sabato 27 settembre 2008

Grant Morrison

Pigliatevi un oretta e guardatelo tutto, ne vale la pena.. Sarebbe bello discuterne assieme.



Il link alla playlist.

http://it.wikipedia.org/wiki/Grant_Morrison
http://it.wikipedia.org/wiki/Invisibles

"La nostra realtà non è quella in cui crediamo di vivere: una razza di alieni, chiamati Arconti, da secoli manipola le vite degli esseri umani tramite l'influenza occulta della politica e dei mass media. A loro si oppongono gli Invisibili: una società segreta, anarcoide e sovversiva, che si batte da secoli per la libertà dalle strutture autoritarie e al controllo."

29 commenti:

Zret ha detto...

Molto interessante. Se avrò tempo, scriverò un commento più ampio.

Ciao

Anonimo ha detto...

Arconti? Invisibili? Ancora dualità? E se, invece, se ne andassero affanculo e ci lasciassero vivere nel pieno della nostra dignità?


walter

Timor ha detto...

Donnie ho visto solo i primi 10 minuti e devo dire fantastico!!
Come Grant tutti noi abbiamo la possibilità di accedere a un diverso livello e struttura di realtà che si presenta come il fondamento di questo universo bambino (preferisco chiamarlo così piuttosto che larvale) ma che nello stesso tempo si presenta anche come il nostro futuro destino.
Da quella Realtà, dove i paradossi della mente trovano soluzione. ciascuno di noi è amato, protetto, plasmato e seguito dal proprio Sè (Padre-Madre-Istruttore) a infinita gloria del gioco della Vita
Siamo i frammenti apparentemente discregati dell'Adamo Cosmico, Figlio in fieri di un Padre Nascosto e di una Madre amorevole che è l'Intelligenza Attiva di questo stesso Universo

Anonimo ha detto...

questo tizio ha qualcosa che non mi convince. qualcuno di voi ha mai provato questa roba dei sigilli?

Anonimo ha detto...

Mi è piaciuto molto,e non nego di aver provato l'esperimento dei sigilli,per adesso non da risultati ma l'ho fatto stanotte prima di andare a dormire,vedremo.....
Comunque qualcun'altro a provato a realizzare un talismano?

Casal Paterson ha detto...

notevole.
il potere dato al simbolo può davvero funzionare poichè il simbolo comunica diretto con l'inconscio. Ho provato in un modo particolare: ho disegnato il sigillo e poi me lo sono "stampato" sul dorso della mano.
Dopo 6 mesi di tormento al ginocchio oggi ho giocato a calcio segnando non so quanti gol e suscitando lo stupore di tutti i miei amici...
ma sarà soltanto una coindicenza..:)

Zret ha detto...

Di che simbolo si tratta? Mi è sfuggito: forse è in una parte che non ho potuto vedere. Mi delucidate?

Grazie

Donnie ha detto...

zret, la 2a parte del II° video.

Ho girato anche per la rete in cerca di delucidazioni, ma in italiano c'è poca roba, ci vorrebbero dei traduttori.

@barzo: il potere dato al simbolo può davvero funzionare poichè il simbolo comunica diretto con l'inconscio.

Effettivamente su un sito di esoterismo ho letto che una volta creato il sigillo, questo va visto in maniera sfuocata in modo che non venga "fotografato" dalla mente conscia ma da quella inconscia, come avviene per i messaggi subliminale e come avviene nel "photoreading", branca della pnl (googlate).

Ho chiesto informazioni anche su un forum di esoterismo, vediamo cosa ne esce fuori.

Per il resto cosa ne pensate, riguardo la *struttura* dell'universo da lui delineata?

Donnie.

parvatim ha detto...

ragazzi attenti ai simboli ed al loro uso. se avreste un pò di basi di radionica, sapreste che ogni simbolo emette energia .
si tratta di capire di quele tipo, come sempre.
quindi occhio.
ad esempio il palco con le due corna da cui parla, il colore rosso acceso, a me fanno pensare male.ma posso sbagliarmi. e non mi sono preso ancora il tempo per guradre il video con le teorie enunciate.
ma ricordate che potrebbero essere veicolate anche informazioni negative.
inoltre vi ricordo la cosa più importante: non si può comunicare ad un adepto tutto e subito. come chi sta al buio da anni e poi va messo alla luce subito. i suoi occhi verrebbero accecati. la capacità di percezione, di metabolizzazione, di comprensione di ogni informazione ( esoterica) è l'unico indice attravesro qualsiasi maestro fa rivelazioni ai suoi alunni.
dire tutto e subito, anche informazioni pure e lucenti è la cosa più sbagliata che ci sia!
quindi, ancora occhio. per il resto appena vedrò il video, farò ulteriori commenti...

Ste ha detto...

Mi è piaciuto molto il video, ho ritrovato molte delle riflessioni e degli esperimenti che hanno caratterizzato gli ultimi anni della mia vita. Per quanto paia leggermente schizzato ritengo che le cose che dice siano in linea con il mio sentire, soprattutto sulle questioni legate all'ego e alla personalità, inoltre come lui stesso dice...i Tibetani l'hanno sempre detto.

Sapete cose mi è venuto in mente quando ho visto il sigillo che Grant mostra come esempio?
Date un po' un'occhiata a
http://www.gustavorol.org/
il simbolo in verde è la firma di Rol che si trova anche sui suoi dipinti.es:
http://www.gustavorol.org/rose.html

buone riflessioni a tutti!

Donnie ha detto...

Ottimo il consiglio di parvatim, c'è anche da dire che dovremmo anche noi re-imparare ad usare quest'energia e questi simboli, cerchiamo qualcosa che possa essere utile. Ad esempio, gli scritti di Crowley o Anton Wilson, giusto per risalire alla fonte.

Anonimo ha detto...

@ donnie:

comincia, invece, con gli scritti di Gibran, Tagore, Lao Tzu, I Veda, le Upanishad. Per Crowley & Co. c'è sempre tempo.


walter

Donnie ha detto...

@walter, confesso di non aver mai sentito quei nomi, dopo una veloce *googlata* ho trovato dei versi dolcissimi.. Ti ringrazio per la deliziosa segnalazione, entreranno al più presto nella mia libreria :o)

Donnie.

Casal Paterson ha detto...

si anche a me il simbolo sul palco ha fatto pensare male. Probabilmente è uno dei "suoi" simboli. D'altronde non c'è simbolo che tenga davanti ad una persona comunque dotata di una buona dose di mentalità critica.
Sulla struttura dell'universo, beh ci devo pensare ancora un po'.

Zret ha detto...

Neanche a me è piaciuto il simbolo cornigero. Molto sagge le parole di Parvatim.

Grazie Donnie per le delucidazioni.

Ciao

Timor ha detto...

Concordo pienamente con l'invito di Parvatim e trovo un poco incongruente ma soprattutto ingenuo all'interno della bellissima retorica di Grant il solleticamento egoico di utilizzare la magia per meri motivi personali; anche se successivamente è veramente notevole la sua disgressione sulla natura limitativa dell'ego
Credo proprio ciò sia stato dovuto a una certa ingenuità.
Aver avuto profonde esperienze di picco o liminari non significa aver superato il problema della dualità in cui la personalità umana è dibattuta e essersi depurato dalle scorie egoiche che gravano sulle nostre superfici
Per questo per tornare a Quello tutti gli antichi testi invitano alla moderazione e all'attenzione profonda degli stati d'animo che si vanno manifestando nell'animo.
E' sempre vero l'insegnamento del Nobile Ottuplice Sentiero:ovvero la retta visione, la retta intenzione, la retta parola, la retta azione, il retto modo di vivere, il retto sforzo, la retta presenza mentale, la retta concentrazione.
Chi non esercita questo sforzo di autocontrollo e concentrazione verrà si chiamato ma non eletto.
E Grant seppure profondamente consapevole e lucido ancora non sembra aver colto (almeno nel 2000) questa semplice verità.
Però le sue parole sono per lo più parole di Amore e Fratellanza e pertanto profondamente vere e indirizzate dallo Spirito in lui.

Parvatim hai ragione su un altro punto, il risveglio dev'essere graduale. Ma abbiamo tutto questo tempo in questi tempi così difficili e drammatici? Forse si e forse no
Ma uno sforzo è necessario.

""O ardete d'amore per Me o siate perfettamente freddi verso di me; ma il tiepido Io lo rigettero' fuori dalla Mia bocca"

UN saluto

Anonimo ha detto...

ragazzi, ho visto che in questo blog si parla spesso di abbandonare l' ego, mi chiedo spesso quanto sia facile compiere un azione del genere in una realtà come la nostra, e se per voi fino ad ora sia rimasta una cosa puramente intelletuale o lo pratichiate anche nella realtà. Per esempio mettiamo che qualcuno nel posto di lavoro o nell ambiente scolastico vi umili verbalmente o fisicamente ad esempio spintonadovi, per gioco, in maniera pittosto molesta davanti a tutti, anche in seguito alla vostra richiesta di smetterla, come vi comportante in quel caso? lo riempite di mazzate( e dunque date retta all' ego che non vuole avere la peggio, ne essere deriso da tutti) oppure fate appello all' amore cosmico( e magari a casa vi rodete il fegato)e la prendete con sorriso. Mi chiedo: se ci sono certi istinti e certe cose come l' ego non sarà perchè in fondo ci devono essere?

Dario

matreus ha detto...

Ammetto che conoscevo questo video, sebbene abbia avuto modo di assaporarne la forza ulteriormente adesso. La forza e la coerenza delle idee spesso sono più forti della verità, ed oggi più che mai ne siamo tutti vittime. Io propongo un esperimento a tutti voi. Dimenticate ogni cosa, o meglio, lasciatela andare via, come acqua dopo la pioggia; dimenticate simboli, formule e presunte affascinanti punti verità, non ha realmente importanza fino a che non ne avrà sul serio.
In una sinfonia vi sono molti strumenti che all’unisono suonano per giungere ad un suono comune; questa è la metafora d’ogni cosa; non separiamo le singole note per rivelarne il senso ma concentriamoci sul suono comune e sulla matrice stessa di tutte le realtà possibili. Siamo tutti capaci di cose straordinarie se solo colleghiamo noi stessi alla sorgente,, evitando scorciatoie e/o passaggi preferenziali.
La domanda è: Dove sta la sorgente? Per ognuno è in un luogo diverso. Buona ricerca fratelli.

parvatim ha detto...

per donnie: lascia stare crowley. pericolosissimo satanista. gli altri scritti da gibran alle upanishad, come ti è stato consifliato sono perfetti

per dario: domanda utile e inutile al tempo stesso. già avere la mente concentrata sul proprio cammino di crescita interiore ( in ogni momento) è un passo fondamentale. le stelle ti metteranno nelle condizioni di trovare il tuo percorso. essere comandati dall'ego significherebbe ad esempio passare le serate in sbronza invece che in meditazione. oppure sprecare tempo, pensieri, per cose materiali e senza costrutto interiore. quanti passano ore a sfogliare cataloghi di moto, auto, oppure giornaletti di gossip? certo, farlo ogni tanto è uno sfogo, farlo sempre e come unico obbiettivo è una prigione.
direi che l'ego ( i paragone non è mio, ma non ricordo di quale filosofo)è come una tigre che non va uccisa, e da cui non bisogna essere uccisi, ma che va governata e cavalcata in ogni istante.
riguardo al tuo esempio: io personalmente renderei pan per focaccia. l'importante è che uno non vada sempre in giro con lo scopo di far cazzotti ( ecco l'ego di certi ultrà che passano il tempo a menar mani, poveretti, che prigione!). ma se uno te li da...
ciao

Ste ha detto...

In riferimento allo scambio tra Dario e Parvatim:
Forse inizialmente è più una questione di termini, non si tratta di abbandonare l'ego, ma di rendersi conto che esso nasce da una sbagliata interpretazione della realtà.
L'io non possiede una realtà come la intendiamo normalmente noi (inerente).
Noi pensiamo che esista un IO
indipendente da cause e condizioni esterne,
indipendente dalle sue parti, intipendente dall'etichetta che la nostra mente gli dà.
Il fatto di riconoscere l'errore che sta alla base del nostro rapporto con il nostro io e con tutti i fenomeni, trasforma automaticamente questo rapporto.
Infatti lo sforzo, l'impegno non dovrebbe stare tanto nello sforzarsi di non fare cose che riteniamo sbagliate che però ci vengono spontanee...in questo modo è come agire sulla superficie.
Invece comprendere l'errore di base nella nostra interpretazione della realtà ci porta a una trasformazione molto più spontanea. Se io capisco che l'io non esiste nel modo in cui ho pensato esistesse fino a poco prima, smetto piano piano di comportarmi come se esso esistesse...il concetto è un po'"non c'è niente da abbandonare visto che questo io non è mai esistito".
Almeno questo è quello che noto nella mia esperienza.

Donnie: ascolta questi commenti, vai su Lao Tzu, Gibran,
U.G. Krishnamurti(intendo UG non J.), e anche testi di buddhismo tibetano (ma attento che non siano troppo tecnici, se no ti perdi).A me sinceramente all'inizio è servito molto anche Osho.

Scusate la prolissità.
Grazie a tutti per le splendide riflessioni.

Donnie ha detto...

Rimanendo in topic, un'intervista a Morrison

http://www.fumettidicarta.it/Interviste_Faccia_a_faccia/INTERV_MORRISON/Seven_Deadly_Sins.htm

dove afferma di aver scritto il suo fumetto principale sotto effetto di sostanze psicoattive e che lo stesso fumetto (invisibles) è stato riportato pesantemente in Matrix.

Anonimo ha detto...

ringrazio Parvatim e Ale per le risposte, e mi scuso con Donnie per aver allargato il tema; volevo chiedere però ad Ale: qual' è dunque la reazione che scaturirebbe, interiormente ed esteriormente, in un contesto come quello che ho presentato in seguito al raggiungimento dello stato mentale che tu hai descritto

ciao

Dario

Anonimo ha detto...

scusa ste, intenddevo te non ale

flegmatique ha detto...

Trovo riscontro con le parole di grant.
l'unica pecca e che dice che la soluzione di tutto è la magia quando la vera magia è il semplice ricordo di se.
sono convinto che il nostro stile di vita ci impedisce questo processo ma sono anche convinto delle nostre potenzialità, che dire dobbiamo metterci sotto.
penso che la dimensione di cui parlava grant è proprio questa.
il ricordo di se ci fa spalancare gli orizzonti su nuove dimensioni.
trovo riscontro anche su libri di dostoevskij nel libro "l'idiota".
fate caso e collegate le cose che leggiamo.

Ste ha detto...

Dario:
Diciamo che il discorso sarebbe molto lungo, in ogni modo avendo raggiunto lo stato mentale da me indicato (corretta visione dell'io e della realtà), nel caso qualcuno ci insulti ci si accorgerebbe istantaneamente che mancando quel sè che credevamo intrinsecamente esistente, non esiste in realtà in noi nulla che può essere insultato e quindi gli insulti non avrebbero modo di attaccarsi da nessuna parte.
Allo stesso modo essendo noi convinti che l'altro è ignorante rispetto alla corretta visione del se e dei fenomeni, ci renderemmo conto che in realtà è semplicemente schiavo dei suoi difetti mentali, delle sue passioni negative... E quindi?
Il risultato di tutto questo è che non ci è più possibile provare odio per chi ci insulta ma risulta più sensato provare compassione per la situazione di oscurazione e ignoranza del nostro interlocutore.
Come reagirebbe una persona che ha raggiunto tale stato?
Si adatterebbe alla situazione e troverebbe il modo migliore per dimostrare all'altro che la sua rabbia è vuota rivilgendosi a lui con autentico affetto e compassione...
L'ho fatta molto breve, ma di questo si potrebbe parlare per ore, in quanto l'attaccamento alla propria immagine (immagine che noi abbiamo di noi e che gli altri hanno di noi) è una delle cose più difficili da abbandonare, e quindi ricordarsi della mancanza dell'ego illusorio in questi casi (quando si rischia la propria immagine davanti a tutti) è più complicato ancora rispetto a situazioni normali.
Mi rendo conto che non è affatto una realizzazione semplice da fare propria, ma io la ritengo di grande importanza.
Concludo con una storiella che non ricordo bene, ma almeno il senso magari riesco a darlo...

Si racconta che il Buddha un giorno stesse dando degli insegnamenti, un uomo arriva da lui molto arrabbiato e comincia ad insultarlo, il Buddha risponde agli insulti con una domanda:
"Se una persona ti porta un regalo e tu non vuoi quel regalo di chi è quel regalo?"
l'uomo "Certamente il regalo rimane di proprietà della persona che lo stava porgendo"
Buddha "Bene se tu mi vuoi dare la tua rabbia e io non la voglio, di chi rimane quella rabbia?"

Per dire che la rabbia ti si attacca addosso solo se glie lo permetti, non si tratta di reprimere ma di comprendere.
Se ne vuoi parlare in privato più approfonditamente chiedi il mio contatto msn a Donnie.

Buona giornata a tutti.

Timor ha detto...

Dopo la bellissime parole che tutti hanno finora proposto e che condivido pienamente vorrei ringraziare Donnie per questo blog che sta diventando un bellissimo spazio di condivisione; basta vedere la qualità dei messaggi degli utenti.

E ti ringrazio anche per il bellissimo dialogo fra Smith e Neo che hai da poco posto in homepage.
Non dimentichiamolo mai; l'Amore, la Vita, la Bellezza, l'Armonia sono sempre una Scelta.
Una scelta che va ripetuta e rinnovata ogni giorno, ogni istante.
Quando l'Abisso del Caos porterà la sua insensatezza e le sue lusinghe di distruzione e morte non dobbiamo dimenticare che abbiamo sempre una scelta
Anche qualora i nostri Smith interni accecassero tutti i nostri sensi e deturpassero la nostra ragione rimarrebbe una fiamma intoccabile nel nostro centro. Una fiamma d'amore che ha condotto tutti noi qui in questi drammatici tempi di cambiamento e che non aspetta altro che divampare annichilendo tutte le scorie che l'hanno tenuta sopita.

Namastè

Ste ha detto...

Si, è la scelta la questione essenziale, davanti alla rabbia interna ed esterna, noi possiamo scegliere come reagire. Sembra impossibile forse ma si può reagire alla rabbia con comprensione, o compassione, o in maniera neutra...Dipende dalla nostra scelta, ma soprattutto da quello che abbiamo coltivato in noi, infatti se abbiamo seminato rabbia, in quel momento non potremo fare a meno di reagire con rabbia...
Per questo, forse non ce ne accorgiamo, ma noi di norma non facciamo una scelta, reagiamo semplicemente davanti alla situazione, e reagiamo attraverso schemi (sociali, emozionali) radicati nella nostra mente...che poi non sono altro che quella personalità che alla fine osservandola ci si rivela illusoria.
l'Abisso del Caos come lo chiami tu Timor è una nostra scelta, ogni giorno ogni istante.
Grazie a tutti!

Casal Paterson ha detto...

La scelta è sempre stato un mio cruccio esistenziale. Ricordo una volta che fui portato da bambino ad una pasticceria e im diedero il potere di scegliere il dolce che preferivo.. ma come fai a non volere tutto? alla fine scelsi di non scegliere.
Meglio ignavi che fare torto a cotanta delizia!

Anonimo ha detto...

@ ste: si, sarebbe interessante approfondire l' argomento, anche se le ultime argomentazioni sono state abbastanza chiare. chiederò a donnie.
grazie per la disponibilità!

Dario