«Perché desideriamo che qualcuno ci guidi quando possiamo fare da soli?»
«Gli sciamani dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita.»
Don Juan Matus
Rispetto a quanto riferito fino ad ora della concezione tolteca, le considerazioni che seguono possono apparire ancora più sconcertanti e possono generare una varietà di reazioni nel lettore: di difesa come il rifiuto o di consapevolezza profonda come angoscia, senso di schifo, paranoia.
Rispetto a quanto riferito fino ad ora della concezione tolteca, le considerazioni che seguono possono apparire ancora più sconcertanti e possono generare una varietà di reazioni nel lettore: di difesa come il rifiuto o di consapevolezza profonda come angoscia, senso di schifo, paranoia.
Rivolgo per questo al lettore lo stesso invito che il Nagual Carlos fece alla conferenza di Santa Monica, in California, nel 1993 – la sua prima apparizione pubblica dopo decenni di totale anonimato:
«Il mio nome è Carlos Castaneda. Vorrei pregarvi di una cosa. Vi prego di sospendere per oggi il giudizio. Vi prego di aprirvi – anche solo per un’ora – alla possibilità che sto per presentarvi.
Per trent’anni sono stato irreperibile. Non sono solito rivolgermi alla gente e parlare. Ma ora, per un momento, sono qui. È nostro dovere ripagare un debito a coloro che hanno fatto la fatica di mostrarci certe cose. Questo sapere noi lo abbiamo ereditato. Don Juan ci disse che non dobbiamo difenderlo. Vorremmo farvi capire che ci sono opzioni, possibilità insolite che non sono fuori dalla vostra portata.»
Per trent’anni sono stato irreperibile. Non sono solito rivolgermi alla gente e parlare. Ma ora, per un momento, sono qui. È nostro dovere ripagare un debito a coloro che hanno fatto la fatica di mostrarci certe cose. Questo sapere noi lo abbiamo ereditato. Don Juan ci disse che non dobbiamo difenderlo. Vorremmo farvi capire che ci sono opzioni, possibilità insolite che non sono fuori dalla vostra portata.»
Gli antichi stregoni si accorsero per primi che qualcosa non andava per il verso giusto. Essi videro che nei bambini, le emanazioni luminose – tenute insieme da una forza agglutinante nella forma di un uovo – erano anche ricoperte da una patina di straordinario splendore.
Videro che alla crescita del bambino questa patina, anziché svilupparsi anch’essa di conseguenza, diminuiva drammaticamente.
Videro che alla crescita del bambino questa patina, anziché svilupparsi anch’essa di conseguenza, diminuiva drammaticamente.
Videro che questo involucro di luce era direttamente correlato alla consapevolezza dell’individuo e lo chiamarono lo splendore della consapevolezza.
La consapevolezza non si sviluppava come sarebbe stato naturale.
Inquietati da questa incongruenza estesero le loro indagini e scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.
Carlos: «Perché questo predatore ci avrebbe sottomessi nel modo che stai descrivendo, don Juan? Dev’esserci una spiegazione logica.»
Don Juan: «Una spiegazione c’è ed è la più semplice che si possa immaginare. I predatori hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perché ci spremono senza pietà. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie…»
Questa consapevolezza rimastaci è davvero poca cosa e ci permette giusto di interagire nel mondo quotidiano fissato dalla socializzazione, ma certo non ci dà modo di comprendere la nostra reale situazione o di riconoscere che condividiamo lo stesso destino degli animali che alleviamo.
Come inconsapevoli schiavi ci identifichiamo nei nostri predatori e riproponiamo i loro nefandi comportamenti con la natura in generale inquinando, disboscando, distruggendo e «sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali: li mungiamo, li tosiamo, prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi e mansueti. Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo poco a poco l’aggressività e l’istinto naturale per la libertà.»
La consapevolezza non si sviluppava come sarebbe stato naturale.
Inquietati da questa incongruenza estesero le loro indagini e scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.
Gli sciamani toltechi scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.
Gli stregoni videro che questi esseri oscuri si cibavano della lucentezza della consapevolezza di ogni individuo, riducendone sempre di più la patina luminosa.
Le entità oscure sono particolari esseri inorganici, coscienti e molto evoluti e poiché si muovono saltellando o volando come spaventose ombre vampire furono chiamati los voladores, ovvero quelli che volano.
Gli stregoni videro che questi esseri oscuri si cibavano della lucentezza della consapevolezza di ogni individuo, riducendone sempre di più la patina luminosa.
Le entità oscure sono particolari esseri inorganici, coscienti e molto evoluti e poiché si muovono saltellando o volando come spaventose ombre vampire furono chiamati los voladores, ovvero quelli che volano.
Don Juan: «Sei arrivato, e con le tue sole forze, a ciò che per gli sciamani dell’antico Messico era la questione suprema. Per tutto questo tempo non ho fatto che menare il can per l’aia, insinuando in te l’idea di un qualcosa che ci tiene prigionieri. Ed è davvero così!»
Carlos: «Perché questo predatore ci avrebbe sottomessi nel modo che stai descrivendo, don Juan? Dev’esserci una spiegazione logica.»
Don Juan: «Una spiegazione c’è ed è la più semplice che si possa immaginare. I predatori hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perché ci spremono senza pietà. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie…»
I voladores si nutrono solo di un determinato tipo di energia e, come vedremo, noi produciamo molta di quella energia. Questo ci fa essere le prede ideali da mungere quotidianamente.
Il danno energetico che questa azione predatrice ci arreca è immenso. Siamo esseri magici dotati di possibilità infinite condannati a brandelli di consapevolezza: i voladores consumano regolarmente la patina luminosa – che torna a crescere per sua natura – e come impeccabili giardinieri tengono l’erba rasa sempre allo stesso (misero) livello. Gli sciamani vedono che la patina di luminosità rimastaci è una piccola pozzanghera di luce sotto i piedi, che non arriva nemmeno agli alluci.
Questa consapevolezza rimastaci è davvero poca cosa e ci permette giusto di interagire nel mondo quotidiano fissato dalla socializzazione, ma certo non ci dà modo di comprendere la nostra reale situazione o di riconoscere che condividiamo lo stesso destino degli animali che alleviamo.
Come inconsapevoli schiavi ci identifichiamo nei nostri predatori e riproponiamo i loro nefandi comportamenti con la natura in generale inquinando, disboscando, distruggendo e «sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali: li mungiamo, li tosiamo, prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi e mansueti. Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo poco a poco l’aggressività e l’istinto naturale per la libertà.»
Ci manca l’energia, non possiamo fare altro che specchiarci, nella pozzanghera di consapevolezza, in un limitato e illusorio riflesso di sé, una falsa personalità. «La coscienza delle suole rispecchia la nostra immagine, la nostra superbia e il nostro ego, i quali alla fine non sono altro che la nostra vera gabbia.»
L’esigua pozzanghera di consapevolezza è l’epicentro dell’egocentrismo in cui l’uomo è inconsapevolmente intrappolato.
Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego!
Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego!
E proprio facendo leva sul nostro egocentrismo i voladores creano fiammate di consapevolezza che poi voracemente consumano.
I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “negative” sono il loro cibo prediletto.
I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “negative” sono il loro cibo prediletto.
I voladores non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.
«La nostra mentalità da schiavi, che nella cultura giudeo-cristiana ci promette consolazione nell’aldilà, non porta alcun vantaggio a noi stessi, bensì ad una forza estranea, che in cambio della nostra energia ci fornisce credenze, fedi e modi di vedere che limitano le nostre possibilità e ci fanno cadere nella dipendenza.»
Secondo don Juan sono stati proprio i voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, le abitudini, le consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.
Carlos: «Ma come ci riescono, don Juan? Ci sussurrano queste cose all’orecchio mentre dormiamo?»
Don Juan: «Certamente no. Sarebbe idiota! Sono infinitamente più efficienti e organizzati. Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in un’operazione stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda nell’ottica di chi la subisce.
Ci hanno dato la loro mente!
Grazie a Ste per la segnalazione.
Carlos: «Ma come ci riescono, don Juan? Ci sussurrano queste cose all’orecchio mentre dormiamo?»
Don Juan: «Certamente no. Sarebbe idiota! Sono infinitamente più efficienti e organizzati. Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in un’operazione stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda nell’ottica di chi la subisce.
Ci hanno dato la loro mente!
Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell’ansia da cibo e la tua altro non è che l’ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene…
Fonte: CarlosCastaneda.itLe nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti.
Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea.»
Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea.»
Carlos: «Ma se gli sciamani dell’antico Messico e quelli attuali vedono i predatori, perché non fanno nulla?»
Don Juan: «Non c’è nulla che tu e io possiamo fare se non esercitare l’autodisciplina fino a renderci inaccessibili.
Ma pensi forse di poter convincere i tuoi simili ad affrontare tali rigori? Si metterebbero a ridere e si farebbero beffe di te, e i più aggressivi ti picchierebbero a morte. Non perché non ti credano. Nel profondo di ogni essere umano c’è una consapevolezza ancestrale, viscerale, dell’esistenza dei predatori.»
Ma pensi forse di poter convincere i tuoi simili ad affrontare tali rigori? Si metterebbero a ridere e si farebbero beffe di te, e i più aggressivi ti picchierebbero a morte. Non perché non ti credano. Nel profondo di ogni essere umano c’è una consapevolezza ancestrale, viscerale, dell’esistenza dei predatori.»
Grazie a Ste per la segnalazione.
19 commenti:
Dobbiamo mostrare la libertà a questi uomini e a queste donne rendendoli schiavi e mostrare loro il coraggio spaventandoli.
Tyler durden
Raga il mio voladores deve essere morto----non lo sento più,,,in effetti è da 5 annetti che sono radicalmente cambiato e quando attraverso la strada costringo chi mi sta a fianco ad indossare un paio di occhiali da sole...
divine, questi commenti non sono costruttivi..
Ciao Caro Donnie__Ti conosco molto bene caro amico mio, ma il mio commento era volutamente non costruttivo__Ci stanno già i grigi dargli altri nomi sarebbe solo un inutile ripetizione, succhia di là succhia di qua e già tanto che riusciamo ad avere forze x vivere qui...Cmq ci siamo già chiariti..
Bye Bye
Mystikal
Su Su con la vita---è bella!!!
Mai Stato così bene---
Vero Donnie?ehehehe
Al dilà di come li chiamiamo secondo mè il punto su cui focalizzarci è questo:
"Essi videro che nei bambini, le emanazioni luminose – tenute insieme da una forza agglutinante nella forma di un uovo – erano anche ricoperte da una patina di straordinario splendore.
Videro che alla crescita del bambino questa patina, anziché svilupparsi anch’essa di conseguenza, diminuiva drammaticamente."
"In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli."
Matteo qualcosa,qualcosa ( :P )
E' questa l'allegoria? Alcuni *della new age* dicono che per recuperare le forze basta abbracciare un bambino piccolo (vedi "il pianeta verde").
Grazie Donnie, un altro passo verso la libertà dall'Ego-Voladores-Grigi-Demonio-Mente Condizionata.
Ti suggerisco questo bellissimo video a tema con pezzi tratti da waking life piccolo buddha e dune
it.youtube.com/watch?v=s3eans2nbDU
Un abbraccio fratelli
Vi aspetto tutti in Tiferet ;-)
donnie,ottimo quella di matteo,devi pero aggiungere la tua interpretazione,oppure dare spunti,input.
tipo;come sono i bambini,cosa fanno,quali sono i loro interessi,cosa vedono in me,in noi,come hanno imparato a camminare,ed ha parlare,ed ha piangere.....ecc,
ci sono migliaia di domande da porsi,essere curiosi,senza bisogno, e un inizio promettente.
i bambini sono peggiorati,perche gli adulti sono peggiorati,ma loro sono di molto in svantaggio...
essi fanno,pensano,ed aggiscono come gli adulti,semplicemente copiano.
inutile credere che essi seguano le parele od le prediche degli adulti,loro seguono/copiano i comportamenti,mimano.
la loro mente,se cosi possiamo chiamarla e piatta,è una matrice pura,(ho quasi,ma qui è un pò piu complicato e lungo)comprendete ora????
Ciao :D
Ero interessato a sapere come li descrivono gli sciamani questi parassiti...
...sono tipo film "Dante_01" ?
k99 in realta sono come un fumo nero denso,in genere si manifestano negli angoli delle stanze,ho nel caso se si è all'aperto come ombre,ho addirittura abitano i corpi umani,questa è la maggioranza.
:D ciao!
Mmm... ma i Thetan di Scientology possono riferirsi a questi parassiti?
Caro Donnie,
sono davvero contento che tu come molti altri hai finalmente raggiunto l'ultimo gradino della scala della comprensione. Esattamente, noi abbiamo la loro mente e per questo agiamo come agiamo, molto spesso del tutto inconsapevoli delle nostre azioni. E ci ritroviamo a sperimentare questo stato ogni qualvolta che ci ritroviamo a dire "Scusami tanto... non volevo dire ciò che ho detto. Non lo pensavo davvero..." MA L'HAI DETTO!!!
Conoscere il tuo predatore ti da modo di conoscere chi sei e come sconfiggerlo.
Hanno tentato di comunicarcelo e di dircelo in tutti i modi e maniere, dicendoci di osservare i monumenti attorno a noi, come fece Fulcanelli e altri (Gesù in primis suggeriva di farlo), e infine di osservare noi stessi, solo in questo modo avremmo percepito la presenza delle orde del Signore delle Mosche che tentano di manipolarci fin dalle profondità della nostra anima.
Se così non fosse, nessuno avrebbe parlato... tutti avrebbero taciuto... per quale motivo parlare di una minaccia laddove non ce ne fosse stato il bisogno? Quali ragioni avrebbero avuto di rendere segreti insegnamenti come l'ermetismo, lo gnosticismo esoterico? Per nasconderle da una massa incoscente del suo vero io. Le ragioni di NASCONDERE, basta osservarsi attorno, vengono fuori da sé.
Ma, ironia della sorte, accorgendoci della loro presenza e del loro modo di usarci e abbindolarci con i loro costrutti d'inganno, abbiamo compreso chi davvero siamo noi, Aquile costrette a vivere come polli, e i primi auto-convinti a vivere in questo modo siamo proprio noi.
Mai sottovalutare le regole del gioco in cui tutti siamo immersi... è verissimo "il regno dei cieli è dentro di noi", e una volta cresciuto il nostro vero se, col Bario ci faremo colazione...
pace
Ciao Doria, mi spiace per la chiusura del tuo sito.
...e anche menphis lascia...
http://www.menphis75.com/saluti_da_menphis75.htm
...non è che mi lasciate solo, alla semplice intuizione...
In Scientology sarebbero i Body Thetan.
A volte si precipita dentro dei paradossi nel corso del nostro vivere e questi ci lasciano stupiti, sconvolti, amareggiati, a volte distrutti, perché per quanto la si cerchi non si trova risposta alla domanda che la sofferenza creata da tale paradosso genera.
Tuttavia esiste una risposta che scioglie ogni domanda e previene ogni sofferenza. E' tempo come già in passato di muovere guerra a questi parassiti, uniti in una maglia fitta di menti libere dal sopruso del paradosso che tali entità hanno portato nel nostro dimenticato habitat.
La presenza di questi mostri è documentata ovunque nella storia e nei miti, ma controllando essi la soglia mentale e la massa critica della consapevolezza, nella maggioranza dei casi si ottiene il paradosso di negazione dell'evidenza e si torna a lavorare come schiavi per servire i padroni nella speranza di appagarli almeno un poco. E' difficile per l'uomo dappoco ribellarsi alla schiavitù ed ancora più difficile per l'uomo tontolone rendersi almeno conto di essere schiavo. Uno dei nomi con cui sono conosciuti è demoni,e in un modo o nell'altro sono loro i principi del mondo.
Spartaco e le galline in fuga
I Demòni, o Voladores, Alieni, Grigi, come li volete chiamare, è vero che "sono i prìncipi del mondo".
Però devo dire... che io pure a volte "mi sento aliena". Aliena nel senso di altra, di diversa, almeno nel mio ambiente (casa, lavoro...) e sapete perché? Perché nessuno tranne me riesce a vedere i Voladores. So che altre persone ci riescono, che nel mondo milioni di persone ci riescono. Ma accanto a me nessuno ci riesce. E così un bel giorno mi hanno presa per una "spostata", una che ha allunciazioni. Come si può ragionare con gente che non vede, che non vuole vedere, che non vuole sentire, percepire questi Demoni o come li chiamate?
" Hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono ", come recita il salmo.
Ed è così: la gente, molte gente, è ciece ma presume di vedere, è sorda ma presume di udire. E tratta per visionari e fantasisti coloro ai quali ancora è dato di penetrare la superficie e capire abbastanza da porter affermare che sì, è vero, i Demoni sono i prìncipi di questo mondo.
Ma io ho Scelto di stare con Colui che ha detto "Io ho vinto il mondo" (Gv 19,33).
Ciao anonimo, mi piace la citazione che hai usato. Mi piacerebbe sapere come mai parli di allucinazioni, posso sapere a cosa ti riferisci?
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