto del Dipartimento della Difesa Statunitense (DoD), coordinato dalla Marina e dall’Aviazione e considerato il nucleo del programma “Guerre Stellari” avviato sotto le amministrazioni Regan–Bush negli anni ’80.

Il progetto HAARP viene avviato nel 1990 dall’Air Force Research Laboratory e dall’Office of Naval Research e concluso (ufficialmente - ndr) nel 2007. L’intero progetto è stato economicamente sostenuto in maniera congiunta da: aviazione, marina e Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata del Dipartimento della Difesa (DARPA) statunitensi.

Alla base del progetto HAARP ci sono una serie di brevetti di Bernard J. Eastlund, fisico texano del MIT di Boston. Negli anni Ottanta, ispirandosi alle scoperte di Nikola Tesla nell’inizio del ‘900, Eastlund registra negli Stati Uniti il brevetto n° 4.686.605 denominato “Metodi e apparati per alterare regioni dell’atmosfera terrestre, della ionosfera o della magnetosfera” (link), a cui seguono altri undici brevetti.

Il dispositivo ideato da Eastlund, chiamato riscaldatore ionosferico, è in grado di concentrare e focalizzare la radiazione della radiofrequenza (RFR) in un punto preciso della ionosfera. Questo dispositivo getterebbe una concentrazione di un watt per centimetro cubico nella ionosfera, una quantità senza precedenti se confrontata con altri in grado di trasportare soltanto circa un milionesimo di watt.

Secondo le scoperte di Eastlund, quindi, dirigere la potenza di HAARP verso uno specifico punto della ionosfera la farebbe riscaldare al punto da innalzarla fisicamente. In questo modo si verrebbe a creare un rigonfiamento altamente riflettente, definito da lui “effetto lente”, in grado di convogliare i raggi sulla terra con effetti devastanti. La potenza di tali onde sarebbe tale da provocare modificazioni molecolari dell’atmosfera, causando, a seconda delle diverse frequenze: cambiamenti climatici, la possibile disgregazione di processi mentali umani e probabilmente anche effetti sui movimenti tettonici di magnitudine imprecisata.

Il brevetto di Eastlund descrive una tecnologia in grado di confondere o interrompere completamente i sofisticati sistemi di guida di missili e di aeroplani. Più precisamente, questa capacità di coprire ampie zone della Terra con onde elettromagnetiche di frequenza variabile e il relativo controllo dei cambiamenti di tali onde, rende possibile la distruzione di comunicazioni via etere.

Il brevetto dice:

“Così, questa invenzione fornisce la capacità di fornire livelli di energia senza precedenti, nell’atmosfera terrestre in aree strategiche, e di mantenere il livello dell’iniezione di potenza specialmente se è impiegato un impulso casuale, in modo molto più preciso e meglio controllato dai sistemi precedenti, specialmente nella detonazione di dispositivi nucleari di vario tipo a diverse altitudini...”.

“...è possibile non solo interferire con le comunicazioni di terzi, ma sfruttare uno o più di tali fasci per effettuare una rete di comunicazioni nel caso in cui nel resto del mondo siano interrotte. In altre parole, ciò che viene usato per interrompere le comunicazioni altrui, può essere impiegato da un individuo ben informato su questa invenzione, allo stesso tempo, come rete di comunicazione”.

“...le grandi regioni dell’atmosfera potrebbero essere alzate ad una quota inaspettatamente alta, in modo che i missili incontrino forze di resistenza inattese e non pianificate, con risultante distruzione”.

“La modifica del clima è possibile, per esempio, alterando i modelli del vento nell’alta atmosfera, creando uno o più “piume” di particelle atmosferiche, che fungeranno da obiettivo o dispositivo di focalizzazione. Le modifiche molecolari dell’atmosfera possono avvenire in modo da poter realizzare conseguenze positive sull’ambiente. Oltre a realmente cambiare la composizione molecolare di una regione atmosferica, una particolare molecola o più molecole possono essere scelte per presenza aumentata. Per esempio, nell’atmosfera si è potuto aumentare artificialmente concentrazioni di ozono, azoto, ecc.”.

Il sistema HAARP ha sede a Gakona, Alaska, ed è costituito fondamentalmente da 180 piloni di alluminio alti 23 metri. Su ogni pilone sono state installate doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la banda bassa l’altra per la banda alta, in grado di trasmettere onde ad alta frequenza fino ad una distanza di 350 km grazie alla loro potenza. Queste onde sarebbero indirizzabili verso zone strategiche del pianeta, sia atmosferiche che terrestri.
Ufficialmente lo scopo del centro di ricerche HAARP è quello di studiare le proprietà di risonanza della Terra e dell’atmosfera: gli stessi fenomeni studiati da Nikola Tesla cento anni prima in Colorado.

Secondo il sito ufficiale, HAARP può essere utilizzato “per provocare un cambiamento nella temperatura della ionosfera minimo e localizzato, cosicché le risultanti reazioni fisiche possano essere studiate da altri strumenti piazzati nello stesso sito o nei pressi di HAARP”.

La federazione Scienziati Americani ha ammesso un uso militare di HAARP solo per scopi di ricognizione e non distruttivi. Modulando i segnali in frequenze bassissime, cioè onde ELF o VLF, si potrebbe “vedere ciò che succede nel sottosuolo, individuando bunker, silos di missili, e altre installazioni sotterranee di Stati avversi”.

Quindi, ufficialmente, gli scopi di HAARP sono: lo studio della ionosfera (essendo composta da particelle cariche, ioni, possiede la proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane) per migliorare le telecomunicazioni; lo sviluppo di nuove tecniche radar, che permettano agevoli comunicazioni con i sottomarini e rendano possibili radiografie di terreni, in modo da rilevare armi od attrezzature a decine di km di profondità.

Apparentemente, quindi, HAARP è un innocuo centro di ricerche con potenzialità applicabili nella difesa nazionale. Tuttavia, tutti gli usi possibili di HAARP non dichiarati (che possono essere messi in pratica nei diversi campi militari: aeronautica, esercito, marina, ecc.), sono allarmanti.


Scheda 2 – Le potenzialità di HAARP

Secondo il sito ufficiale, HAARP può essere utilizzato “per provocare un cambiamento nella temperatura della ionosfera minimo e localizzato, cosicché le risultanti reazioni fisiche possano essere studiate da altri strumenti piazzati nello stesso sito o nei pressi di HAARP”.

Dietro HAARP potrebbe celarsi la sperimentazione di una tecnologia avanzata di irradiamento a radio-onde. Una tecnologia simile sarebbe in grado di alzare e scaldare vaste zone della ionosfera immettendo elevate quantità di energia; far rimbalzare onde elettromagnetiche, capaci di penetrare qualsiasi cosa vivente e/o morta, indietro su determinate località della Terra.

Questo tipo di stimolazione causerebbe modificazioni molecolari della ionosfera, le quali porterebbero a devastanti conseguenze sul clima delle regioni colpite. In poche parole, HAARP, essendo in grado di provocare intenzionali cambiamenti climatici, potrebbe essere utilizzato come arma militare. Inoltre, le onde riflesse sulla superficie terrestre, a causa della loro elevata intensità e capacità di penetrazione, sarebbero in grado di manipolare e disgregare i processi mentali umani.

Nicholas Begich, attivista della campagna contro HAARP, lo descrive come “uno strumento tecnologico super potente che emette onde radio in grado di raggiungere aree della ionosfera, si concentrano su di essa e la riscaldano. In seguito le onde elettromagnetiche rimbalzano sulla terra e penetrano qualsiasi cosa - viva o morta che sia”.

Rosalie Bertel, scienziata di fama mondiale, definisce HAARP come “un gigantesco impianto di riscaldamento che può causare gravi danni alla ionosfera creando dei buchi, ma anche delle lunghe incisioni sullo strato protettivo che evita che il pianeta sia bombardato da radiazioni mortali”.

Secondo Richard Williams, fisico e consulente del laboratorio David Sarnoff di Princeton, HAARP è “un atto irresponsabile di vandalismo globale”. Williams e altri scienziati temono un secondo stadio segreto in cui HAARP “proietterà ancora più energia nella ionosfera. Ciò potrebbe causare un grave danno nella parte superiore dell’atmosfera in un punto da cui si produrrebbero per anni effetti a rapida diffusione su tutto il pianeta per anni”.
(Citato in Scott Gilbert, Environmental Warfare and US Foreign Policy: The Ultimate Weapon of Mass Destruction, http://www.globalresearch.ca/articles/GIL401A.html)

Secondo alcuni scienziati, gli effetti dell’uso sconsiderato di questi livelli di energia nella ionosfera, il nostro schermo naturale, potrebbe essere devastante. Iniettando un’ingente quantità di particelle nella ionosfera, è possibile alterare in maniera irrimediabile l’equilibrio protettivo della Terra, causando una caotica instabilità che potrebbe dare inizio ad una catena di effetti collaterali come ad esempio la distruzione totale dello strato di ozono. Ciò che preoccupa maggiormente è dovuto al fatto che si può prevedere con certezza come la Terra potrà reagire a questo eccesso di radiazioni.


Scheda 3 – Il controllo climatico

Il controllo climatico non solo è possibile e già sperimentato, ma può anche essere usato come arma militare. Il primo esperimento sulla modificazione del clima risale al 1946. In quell’occasione un aereo volò all’interno di una nube spargendo ghiaccio secco: dopo pochi minuti piovve. Qualche anno dopo si ottenne lo stesso risultato utilizzando lo ioduro d’argento. Tecnica messa poi a punto da Israele e largamente utilizzata a partire dagli anni ‘60. Negli Usa, invece, diverse aziende sono specializzate nel controllo degli uragani irrorando al loro interno, attraverso razzi o aerei, sostanze chimiche igroscopiche al fine di assorbire l’acqua e quindi di diminuire la violenza degli uragani. In Cina si combatte la siccità investendo circa 40 milioni di dollari l’anno in tecniche di manipolazione climatica. Pechino ha già annunciato che le Olimpiadi 2008 avverranno sotto il sole. In Russia vengono utilizzate da anni tecniche antinebbia a base di azoto liquido e dal 1995 Mosca ricorre all’inseminazione delle nubi onde evitare la pioggia durante le cerimonie importanti. L’inseminazione consiste nell’irrorare nelle nubi sostanze chimiche a base di azoto liquido attraverso aerei appositamente modificati.

Questo avviene da decenni e i media italiani fingono di accorgersene soltanto oggi (video del TG1). Secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, nel 2000 sono stati circa 26 nazioni a condurre esperimenti di alterazione climatica. Tra questi è presente anche l’Italia col ”Progetto pioggia” della Tecnagro. Modificare localmente il clima è quindi possibile con tecniche già collaudate e consolidate da molti anni.

Esistono centinaia di brevetti riguardanti il controllo climatico. Alcuni di essi si possono facilmente trovare attraverso una ricerca su Google Patents oppure direttamente dal sito ufficiale US Patent. In alcuni di questi brevetti si parla esplicitamente di irrorazione di sostanze chimiche nell’atmosfera citando, tra gli altri, bario e alluminio.

A questo punto ci chiediamo: è possibile modificare il clima per scopi militari? La risposta è affermativa dal momento che questo fu possibile già durante la guerra del Vietnam. Da quaranta anni fa ad oggi, la tecnologia si è notevolmente evoluta e con essa anche le tecniche di controllo climatico per scopi bellici. Tecniche di manipolazione e controllo climatico che usufruiscono di sostanze chimiche sparse nell’aria mediante aerei cisterna militari. Le stesse sostanze chimiche che servono al sistema H.A.A.R.P. per potenziare le proprie funzionalità. Sia il Parlamento europeo che quello russo hanno denunciato preoccupazione nei confronti del sistema H.A.A.R.P., definendolo un’arma militare molto pericolosa.

“Gli USA hanno intenzione di effettuare esperimenti scientifici su larga scala tramite il programma HAARP, e non controllati dalla comunità globale, dichiararono i deputati”.
(Interfax News Agency, original Russian, BBC Monitoring, 8 agosto 2002,)

Il sistema H.A.A.R.P. è volto a modificare il clima terrestre, andando a manipolare addirittura lo spettro elettromagnetico con l’uso di onde ELF (Estreme Low Frequencies). A pagina 19 del brevetto che sta alla base del progetto H.A.A.R.P., “Metodo e strumento per alterare un’area nell’atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera”, si legge:

“Si suggerisce anche di rilasciare larghe nuvole di bario nella magnetosfera così che la foto ionizzazione aumenterà la densità del plasma freddo, in tal modo da produrre una precipitazione di elettroni attraverso un’accresciuta interazione whistler-mode”.

Secondo questo brevetto, quindi, il plasma aumenta di densità se entra in contatto col bario. Come possono essere create delle nuvole artificiali di bario nella magnetosfera? Il metodo più semplice pare sia attraverso l’utilizzo di appositi aerei.

Lo si legge anche nel brevetto Welsbach, il quale spiega come spargere nell’atmosfera sostanze chimiche quali torio e alluminio utilizzando proprio degli aerei, al fine di riflettere le radiazioni del sole.

Un articolo della Pravda Italia del 27 novembre 2006 recita:

“Sappiamo che i militari statunitensi stanno diffondendo in atmosfera, da anni, per mezzo di velivoli appositi, differenti composti di bario. L’università dell’Alaska ha diffuso il bario nello spazio per studiare le linee del campo magnetico della terra. I militari hanno usato i sali di bario nei cieli di territori nemici, come Libia, Panama, Afghanistan ed Iraq, al fine di cagionare malesseri nella popolazione. Un rapporto recente della base dell’aeronautica di Wright-Patterson conferma che l’aviazione militare sta spruzzando il titanato di bario attraverso tutti gli Stati Uniti ed in Europa per facilitare gli studi avanzati sulle trasmissioni radar (vedi H.A.A.R.P.)” ( http://italia.pravda.ru/science/3889-0 ).

Sostanze come il bario e l’alluminio, quindi, se sparse in grandi quantità e in modo sistematico nell’atmosfera, sono in grado di facilitare le trasmissioni elettromagnetiche di H.A.A.R.P. ottenendo grandi vantaggi sia per quanto riguarda le comunicazioni sia per quanto riguarda il controllo climatico. Quest’ultimo aspetto è proprio l’obiettivo proposto dall’US Air Force nel documento “Un moltiplicatore di forza: possedere il clima entro il 2025”.

“L’aviazione statunitense “riuscirà a controllare il clima” grazie agli investimenti sulle nuove tecnologie e al tentativo di focalizzarne lo sviluppo perché siano usate in azioni di guerra … La modificazione climatica offre a chi combatte numerose opzioni per sconfiggere l’avversario o imporsi ad esso… dall’aumentare le azioni non ostili a disturbare quelle del nemico modificando lievemente i fenomeni meteorologici per portare a termine il dominio delle comunicazioni globali e il controllo dello spazio. Negli Stati Uniti la modificazione climatica sarà integrata nella politica per la sicurezza nazionale e applicata a livello nazionale e internazionale. Il nostro governo perseguirà questa politica, secondo i propri interessi, a vari livelli.
(Air University of the US Air Force, AF 2025 Final Report, http://www.au.af.mil/au/2025/)

”La manipolazione climatica diverrà parte della sicurezza interna e internazionale e sarà sfruttata in maniera unilaterale. Sarà usata a scopi difensivi e offensivi e anche come deterrente. La capacità di generare precipitazioni, nebbia e temporali e di modificare il clima e di creare un clima artificiale, fanno parte di quelle tecnologie integrate che possono far aumentare la capacità statunitense, o diminuire quella degli avversari, di ottenere conoscenza, ricchezza e potere globale”.
(Fonte: University of the US Air Force, AF 2025 Final Report, http://www.au.af.mil/au/2025/).

E’ quindi realistica l’ipotesi che l’aviazione americana sia in grado di manipolare il clima sia a scopo sperimentale sia a scopi militari e segreti. Attraverso H.A.A.R.P. e sostanze chimiche irrorate nell’aria potrebbe addirittura provocare inondazioni, uragani, siccità e terremoti. Non a caso, negli ultimi anni il Dipartimento della Difesa ha destinato elevate somme di denaro allo sviluppo e al perfezionamento di queste tecnologie.

Già nel 1976 l’Enciclopedia Militare Sovietica espose il rischio che gli Stati Uniti, per via elettromagnetica o per via astronautica, potessero modificare il clima dell’Eurasia lacerando lo strato di ozono sopra l’URSS. L’Unione Sovietica si accordò poi con gli USA affinché fosse proibito l’uso dei cambiamenti climatici ambientali.

Il 5 febbraio 1998 la sottocommissione “Sicurezza e disarmo” del Parlamento europeo chiede che “un organismo indipendente” valuti “l’impatto sull’ambiente e l’ecologia dello Haarp”. Gli USA non partecipano e non inviano alcun loro delegato. La risposta è stata: la commissione non è competente a porre il problema: segreto militare.

Nella relazione sull’ambiente depositata il 14 gennaio 1999 sulla sicurezza e la politica estera della commissione per gli affari esteri, il Parlamento Europeo si dimostra preoccupato per l’utilizzo delle risorse militari (in particolare del sistema HAARP) che arrecano danni irreparabili all’ambiente. In questo documento, il sistema H.A.A.R.P. viene descritto come:

“La commissione per la protezione dell’ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori: considera il SISTEMA MILITARE USA di manipolazione ionosferica, H.A.A.R.P., con base in Alaska - che è solo una parte dello sviluppo e dell’impiego di armi elettromagnetiche ai fini della sicurezza sia interna che esterna - un esempio della più grave minaccia militare emergente per l’ambiente globale e la salute umana, dato che esso cerca di manipolare a scopi militari la sezione della biosfera altamente sensibile ed energetica, mentre tutte le sue conseguenze non sono chiare”.

Nel 2002, il Parlamento Russo, la Duma, rilascia un documento firmato da 188 deputati nel quale si sostiene che l’esercito statunitense aveva programmato di collaudare le tecniche per intervenire sul clima nel sito in Alaska e in altri due siti:

“I membri delle commissioni riportarono che gli USA avevano deciso di collaudare tre siti del genere. Uno di questi si trova nel territorio adibito ai test militari in Alaska e i test completi avrebbero dovuto cominciare agli inizi del 2003. Il secondo e il terzo si trovano in Groenlandia e in Norvegia”.

“Quando questi siti, in Alaska, Groenlandia e Norvegia, diverranno operativi, si creerà una linea chiusa con un potenziale fortissimo in grado di influenzare i mezzi vicini alla terra”.

“[H.A.A.R.P. è, ndr] un esperimento su vasta scala, e al di fuori di ogni controllo internazionale, per guastare gli apparecchi di comunicazione installati su mezzi e missili spaziali: un’arma capace di provocare gravi interruzioni sulle reti elettriche, sugli apparecchi di pompaggio degli oleodotti e di provocare danni alla salute mentale di popolazioni di intere regioni”.

“Sotto il programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari”.

Fonte: www.ilbenecomune.net

4 commenti:

Marco ha detto...

da leggere!! http://redskynews.com/?p=167

Ste ha detto...

>da leggere!! >http://redskynews.com/?p=167

azz ...
quasi quasi mi cambio il cognome in Hawkins! Quando l'ho letto pareva un po' esagerato quel tizio...ora un po' meno.

Anonimo ha detto...

Complimenti per questo bellissimo articolo. Volevo fare un po' di fatntapolitica, anzi di esopolitica.
Pare che le Star Nation, la confederazione dei popoli galattici (e non è uno scherzo da Guerre Stellari) sia molto preoccupata da HAARP e dal potere acquisito dalla Cabal, il gruppo occulto che governa il mondo. Sembra sia in atto una sorta di scontro per impedire a questi signori di fare ulteriori danni.
Se riesco vi tradurrò qualcosa dal sito di Steven Greer, chi sà l'inglese deve assolutamente consultarlo
www.exopolitics.org

saluti
adriano
(faceonmars)

Anonimo ha detto...

Scusate ho scambiato i nomi
Michael Salla è l'ideatore del progetto exopolitics.org

Steven Greer invece è l'ideatore del Disclosure project
www.disclosureproject.org

entrambe lavorano nella stessa direzione. Far conoscere al mondo la realtà aliena già ben presente e radicata sulla Terra e le sue implicazioni socio-politiche