domenica 28 dicembre 2008

Generazione morta

martedì 23 dicembre 2008

Armonia nella Mente

Quando la nostra mente è in armonia, anche se questa di sicuro è una rarissima eventualità, noi ce ne accorgiamo dal fatto che non oppone resistenza a qualsiasi cosa svolga una relazione con essa. In questo caso, in verità non troppo frequente, la mente non reagisce e accetta di essere pervasa e impregnata di sensazioni derivanti da suoni, parole, rumori, percezioni visive, olfattive e tattili. Tutto ciò viene ad integrarsi in un aspetto unitario che dimostra e conferma che, la mente ed i contenuti che la invadono, sono della stessa natura. Tuttavia, la constatazione è possibile soltanto quando non è presente l’Io discriminante che, capriccioso e volubile com’è, decide sempre di preferire una cosa o il suo opposto, quindi accettando o rifiutando a suo piacimento. Quindi, nella maggioranza dei casi, quando l’Io è presente la mente reagisce con l’opporsi all’invasione dei fenomeni esterni che essa non accetta, specialmente nel caso che arrivino per cause karmiche indesiderate. In questo caso, nella mente subentra la disarmonia che è, appunto, rifiuto e desiderio di respingere, annullare ogni sensazione non voluta e non gradita.

Possiamo vedere perciò come, a seconda delle reazioni della mente, noi potremmo essere facilmente in pace o non esserlo affatto, potremmo assaporare la situazione di armonia o subire la situazione di conflitto interno. L’abile praticante Zen, che abbia imparato a conoscere la sua mente ha, come effetto di questa pratica indagatrice, il suo osservare ed osservarsi, che tende a stabilizzare la mente in una condizione di perfetta armonia con ogni cosa. Egli è consapevole che la sua mente (quindi egli stesso) per cause karmiche, è sottoposta a contatti ed intromissioni spesso indesiderate che, però all’atto pratico non risultano sostanziali, perché si volatilizzano già mentre sono all’interno della mente e, in definitiva, non lasciano alcuna traccia permanente. Così egli scopre che la mente, nella sua vera essenza, è uno spazio che si riempie e si svuota secondo le circostanze: è una sorta di “Vuoto”, che però è momentaneamente riempibile di “Tutto”.

L’energia di cui è composta la mente è l’energia stessa dell’Universo, che ci permette di cogliere l’energia delle cose, composte dalla stessa energia della mente. Se la mente non fosse “pura energia”, noi non saremmo consapevoli di nulla, né potremmo avere reazioni di sorta nei confronti di ciò che la invade e la penetra. Non avremmo reazioni di gradimento né di rifiuto al punto che, quando in noi non c’è più l’energia della mente, siamo ormai morti e diventati cadaveri.

Nello studio della mente, ci prepariamo a conoscere la natura dell’esistenza e, al contrario di quando non stavamo praticando la meditazione, diventiamo totalmente incuriositi e interessati, non più al “mondo di fuori” ma soprattutto a quello, segreto e misterioso, che definiamo “interiore”. Perciò la nostra partecipazione alla vita diventa una specie di partita a tennis: un “trovarci ad essere” di qua e di là con uno scambio continuo e diretto tra l’esperienza vissuta e colui che la sperimenta. Cominciamo a renderci conto che questo spazio vuoto della mente è la nostra stessa esistenza, è proprio la nostra persona che, non appena rinuncia alle difese precostituite dell’Io, non ha più interesse ad opporre resistenza all’andirivieni delle cose. Allo stesso tempo prendiamo coscienza che il karma non è altro che il dispiegamento obbligato degli eventi sequenziali delle precedenti “volontà” e desideri della mente.

In ogni caso, se la mente non fosse quel famoso spazio vuoto composto di energia trasmittente e ricevente, non sarebbe possibile neanche la sperimentazione del karma, inteso come effetto di ricezione delle onde dell’energia che sono state attivate. Si può dire che la mente, creatrice e fruitrice di tutto ciò che le accade, è contenitore e percettore dei contenuti, che hanno possibilità di “essere” proprio per il fatto che essa è spazio ed energia. Di conseguenza, ripetendo all’inverso il discorso fatto, ci rendiamo conto che NULLA potrebbe esistere senza una mente che l’accolga, nessuna cosa potrebbe mai manifestarsi “all’esterno” se la mente non potesse averne esperienza. Quindi, tutto ciò che esiste, è MENTE, è solamente mente, e come potrebbe la mente opporsi e rifiutare la mente, cioè sé stessa? Sarebbe come se lo spazio rifiutasse se stesso e non concedesse spazio allo spazio. Una cosa assurda, impensabile…

Allora cos’è la Mente? È la causa prima di tutto l’esistente, il primo Autore dei sette giorni della Creazione, l’Essere e l’Avere di tutti i fenomeni, l’Io e gli oggetti dell’Io, intesi come tutto ciò che sembra essere altro dall’Io. Bisogna capire profondamente queste dichiarazioni, altrimenti lo studio della mente è soltanto una mera e sterile operazione concettuale. Così come un primordiale computer collegato alla rete, la mente individuale è connessa a tutte le altre menti che, a loro volta, sono unificate e comprese nell’unica energia del web metafisico. Per il fatto che la mente <è> pura esistenza, essa ha la possibilità di manifestare e cogliere tutto ciò che esiste e, contemporaneamente essendo in costante contatto con tutta l’energia “vivente”, ha la possibilità di pervadere ed essere pervasa da questa massa frammentata di altre menti. Comprendendo questo, la domanda “Cos’è che esiste veramente?” parrebbe superata dalla consapevolizzazione della reciproca interdipendenza tra la mente ed i fenomeni. È un po’ come farsi la classica domanda “E’ nato prima l’uovo o la gallina?”, a cui non si può certo rispondere in modo concettuale.

In verità a queste domande di profondo ordine metafisico, che però riguardano la realtà delle cose così come ora noi le percepiamo e le utilizziamo, non vi è risposta. Non è possibile rispondere in termini scientifici, con un preciso diagramma che convalidi le teorie. Ogni nostra risposta, data senza esperienza diretta, è sbagliata o incompleta. Le risposte non possono essere solo due, si o no: le risposte concettuali possono essere migliaia e tutte saranno sicuramente non esatte. Ogni nostra impressione momentanea, e quindi fugace e mutevole, è una risposta concettuale, perciò sbagliata.

L’unica risposta giusta è la conoscenza e l’esperienza diretta di tutto il funzionamento mentale. La conoscenza diretta non può essere assunta per ragionamento né può essere partecipata estraneamente con informazioni indirette. Quando meditiamo, quando facciamo appunto spazio nella mente eliminando gli oggetti che l’avevano invasa durante la giornata, stiamo avendo l’occasione per l’esperienza diretta. Vediamo che, in realtà, gli oggetti incamerati si mettono da parte da soli, spontaneamente con la stessa facilità con cui erano entrati. Nello spazio mentale, gli oggetti non ricoprono una dimensione fisica: essi sono soltanto “pensieri”. Perciò tutto quello che ci è successo durante la giornata, in definitiva si trasforma, si polverizza, perché è sempre stato “soltanto pensiero”. Il nostro vivere tutti gli avvenimenti con l’ostinata idea di “oggettività”, fa sembrare questi pensieri come cose reali, tuttavia durante la meditazione ci accorgiamo che essi possono sparire, almeno temporaneamente. E tutto si converte nuovamente in spazio vuoto, tutto ritorna ad essere energia che fluisce e rifluisce in e da questo “spazio vuoto”. Questa è la testimonianza diretta del reale svolgimento e funzionamento armonico della mente.

Le persone ordinarie da tempi senza inizio hanno perso di vista la natura della Realtà e non conoscono più la “Natura di base” della mente, che è la stessa identica cosa. Fissandosi arbitrariamente sulle qualità apparenti di ogni tipo di oggetti, le persone non coltivano la consapevolezza della natura effimera di essi, facendo sorgere così nella loro mente-cuore pensieri di odio e di amore. A causa di questi pensieri di odio ed amore, il recipiente mentale si incrina e perde energia vitale. E’ esattamente così che, nella mente, sorgono di conseguenza pensieri di nascita e morte. Essendovi l’idea di nascita e morte, nella mente delle persone compaiono tutte le forme di sofferenza. Questo sta a significare che l’iniziale armonia naturale della mente, a causa della facoltà indiscriminata di emettere pensieri non consapevolizzati da parte degli individui ordinari, si è trasformata in conflitto e disarmonia.

Allora qual è il sistema per far ritornare la mente alla sua funzione originaria? Qual è la Via per la restaurazione del Nirvana? La meditazione Ch’an è sicuramente una di queste Vie, uno dei migliori sistemi per il reintegro dell’energia purificata nella mente degli esseri umani. Essa è la Via per arrivare a comprendere che, noi stessi, la nostra mente originaria è “già” il Nirvana! In quanto il lavoro di pulizia mentale richiede la sistematica eliminazione, per mezzo della vera comprensione, della errata attribuzione individuale di cui ci investiamo, cioè dell’Io. L’Io è semplicemente uno strumento occasionale della nostra apparente idea personale, ed ha diritto di esistere e funzionare esclusivamente per questo scopo e non per condizionarci alla convinzione di essere realmente quella identità. L’attaccamento all’Io, che dovrebbe avere soltanto una funzione relativa e contingente, spinge la nostra mente a credersi una Identità permanente e separata. Questa illusione pericolosa produce la nascita e la morte, l’amore e l’odio, il piacere ed il dolore, insomma la dualità nelle forme conosciute come bene e male.

Nel “Sutra del Re della Mente” si afferma che la vera quddità (cioè il modo reale di esistenza di tutte le cose) ovvero la Natura di Buddha, è sommersa inconsapevolmente nell’Oceano Samsarico delle cause e delle condizioni (il Karma). Quindi la Reale Natura, cioè il modo reale di esistenza di tutti noi, di tutte le cose e dello spazio vuoto in sé, è immersa nel condizionamento illusorio della mente a credersi un Io. La Natura della Mente, a causa del condizionamento illusorio, si trova a “bagnomaria” nei desideri egoistici di erudirsi, acquisire continue esperienze mondane, ottenere ripetuti benefici temporali. Non avendo perciò volontà ed interesse per la vera conoscenza della realtà, vale a dire per la natura originaria ed autentica delle cose, questa mente, immersa nel condizionamento della percezione sensoriale e ballonzolando ora qui ora lì nella nascita e nella morte, non ha il potere di sfuggire a questi effetti del karma.

E’ estremamente necessario sforzarsi per riesumare e preservare la natura fondamentale della mente, affinché i distruttivi pensieri arbitrari non sorgano, o non vengano ancora alimentati. In tal modo, gli atteggiamenti egoistici e possessivi diminuiscono fino a svanire e si potrà realizzare l’uguaglianza e l’unità tra la mente ordinaria e la mente originaria dei Buddha.

Di Aliberth.

lunedì 22 dicembre 2008

Article by Devote_Mystikal - UPDATE 26/12/07


Eeeeeeetttttttcccchhiuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



Vi vengono in mente le pubblicità degli auguri che girano in TV ultimamente
Tutte in formato famiglia alla mulino Bianco?
Bene..io vi lascio con questo video stupendo che rappresenta perfettamente la nostra società
Maschere, guerre, illusioni, falsità

Auguri a tutti!!e fate festa mi raccomando!!

sabato 20 dicembre 2008

Post di Natale

Anche quest'anno è arrivato Natale nel segno della ricorrenza religiosa, festa della nascita di Gesù, Dio Cristiano del nostro tempo. Fin dall' antichità, Dio (o gli Dei) erano guardati con timore e rispetto, tanto che nel nome degli Dei venivano eseguiti sacrifici rituali.

Il Sacrificio Di Isacco

[...] è innegabile che nella Mitologia e nella Religione vi sia una forte componente astronomica, stelle e pianeti, prendono le sembianze di figure archetipiche e combattono le loro battaglie talvolta flagellando l'umanità con punizioni catastrofiche.

Photobucket

Unendo il catastrofismo mitol-religioso alla moderna astronomia ed alla fisica, ci si imbatte nel concetto della Cosmologia Elettrica, e nel modello dell'Universo Elettrico.

venerdì 19 dicembre 2008

giovedì 18 dicembre 2008

Buio

Buio totale o quasi da qualche mese a questa parte come avete notato.. Ma che vuol dire buio? La nostra mente razionale ci ha portati (a me almeno) lontani da quei discorsi che fino a qualche mese fa scorrevano tranquilli come le acque di un fiume. Ma ad un certo punto.. Buio.

Si buio. Perchè da un momento all'altro argomenti come "coscienza" "amore" "sincronismo" "intuizione" "matrix" "ego" "ricerca interiore" e altri.. Sono stati violentemente sradicati dal mio 'interesse' forse da qualche forza oscura, non ho più vissuto nel qui-e-ora, ho semplicemente "vissuto" (o fatto "esperienza" decidete voi). Il sistema\società ci impone quelle "piccole" regole per il "[soprav]vivere bene" vedi economia, lavoro, vita sociale ecc.. E' difficile ineffetti tirare dritto senza rischiare di perdersi.. Nel Buio.

Dicevamo dunque, cos'è il buio? L'oscurità o buio è sostanzialmente l'assenza di luce. Se qualcosa non si vede, non vuol dire che in realtà non ci sia. In questi mesi di "vacanza" il mio inconscio a lavorato tenendomi all'oscuro di quello che faceva, continuava il mio percorso senza di me. Segnali, coincidenze ecc.. sempre più frequenti e sempre meno aspettate, difatti se prima non mi stupivo più se praticamente anticipavo la frase di qualcuno di fronte a me, ora rimango letteralmente a bocca aperta davanti alle più piccole inezie.. Prima era un fatto scontato.. Ora non ci penso più a queste cose..

La mente è condizionata da quello che ha appreso e seleziona fra tutti i segnali esterni quelli che meglio si adattano alla sua concezione del mondo.

Abbiamo per così dire addestrato i nostri pensieri, le nostre emozioni, la nostra mente che nel momento in cui abbiamo sbandato, è andata col pilota automatico e ad un certo punto ha suonato il clacson: è ora di tornare in carreggiata.

"Se guardi nel buio a lungo, c'è sempre qualcosa." (William Butler Yeats)

Nel fancazzeggio giornalerio tra idiozie e social network ecco spuntare qualcosa di interessante, ve lo posto qui:

"La mia domanda è: perché non possiamo andare d'accordo?

Io dico di amare tutta la gente.. perché gli altri non possono essere come me?
Il problema è che niente di tutto questo è vero.. infatti è proprio l'esatto contrario.
Sono le tue intenzioni interiori che mandano tutto all'aria.
Questo antagonismo non può essere sistemato da fuori, non dipende dalle altre persone: nessuno può farlo, se non Tu.

Siamo tutti nella stessa "barca"!

La nostra vera natura è fatta di egoismo, desiderio di ricevere.
Tutto l'insieme che chiamiamo creazione è fatto solo di questo desiderio, e tutto ciò che circonda la creazione è una forza nascosta: la legge della natura, l'altruismo, l'amore e la sua forza essenziale.
Ogni dettaglio di questa legge custodisce le funzioni e la legge essenziale dell'universo in un unico vasto organismo.
Tutte le cose che ci sembra esistano fuori di noi come oggetti separati, funzionano tra loro come gli organi di un corpo ricevendo esattamente solo ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere e dando tutto quello che possono per il benessere del corpo nel suo insieme.

La scienza sta ora scoprendo che questa legge funziona ovunque: nello spazio profondo, negli ecosistemi, negli atomi.
In natura ogni cosa funziona funziona in questo modo, tranne per qullo che riguarda la vita personale ed intima di ogni uomo.
La legge della natura umana è esattamente l'opposto: ricevere quanto più possibile per soddisfare il proprio "io" applicando il minimo sforzo; spesso significa soddisfare a spese di qualcun altro.
Potreste immaginare quanto un corpo umano durerebbe se fosse fatto di cellule che ragionano in questo modo?
Questa è proprio l'esatta definizione di cancro!

Proprio in questo modo, qualsiasi cosa facciamo, anche l'atto che in apparenza potrebbe sembrare più generoso, lo facciamo solo con l'intenzione di ottenere una gratificazione personale.

Non è colpa nostra, siamo stati fatti così, ma fintanto che ci appoggiamo alla nostra natura per farci guidare, non ameremo mai davvero e non andremo mai d'accordo con nessuno.
Non importa quanto "carini" pensiamo di essere.. la nostra vita interiore non è intesa come un luogo privato dove poter essere ossessionati solo da noi stessi, ma come un luogo di trasformazione e collegamento con la legge della natura.. la forza singolare dell'amore.

Così, per guarire tutto l'odio che vedi intorno a Te hai bisogno di un metodo che ti insegni come usare la tua natura egoistica in modo di riuscire a superarla. Questo è il motivo per cui tutte le religioni e i sogni che conservi nel profondo del tuo cuore dicono che devi amare il tuo prossimo come te stesso.. mettere il loro interesse davanti a tutto il resto, proprio come fai con i tuoi interessi..

perché nessuno può risolvere il problema se non TU."

Da "La Mente mente".




"Invece di maledire il buio è meglio accendere una candela."
(Laozi)


Donnie.

domenica 14 dicembre 2008

Scie chimiche e metalli iridescenti di ricaduta

Pubblichiamo una testimonianza segnalataci dall'amico Menphis, proveniente da un lettore di Tolentino (MC). L'operazione "scie velenose" continua senza tregua, mietendo vittime in numero sempre maggiore tra api, pipistrelli, anfibi, volatili, uomini...


Spesso piovono gocce biancastre. Se fosse come affermano i "meteorologi", polvere e sabbia dei deserti, le gocce non dovrebbero essere bianche gesso e non dovrebbe accadere tutte le volte in cui piove, poiché la caduta di sabbia è un fenomeno raro. Sulle superfici metalliche (cromature di auto in particolar modo) si nota una sostanza iridescente, cangiante.

Un mio amico, che ha studiato Chimica e che ora lavora il ferro con il padre, mi ha riferito:

"Mio padre mi ha detto che da un anno a questa parte ogni volta che prendiamo le lastre metalliche, grezze, lisce o satinate che siano, sono sempre coperte da una patina polverosa cangiante, se vengono lasciate all'aperto. Da quando me l'ha fatto notare, ho cominciato a farci caso anche io.

Appena spolveri le lastre, l'effetto scompare. Io, lavorando il ferro da poco, pensavo fosse una sostanza chimica che si dava sul metallo per proteggerlo dagli agenti atmosferici, ma mio padre, che lavora il metallo da trentacinque anni, ha osservato che sta succedendo qualcosa di molto strano, perché non gli era mai accaduto prima
".

Vi siete mai chiesti perché il CD scompone le frequenze dello spettro luminoso, rendendo visibile i colori dell'arcobaleno?

Esistono in commercio delle vernici per usi militari e civili: sono adatte a rifrangere, riflettere la luce, ad amplificare l'energia etc. Alcuni di questi prodotti sono impiegati per verniciare i cartelli stradali. Altre vernici schermano, isolano: sono usate nell'ambito di progetti bellici, come lo Scudo stellare o varie attività di manipolazione climatica. Queste vernici contengono gli stessi elementi chimici che poi sono dispersi nell'ambiente con gli aerei della morte. Generano arcobaleni artificiali e conferiscono al cielo un aspetto metallico.

Che cosa stiamo respirando? Veleni, veleni letali.

I coniugi Vitali, residenti in una contrada agricola di Tolentino (MC), sono morti a causa di un cancro fulminante nel giro di nove mesi. Le analisi del sangue hanno indicato valori abnormi. Mangiavano ortaggi e frutta coltivata da loro, senza concimi chimici, diserbanti ed anticrittogamici, ma lavavano frutta e verdura in modo superficiale, poiché pensavano fossero prodotti genuini. Il figlio dei coniugi Vitali, Germano, mi ha autorizzato a rendere pubblica questa informazione.


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mercoledì 10 dicembre 2008

NEL 2012 TUTTI A LONDRA!!!

Breve Introduzione:
Questo è il mio primo articolo sul genere SINCROMISTICO e spero che possa essere un inizio anche per chi non ne è a conoscenza o semplicemente non lo ha compreso.
Ho cominciato a dedicarmi al sincromisticismo nel momento in cui conobbi questo blog: ,il blog di Naa'ray che sarebbe stato il "Padre" del favoloso successivo The Synopticon.Da quando frequentai questo sito la parola "coincidenza" si eliminò completamente dalla mia mente.Capii che ogni cosa,seppur minima o apparentemente insignificante,era sempre collegata a qualcosa...aveva un senso,un significato oscuro o semplicemente creava nella tua mente un percorso a livelli preciso.
Rivalutai l'importanza dei numeri,dei simboli,dei NOMI e di ogni altra cosa che precedentemente non mi avrebbe nemmeno interessato e quindi cambiato.
Spero con tutto il cuore che possiate comprendere come ogni singolo elemento della vostra vita del passato,presente e futuro(vissuto e non),sia collegato ad ogni cosa.

Partiamo:

Analizziamo prima di tutto il simbolo della città che ospiterà le Olimpiadi del 2012(Londra),il BIG BEN!



Il Big Ben è il monumento più famoso e importante di Londra.E' il simbolo del potere "politico" e sopratutto è il simbolo del "tempo".
Se cercate il significato di questa incredibile "Torre del Tempo" rimarrete delusi...perchè semplicemente non si SA!Ci sono varie teorie intorno a questo nome ma vi assicuro che nessuna ha benchè minima dose di SENSO LOGICO o attinenza a questa famosa Torre.
Ve ne propongo una io allora...
Il Big Ben non è altro che il nome in lingua parlata del famoso "BIG BANG" cioè la nascita dell'universo.
Ragionando su questo nome si trovano molte similitudini e attinenze alla simbologia dell' "Orologio più famoso del mondo".Quali?
Secondo la teoria del Big Bang il TEMPO è nato nello stesso istante in cui è avvenuta la GRANDE ESPLOSIONE(o GRANDE SCOPATA).Il "tempo",quindi, ha avuto origine da quella stessa esplosione(più attinenza di questa) di cui la sua simbologia appartiene al BIG BEN,il simbolo del tempo.
Analizziamone alcune relazioni numeriche:

Il numero 11:
1)Big Ben(BB/22)--->22=11+11
2)Nel Remembrance Day (o Giorno dell'Armistizio) le campane del Big Ben suonano alle ore "11" l' 11/11 (giorno in cui finì la prima guerra mondiale) con successivi 2 minuti di silenzio
3)Nel 29 Ottobre 2005 il Big Ben venne fermato per manutenzione per 33 ore(11x3),il piu lungo lavoro di manutenzione in "22" anni.

inoltre secondo alcuni l'intera struttura del Big Ben è formata da "365" pannelli di vetro.(365 sono i giorni dell'anno secondo il calendario gregoriano)

Ma non solo...Quella di Londra è la "XXX"(trentesima) olimpiade,e Londra sarà l'unica città ad aver ospitato per "3" volte un Olimpiade,quindi:
1)XXX=30=3+0=3
2)in questa olimpiade ci saranno 300 eventi(300=3+0+0=3)
3)la prima edizione dell'Olimpiadi di Londra fu nel 1908(1908=1+9+0+8=18=1+8=9)---->9=3+3+3(XXX° Olimpiade)
4)la seconda edizione fu nel 1948(1948=1+9+4+8=22)---->22/ BB/ Big Ben

Ora passiamo al logo ufficiale delle Olimpiadi di Londra 2012:



Questo è un logo molto particolare...ora vi mostrerò il perchè:

Image

Questa immagine si ottiene facendo un po di lavoretto alla Giovanni Muciacia...basta mettere un po in ordine i vari simboli, che difatti nella configurazione originali non dicono assolutamente nulla.
Ma "NWO"(un termine che dice tutto...) non è l'unica parola che si puo trarre da questo "logo":

http://www.rumormillnews.com/Images/olympicZION.jpg

ZION!!!! vi ricorda qualcosa?E' la città che ritroviamo nel film Matrix:

http://www.roger-pierre.com/images/zion.jpg

La città che ospita gli esseri umani scappati da MATRIX,la grande illusione creata dalle "macchine",e che lottano contro quest'ultime per ottenere la LIBERTA'...cosa potrebbe significare tutto ciò allora?
Se ZION è la città in cui si cerca e si ottiene la Libertà...potrebbe esserlo per noi a Londra?
Pensiamo a ciò che ho descritto in precendenza:
1)XXX(il numero dell'Olimpiade di Londra) è anche un riferimento simbolico-letterale al Sesso(forza creatrice dell'Universo).
2)Ricordiamo che il Big Bang che significa letteralmente GRANDE SCOPATA(come mi ha ricordato Naa'ray di Synopticon).
Quindi se il Big Bang/Big Ben (Grande scopata) è l'inizio di tutto(quindi anche del tempo) potrebbe significare che il 2012(anno dell'olimpiade di Londra) sia il nuovo inizio per la specie umana(ZION) che si ribella e ottiene la "libertà" dopo una grande lotta con le macchine?(Sistema dell'Illusione)

Per commenti e suggerimenti sono a disposizione di tutti...

Fonti:
Synchromysticism Forum

giovedì 4 dicembre 2008

Un viaggio (Acquaemotion)


La verità come la si cerca e come la si ottiene?

La lotta tra bene e il male.
Tra chi cerca di farne un pò, e chi cerca di toglierne un pò.
Tantissimi eventi sono accaduti nel corso della storia.
Oggi con internet tutti sembriamo sapere tutto di un pò di tutto, almeno in generale.
Tutte queste informazioni che alle volte ci aprono un pò gli occhie e altre volte fanno aumentare i dubbi esponenzialmente.
Penso che ognuno abbia il proprio percorso, i propri obiettivi, i propri sogni, i propri progetti.
Pura illusione forse quella di sperare in un risveglio collettivo e cambiare il mondo?
Impossibile o quasi. Non adesso almeno.
Dubito, anzi ne sono certo non sarà un gruppo di migliaia o milioni di persone a cambiare le sorti del destino.
Il destino è come tu te lo crei!
Frase stra abusata ma che credo lealmente sincera però.
Il destino non passa solo sulla terra, su una esistenza e poi via la luce, tutti al buio chi avuto avuto avuto chi ha dato ha dato ha dato, tanto per citare un ritornello..
Non è semplicemente così.
E allora si pensi ai monaci tibetani o di altra appartenza, perchè passare tutta una vita nella riflessione?
Noi vogliamo cambiare il mondo, e qualche "folle" passa la sua vita così?

Si ma allora dove stà la Verità?

Credo che non si abbia molto da offrire a nessuno se prima non si impara a conoscere se stessi.
Non si ha molto da amare se non si ama prima se stessi.
Non si ha molto da chiedere se prima non si impara a dare.

Io non credo che alcuni stiano mollando perchè deboli. Perchè non credo si stia mollando alcunché.
Sono scelte, e penso che la scelta più importante sia quella di imparare a vivere.

A fare questo spesso una vita intera non basta...

Un salutone e spero vogliate dire la vostra.


P.s.
Scusatemi per la probabile incomprensione di certe frasi, ma sono state buttate giù così di botto, i probabilissimi errori di grammatica etc.. ^_^

Io se fossi Dio(Giorgio Gaber -1980)





Testo:

Io se fossi Dio
E io potrei anche esserlo
Se no non vedo chi.
Io se fossi Dio non mi farei fregare dai modi furbetti della gente
Non sarei mica un dilettante
Sarei sempre presente
Sarei davvero in ogni luogo a spiare
O meglio ancora a criticare, appunto
Cosa fa la gente.
Per esempio il cosiddetto uomo comune
Com'è noioso
Non commette mai peccati grossi
Non è mai intensamente peccaminoso.
Del resto poverino è troppo misero e meschino
E pur sapendo che Dio è il computer più perfetto
Lui pensa che l'errore piccolino
Non lo veda o non lo conti affatto.
Per questo io se fossi Dio
Preferirei il secolo passato
Se fossi Dio rimpiangerei il furore antico
Dove si amava, e poi si odiava
E si ammazzava il nemico.
Ma io non sono ancora nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato nei vostri sfaceli.
Io se fossi Dio
Non sarei mica stato a risparmiare
Avrei fatto un uomo migliore.
Si, vabbè, lo ammetto
non mi è venuto tanto bene
ed è per questo, per predicare il giusto
che io ogni tanto mando giù qualcuno
ma poi alla gente piace interpretare
e fa ancora più casino.
Io se fossi Dio
Non avrei fatto gli errori di mio figlio
E specialmente sull'amore
Mi sarei spiegato un po' meglio.
Infatti voi uomini mortali per le cose banali
Per le cazzate tipo compassione e finti aiuti
Ci avete proprio una bontà
Da vecchi un po' rincoglioniti.
Ma come siete buoni voi che il mondo lo abbracciate
E tutti che ostentate la vostra carità.
Per le foreste, per i delfini e i cani
Per le piantine e per i canarini
Un uomo oggi ha tanto amore di riserva
Che neanche se lo sogna
Che vien da dire
Ma poi coi suoi simili come fa ad essere così carogna.
Io se fossi Dio
Direi che la mia rabbia più bestiale
Che mi fa male e che mi porta alla pazzia
È il vostro finto impegno
È la vostra ipocrisia.
Ce l'ho che per salvare la faccia
Per darsi un tono da cittadini giusti e umani
Fanno passaggi pedonali e poi servizi strani
E tante altre attenzioni
Per handicappati sordomuti e nani.
E in queste grandi città
Che scoppiano nel caos e nella merda
Fa molto effetto un pezzettino d'erba
E tanto spazio per tutti i figli degli dèi minori.
Cari assessori, cari furbastri subdoli altruisti
Che usate gli infelici con gran prosopopea
Ma io so che dentro il vostro cuore li vorreste buttare
Dalla rupe Tarpea.
Ma io non sono ancora nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato nei vostri sfaceli.
Io se fossi Dio maledirei per primi i giornalisti e specialmente tutti
Che certamente non sono brave persone
E dove cogli, cogli sempre bene.
Signori giornalisti, avete troppa sete
E non sapete approfittare della libertà che avete
Avete ancora la libertà di pensare, ma quello non lo fate
E in cambio pretendete
La libertà di scrivere
E di fotografare.
Immagini geniali e interessanti
Di presidenti solidali e di mamme piangenti
E in questo mondo pieno di sgomento
Come siete coraggiosi, voi che vi buttate senza tremare un momento:
Cannibali, necrofili, deamicisiani, astuti
E si direbbe proprio compiaciuti
Voi vi buttate sul disastro umano
Col gusto della lacrima
In primo piano.
Si, vabbè, lo ammetto
La scomparsa totale della stampa sarebbe forse una follia
Ma io se fossi Dio di fronte a tanta deficienza
Non avrei certo la superstizione
Della democrazia.
Ma io non sono ancora nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato nei vostri sfaceli.
Io se fossi Dio
Naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente.
Nel regno dei cieli non vorrei ministri
Né gente di partito tra le palle
Perché la politica è schifosa e fa male alla pelle.
E tutti quelli che fanno questo gioco
Che poi è un gioco di forze ributtante e contagioso
Come la febbre e il tifo
E tutti quelli che fanno questo gioco
C' hanno certe facce
Che a vederle fanno schifo.
Io se fossi Dio dall'alto del mio trono
Direi che la politica è un mestiere osceno
E vorrei dire, mi pare a Platone
Che il politico è sempre meno filosofo
E sempre più coglione.
È un uomo a tutto tondo
Che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo
Che scivola sulle parole
E poi se le rigira come lui vuole.
Signori dei partiti
O altri gregari imparentati
Non ho nessuna voglia di parlarvi
Con toni risentiti.
Ormai le indignazioni son cose da tromboni
Da guitti un po' stonati.
Quello che dite e fate
Quello che veramente siete
Non merita commenti, non se ne può parlare
Non riesce più nemmeno a farmi incazzare.
Sarebbe come fare inutili duelli con gli imbecilli
Sarebbe come scendere ai vostri livelli
Un gioco così basso, così atroce
Per cui il silenzio sarebbe la risposta più efficace.
Ma io sono un Dio emotivo, un Dio imperfetto
E mi dispiace ma non son proprio capace
Di tacere del tutto.
Ci son delle cose
Così tremende, luride e schifose
Che non è affatto strano
Che anche un Dio
Si lasci prendere la mano.
Io se fossi Dio preferirei essere truffato
E derubato, e poi deriso e poi sodomizzato
Preferirei la più tragica disgrazia
Piuttosto che cadere nelle mani della giustizia.
Signori magistrati
Un tempo così schivi e riservati
Ed ora con la smania di essere popolari
Come cantanti come calciatori.
Vi vedo così audaci che siete anche capaci
Di metter persino la mamma in galera
Per la vostra carriera.
Io se fossi Dio
Direi che è anche abbastanza normale
Che la giustizia si amministri male
Ma non si tratta solo
Di corruzioni vecchie e nuove
È proprio un elefante che non si muove
Che giustamente nasce
Sotto un segno zodiacale un po' pesante
E la bilancia non l'ha neanche come ascendente.
Io se fossi Dio
Direi che la giustizia è una macchina infernale
È la follia, la perversione più totale
A meno che non si tratti di poveri ma brutti
Allora si che la giustizia è proprio uguale per tutti.
[.]
Io se fossi Dio
Io direi come si fa a non essere incazzati
Che in ospedale si fa morir la gente
Accatastata tra gli sputi.
E intanto nel palazzo comunale
C'è una bella mostra sui costumi dei sanniti
In modo tale che in questa messa in scena
Tutto si addolcisca, tutto si confonda
In modo tale che se io fossi Dio direi che il sociale
È una schifosa facciata immonda.
Ma io non sono ancora nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato nei vostri sfaceli.
[.]
Io se fossi Dio
Vedrei dall'alto come una macchia nera
Una specie di paura che forse è peggio della guerra
Sono i soprusi, le estorsioni i rapimenti
È la camorra.
È l'impero degli invisibili avvoltoi
Dei pescecani che non si sazian mai
Sempre presenti, sempre più potenti, sempre più schifosi
È l'impero dei mafiosi.
Io se fossi Dio
Io griderei che in questo momento
Son proprio loro il nostro sgomento.
Uomini seri e rispettati
Cos'ì normali e al tempo stesso spudorati
Così sicuri dentro i loro imperi
Una carezza ai figli, una carezza al cane
Che se non guardi bene ti sembrano persone
Persone buone che quotidianamente
Ammazzano la gente con una tal freddezza
Che Hitler al confronto mi fa tenerezza.
Io se fossi Dio
Urlerei che questi terribili bubboni
Ormai son dentro le nostre istituzioni
E anzi, il marciume che ho citato
È maturato tra i consiglieri, i magistrati, i ministeri
Alla Camera e allo Senato.
Io se fossi Dio
Direi che siamo complici oppure deficienti
Che questi delinquenti, queste ignobili carogne
Non nascondono neanche le loro vergogne
E sono tutti i giorni sui nostri teleschermi
E mostrano sorridenti le maschere di cera
E sembrano tutti contro la sporca macchia nera.
Non ce n'è neanche uno che non ci sia invischiato
Perché la macchia nera
È lo Stato.
E allora io se fossi Dio
Direi che ci son tutte le premesse
Per anticipare il giorno dell'Apocalisse.
Con una deliziosa indifferenza
E la mia solita distanza
Vorrei vedere il mondo e tutta la sua gente
Sprofondare lentamente nel niente.
Forse io come Dio, come Creatore
Queste cose non le dovrei nemmeno dire
Io come Padreterno non mi dovrei occupare
Né di violenza né di orrori né di guerra
Né di tutta l'idiozia di questa Terra
E cose simili.
Peccato che anche Dio
Ha il proprio inferno
Che è questo amore eterno
Per gli uomini.

venerdì 14 novembre 2008

Tutte le strade portano a Sirio

"Poi Iddio disse: Facciamo l'uomo alla nostra immagine, secondo la nostra simiglianza [...] Iddio adunque creò l'uomo alla sua immagine; egli lo creò all'immagine di Dio [...]" Genesi 1-26,27

Un tempo, l'antico testamento era quello e basta, non si interpretava, si leggeva. Nel Cristianesimo, con l'introduzione del Nuovo Testamento viene reinterpretata e stravolta tutta la "vecchia" Bibbia. [continua]

martedì 11 novembre 2008

Il potere dell'intenzione



Sperimentiamo il potere dell'intenzione



La mente puo' influire sulla realtà, è un dato di fatto, questo blog vuole essere un collegamento fra persone che si vogliono sintonizzare per realizzare un esperimento di realizzazione positiva di tali poteri.
Per il momento si apre una discussione su come coordinarsi. [qui]

Corrado.

---

Una preghiera: togli la moderazione dei commenti, ne risente la fluidità del discorso.

Donnie.

venerdì 7 novembre 2008

la VERA crisi economica in Zimbabwe

da non perdere quest' articolo

mercoledì 5 novembre 2008

domenica 2 novembre 2008

Cospirazionopoli© Versione Integrale

L'ambiente fetale nel momento della nascita diventa ostile nei riguardi dell'ospite, il bambino si sente cacciato, terrorizzato e spaventato dallo stesso ambiente dove è cresciuto, ma sappiamo bene che nella maggior parte dei casi, la sofferenza è solo una fase transitoria che preclude una nuova nascita..

Questo post ha avuto un anno di incubazione: è praticamente da quando scrivo che ho intenzione di parlare di questo.

Da attento seguace del movimento controculturale/controinformativo ho sempre percepito la presenza di una gigantica area inesplorata nel settore. Generalmente, quando vediamo un iceberg, la superficie visibile ne costituisce solo la minima parte.

"La Terra è un mega-esperimento alchemico" [1]

La cripticità della mitologia, delle scritture sacre.. ma anche le verità celate allo stesso modo nella scienza e nella storia ufficiale, rivelano che da millenni c'è l'abitudine e la necessità di nascondere qualcosa ma di render pubblico che effettivamente qualcosa c'è, ma non si vede, quasi a spronare la gente a cercare..

Racconti fittizi e storie fantastiche, anche secondo famiglia cristiana come è scritto in un articolo che mi è arrivato recentemente via email Orwell, l'autore di 1984, aveva una gran fantasia. [continua]

martedì 28 ottobre 2008

The Art of Expressing the Human Body



Questo post ho dovuto scriverlo sotto ricatto di devote mystical..

La sua opinione è quella di non prediligere solo il piano astrale ( o spirituale che di si voglia) ma controllare in egual misura spirito e corpo.

Un esempio:



Grazie all' amico Devote :)

Per rinforzare questa tesi, (e qui veniamo al titolo del post) voglio mostrarvi l'ultima intervista di un mito (forze mito è poco..) che aveva appreso appieno questa linea di pensiero. Bruce Lee: attore, filosofo e artista marziale.



Empty your mind,be formless, shapeless like water. Now if you put water into a cup it becomes the cup, you put water into a bottle it becomes the bottle, you put it into a teapot it becomes the teapot. Now water can flow or it can crash, be water my friend

Alcune citazioni di Bruce:

  • Usa il non metodo come metodo avendo l'assenza di limiti come limite.
  • Il passato è un'illusione. Devi imparare a vivere nel presente ed accettarti per quello che sei ora. Quello che ti manca in flessibilità e in agilità devi acquisirlo con la conoscenza e la pratica costante.
  • Quando non si ha una forma, si può avere qualsiasi forma; quando non si ha uno stile, si può avere qualsiasi stile.
  • La conoscenza non è sufficiente, dobbiamo applicarla. La volontà non è abbastanza, dobbiamo agire.
  • La mia verità può non essere la vostra, però la vostra verità può non essere la mia.
  • Non è importante quanto hai studiato, è più importante quanto hai assorbito e capito di ciò che hai studiato!
  • Le teste vuote hanno lingue lunghe.
  • Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile.
  • Nel combattimento solo l'aria mi può fermare, ci siamo solo io e lei, il mio avversario non esiste.
  • Il sapere non è sufficiente, dobbiamo applicarlo. Il volere non è sufficiente, dobbiamo fare.
  • Sii come l'acqua, cerca di adattarti ad ogni situazione. Se il tuo avversario si apre chiuditi e se lui si chiude apriti.
  • Conoscere sé stessi è studiarsi mentre si agisce con l'altro.
Credo sia superfluo aggiungere altro.. Vi aspetto nei commenti.

domenica 26 ottobre 2008

E' Tempo! - Aquila Senza Nido

La consapevolezza della necessità di cambiamento è ben impiantata nella coscienza di molti. Ora la visione è pronta e può essere piantata affinchè possa germogliare e compiersi.
Si tracciano le rotte del Nuovo Paradigma dove ciascuno per parte sua può essere un protagonista Responsabile nello scrivere la trama del Grande Cambiamento.



Aquila Senza Nido

giovedì 23 ottobre 2008

Anatomia del sottile

Molte persone ignorano totalmente l'anatomia sottile degli esseri viventi, per molti il corpo umano è un sofisticato insieme di apparati e cellule che adempiono al loro compito prestabilito. Questa visione meccanicistica dell'essere umano è alla base della medicina moderna. Per la scienza medica è impensabile e assurdo considerare il corpo attraverso un punto di vista energetico ed emozionale. Anche il concetto di anima non viene preso in considerazione, poiché attualmente non dimostrabile con le attuali leggi scientifiche. Le stesse leggi che partono da presupposti dogmatici, ai quali lo scienziato razionale si affida con totale fede. Il realtà scienza e religione utilizzano le stesse metodologie comportamentali, affidandosi entrambe ad assiomi dati per certi.

Questo approccio, anche se determina la maggior parte delle scoperte utili alla vita dell'uomo, ha profonde carenze per quanto riguarda l'interazione che ogni essere rappresenta con l'ambiente circostante. Immaginare un uomo costituito di atomi e molecole, privo di un corpo energetico in grado di interagire con Tutto, è come vedere il mondo attraverso gli occhi di Truman (Personaggio del film “The Truman Show”). Significa ignorare le molteplici interazioni che l'essere manifesta attraverso la continua co-creazione che compie nella propria vita. Ogni essere è parte integrante di un campo energetico globale, nel quale interagisce con la propria bioenergia, veicolo primario per lo scambio di informazioni.

Riprendendo l'esempio della malattia, in questo modo si poterebbe affermare che non è altro che il frutto di uno squilibrio del campo energetico, influenzato dalla nostra percezione dell'essere, la nostra completezza e auto realizzazione e da una serie di fattori esterni (patogeni). Tali patogeni hanno la capacità di innescare il processo della malattia se il corpo energetico umano si trova in condizioni di squilibrio e deficit. Un esempio lampante di tale fenomeno è rappresentato dallo stress, al quale oggi molti luminari attribuiscono la maggior parte delle malattie “autoimmuni” o inspiegabili. Per autoimmuni si intende un complicato meccanismo che condiziona l'armonia del nostro sistema immunitario, che non riconosce più il corpo come entità da preservare. Se immaginiamo i continui attacchi psichici che subiamo durante il corso della giornata, stress lavorativo, traffico, vita frenetica, mancanza di affetto e tempo libero, è facile comprendere come queste influenze possano avere un ruolo fondamentale per la nostra salute.

Certo questo lo dicono in tanti, ho scoperto l'acqua calda direte voi! Il punto invece è che questa acqua calda non è del tutto scoperta, poiché dietro le abusate parole come "stress" e "cause non ancora identificate", si celano tutti i limiti di una medicina che non vuole allargare gli orizzonti della ricerca a tutto quello che non è visibile ai cinque sensi, ma può essere percepito con una maggiore integrazione fra i nostri emisferi cerebrali. Il pensiero crea la materia, il pensiero influenza il nostro campo energetico, rende il nostro corpo protetto o non protetto da attacchi esterni, a seconda di come noi indirizziamo tali pensieri. Un nuovo modo di concepire la malattia sta venendo alla luce spontaneamente, fra qualche anno i medicinali di sintesi saranno considerati superati e nocivi, semplicemente perché non si può curare l'uomo come un auto o un elettrodomestico, si deve necessariamente considerare l'essere nella sua totalità.

Questo articolo rappresenta un semplice spunto di riflessione, non esaustivo riguardo al problema, per il quale non basterebbero migliaia di pagine per avere un'idea molto più ampia. In nessun caso si critica la medicina e le ricerche che hanno portato l'uomo a raggiungere un benessere sempre maggiore, vuole solo evidenziare i suoi limiti, imposti spesso da un sistema economico interessato al profitto piuttosto che alla salute. Immaginando una medicina che si preoccupi davvero dell'uomo e apra le porte alle nuove sensazionali scoperte in ogni campo, l'uomo avrebbe il diritto di vivere in un paradiso terrestre qui e ora.

Articolo correlato: Medicine e terapie..., Freenfo, Aprile 2008
Articolo correlato: La medicina del futuro, Freenfo, Dicembre 2007

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Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

martedì 21 ottobre 2008

Fromm - Verso la libertà

 Un invito a conoscere un autore "ispirato"

Erich Fromm - L'arte di vivere 

Incipit

L'idea che l'arte di vivere sia una cosa semplice è relativamente recente. Da sempre sono esistiti individui convinti che per essere felici sarebbe bastato raggiungere il piacere, il potere, la fama e la ricchezza, e che l'unica cosa da imparare non fosse tanto l'arte di vivere quanto il modo per ottenere abbastanza successo da acquisire i mezzi per vivere bene. Eppure, se anche esistevano individui e gruppi che praticavano il principio di un edonismo radicale, tutte le culture avevano maestri di vita e maestri di pensiero. Questi proclamavano che vivere bene è un'arte che va imparata, che imparare quest'arte richiede fatica, dedizione, comprensione, e pazienza, e tuttavia costituisce la cosa più importante da apprendere.
Oggi, invece, coloro che insegnano agli uomini come vivere – gli psicologi, i sociologi, i politici – dichiarano che imparare a vivere è assai semplice, al punto che basterebbe leggere un qualche manualetto della serie "Come fare"! Che cosa ha causato un cambiamento così sorprendente? Come si è giunti a credere che sia facile imparare l'arte di vivere, e che difficile sia solo guadagnarsi i mezzi per vivere?

Citazioni

È un dato di fatto che la maggior parte degli uomini siano oggi impiegati o simili di livello più o meno alto, che fanno ciò che qualcuno dice loro di fare o che è imposto dalle regole, evitando di provare sentimenti, perché i sentimenti disturberebbero il funzionamento armonico della macchina. Il tratto distintivo di ogni società industriale è il suo corretto funzionamento, giacché ogni intoppo, ogni frizione nel meccanismo della macchina è uno spreco di denaro. Così gli uomini devono esercitarsi a provare quante meno emozioni sia possibile, perché le emozioni costano denaro.
Gli idoli dell'uomo moderno avido, alienato sono la produzione, il consumo, la tecnologia, lo sfruttamento della natura. [...] Quanto più ricchi sono i suoi idoli, tanto più l'uomo si impoverisce. Invece della gioia egli va in cerca di piacere e di eccitamento; invece di crescere cerca possesso e potere; invece di essere, egli persegue avere e sfruttamento; invece di ciò che è vivo sceglie ciò che è morto. (p. 105)
Il modo di produzione del sistema capitalistico ha trasformato l'uomo in una creatura ansiosa e alienata. (pp. 74)
Nella modalità dell'avere, quella occupata dalla grande maggioranza delle persone, l'idea sottesa all'affermazione "io sono io" è "io sono io perché ho X", intendendo con X tutti gli oggetti naturali e le persone con le quali istituisco un rapporto tramite il mio potere di controllarli, di farli permanentemente miei. Secondo la modalità dell'avere non c'è rapporto vivente tra me e quello che io ho. Questo e l'io sono divenuti cose, e io ho le cose perché ho la forza di farle mie. C'è però anche una relazione inversa: le cose hanno me; perché il mio senso di identità, vale a dire l'equilibrio mentale, si fonda sul mio avere le cose (e quante più possibile). La modalità dell'esistenza secondo l'avere non è stabilita da un processo vivo, produttivo, tra soggetto e oggetto; essa rende cose sia il soggetto che l'oggetto. Il rapporto è di morte, non di vita.
Tutto è diventato business, ogni cosa deve funzionare ed essere utilizzabile. Non esiste un sentimento di identità, esiste un vuoto interiore. non si hanno convinzioni, né scopi autentici. Il carattere mercantile è l'essere umano completamente alienato, privo di qualunque altro interesse che non sia quello di manipolare e funzionare. È proprio questo il tipo di umano conforme ai bisogni sociali. Si può dire che la maggior parte degli uomini diventano come la società desidera che essi siano per avere successo. La società fabbrica tipi umani così come fabbrica tipi di scarpe o di vestiti o di automobili: merci di cui esiste una domanda. E già da bambino l'uomo impara quale sia il tipo più richiesto.

domenica 19 ottobre 2008

Percezioni - di Devote Mystikal



Non Prendetevela con Aquila anche lui nel suo piccolo sta dando un suo contributo, non risponde ai commenti, ma è solamente una congettura…una cricca risolvibile..D’altra parte devo ammettere che la presenza di questi esseri la si sente ---è l’approccio che secondo me deve cambiare__

--->Io vi vedo tutti preoccupati, tutti spaventati, gente che mi contatta in msn perché non dorme la notte e i video di Aquila di certo non aiutano. Io vi consiglio solamente di essere strafottenti, sempre testa alta, non abbiate nessun timore, al massimo possono ammazzare i vostri corpi non la vostra essenza. Ho capito una cosa essenziale-- sò di non essere alla loro altezza (per ora) ma non per questo hanno il mio rispetto, anzi, dò più valore ad un barbone che domanda l’elemosina in una strada di quartiere,,,IL RISPETTO.. è questo che conta::basta non darglielo, basta che loro sappiano che x noi sono Zero come noi lo siamo x loro__Per questo la Paura non mi appartiene più__non la sento e se la sento la distrugge il mio spirito::Non sono strano::Sono solo un arrogante presuntuoso UMANO che vuole vivere questa vita materiale nel migliore dei modi, questi esseri verranno regolati in altri piani semmai servisse farlo….
Guardate la strada verso la verità quanto può essere complicata…Aquila dice sul video che questi esseri non possono essere classificati come buoni o come cattivi semplicemente per il fatto che questo concetto sparisce a certi livelli di consapevolezza…Bene con questa affermazione posso dire con certezza che la razza umana è più matura di loro visto che esistono già esseri umani che non mangiano la carne x rispetto della vita animale o che non uccidono nemmeno una cavalletta perché rispettano la vita anche di esseri inferiori…chi di noi qui succhierebbe l’energia vitale di un altro essere SENZIENTE a sua insaputa?? IO mai!!!Neanche se sono un ectoplasma che vive nella 4 dimensione..Statene certi…Preferirei morire di fame piuttosto che rompere i coglioni ad un anima che sta facendo esperienza in un corpo nel mondo materiale…Se loro fanno questo ( e lo fanno ) IO sono meglio punto e basta.
Vivete tranquilli e fottetevene…Divertitevi bevete e drogatevi-- il vostro corpo cambierà in funzione del vostro spirito ---lo seguirà e lo supporterà di conseguenza..
Questa è la strada giusta..Osservare e giudicare::Osservando aumenterete sempre più la vostra consapevolezza e crescerete all’infinito__
Nessuno si deve permettere di offendere la razza umana perché sta offendendo anche me.

Ps: Non sono solo cattivi___credetemi__Vi sembro forse uno che vuole confondervi?
Stanno solo testando la nostra coscienza---Siate fieri di esseri Umani---

Un saluto – Mystikal --

sabato 18 ottobre 2008

Il Senso e la Resonsabilità dell'Unione e il Risveglio

Il Senso e la Resonsabilità dell'Unione e il Risveglio.

Se un uomo non è disposto a sacrificare qualcosa per ciò in cui crede, o ciò in cui crede vale poco o è lui a valere poco come uomo.



Aquila Senza Nido

venerdì 17 ottobre 2008

Los voladores, oscure presenze parassite



«Perché desideriamo che qualcuno ci guidi quando possiamo fare da soli?»

«Gli sciamani dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita.»

Don Juan Matus


Rispetto a quanto riferito fino ad ora della concezione tolteca, le considerazioni che seguono possono apparire ancora più sconcertanti e possono generare una varietà di reazioni nel lettore: di difesa come il rifiuto o di consapevolezza profonda come angoscia, senso di schifo, paranoia.

Rivolgo per questo al lettore lo stesso invito che il Nagual Carlos fece alla conferenza di Santa Monica, in California, nel 1993 – la sua prima apparizione pubblica dopo decenni di totale anonimato:

«Il mio nome è Carlos Castaneda. Vorrei pregarvi di una cosa. Vi prego di sospendere per oggi il giudizio. Vi prego di aprirvi – anche solo per un’ora – alla possibilità che sto per presentarvi.
Per trent’anni sono stato irreperibile. Non sono solito rivolgermi alla gente e parlare. Ma ora, per un momento, sono qui. È nostro dovere ripagare un debito a coloro che hanno fatto la fatica di mostrarci certe cose. Questo sapere noi lo abbiamo ereditato. Don Juan ci disse che non dobbiamo difenderlo. Vorremmo farvi capire che ci sono opzioni, possibilità insolite che non sono fuori dalla vostra portata.»

Gli antichi stregoni si accorsero per primi che qualcosa non andava per il verso giusto. Essi videro che nei bambini, le emanazioni luminose – tenute insieme da una forza agglutinante nella forma di un uovo – erano anche ricoperte da una patina di straordinario splendore.
Videro che alla crescita del bambino questa patina, anziché svilupparsi anch’essa di conseguenza, diminuiva drammaticamente.

Videro che questo involucro di luce era direttamente correlato alla consapevolezza dell’individuo e lo chiamarono lo splendore della consapevolezza.
La consapevolezza non si sviluppava come sarebbe stato naturale.
Inquietati da questa incongruenza estesero le loro indagini e scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.

Gli sciamani toltechi scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.

Gli stregoni videro che questi esseri oscuri si cibavano della lucentezza della consapevolezza di ogni individuo, riducendone sempre di più la patina luminosa.
Le entità oscure sono particolari esseri inorganici, coscienti e molto evoluti e poiché si muovono saltellando o volando come spaventose ombre vampire furono chiamati los voladores, ovvero quelli che volano.

Don Juan: «Sei arrivato, e con le tue sole forze, a ciò che per gli sciamani dell’antico Messico era la questione suprema. Per tutto questo tempo non ho fatto che menare il can per l’aia, insinuando in te l’idea di un qualcosa che ci tiene prigionieri. Ed è davvero così!»

Carlos: «Perché questo predatore ci avrebbe sottomessi nel modo che stai descrivendo, don Juan? Dev’esserci una spiegazione logica.»

Don Juan: «Una spiegazione c’è ed è la più semplice che si possa immaginare. I predatori hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perché ci spremono senza pietà. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie…»

I voladores si nutrono solo di un determinato tipo di energia e, come vedremo, noi produciamo molta di quella energia. Questo ci fa essere le prede ideali da mungere quotidianamente.

Il danno energetico che questa azione predatrice ci arreca è immenso. Siamo esseri magici dotati di possibilità infinite condannati a brandelli di consapevolezza: i voladores consumano regolarmente la patina luminosa – che torna a crescere per sua natura – e come impeccabili giardinieri tengono l’erba rasa sempre allo stesso (misero) livello. Gli sciamani vedono che la patina di luminosità rimastaci è una piccola pozzanghera di luce sotto i piedi, che non arriva nemmeno agli alluci.

Questa consapevolezza rimastaci è davvero poca cosa e ci permette giusto di interagire nel mondo quotidiano fissato dalla socializzazione, ma certo non ci dà modo di comprendere la nostra reale situazione o di riconoscere che condividiamo lo stesso destino degli animali che alleviamo.

Come inconsapevoli schiavi ci identifichiamo nei nostri predatori e riproponiamo i loro nefandi comportamenti con la natura in generale inquinando, disboscando, distruggendo e «sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali: li mungiamo, li tosiamo, prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi e mansueti. Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo poco a poco l’aggressività e l’istinto naturale per la libertà.»

Ci manca l’energia, non possiamo fare altro che specchiarci, nella pozzanghera di consapevolezza, in un limitato e illusorio riflesso di sé, una falsa personalità. «La coscienza delle suole rispecchia la nostra immagine, la nostra superbia e il nostro ego, i quali alla fine non sono altro che la nostra vera gabbia.»

L’esigua pozzanghera di consapevolezza è l’epicentro dell’egocentrismo in cui l’uomo è inconsapevolmente intrappolato.
Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego!

E proprio facendo leva sul nostro egocentrismo i voladores creano fiammate di consapevolezza che poi voracemente consumano.
I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “negative” sono il loro cibo prediletto.

I voladores non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.

«La nostra mentalità da schiavi, che nella cultura giudeo-cristiana ci promette consolazione nell’aldilà, non porta alcun vantaggio a noi stessi, bensì ad una forza estranea, che in cambio della nostra energia ci fornisce credenze, fedi e modi di vedere che limitano le nostre possibilità e ci fanno cadere nella dipendenza.»

Secondo don Juan sono stati proprio i voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, le abitudini, le consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.

Carlos: «Ma come ci riescono, don Juan? Ci sussurrano queste cose all’orecchio mentre dormiamo?»

Don Juan: «Certamente no. Sarebbe idiota! Sono infinitamente più efficienti e organizzati. Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in un’operazione stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda nell’ottica di chi la subisce.

Ci hanno dato la loro mente!

Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell’ansia da cibo e la tua altro non è che l’ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene…

Le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti.

Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea.»

Carlos: «Ma se gli sciamani dell’antico Messico e quelli attuali vedono i predatori, perché non fanno nulla?»

Don Juan: «Non c’è nulla che tu e io possiamo fare se non esercitare l’autodisciplina fino a renderci inaccessibili.
Ma pensi forse di poter convincere i tuoi simili ad affrontare tali rigori? Si metterebbero a ridere e si farebbero beffe di te, e i più aggressivi ti picchierebbero a morte. Non perché non ti credano. Nel profondo di ogni essere umano c’è una consapevolezza ancestrale, viscerale, dell’esistenza dei predatori.»

Fonte: CarlosCastaneda.it

Grazie a Ste per la segnalazione.