ROMA - Anche in Italia arriva l'allarme "droghe sonore online". Particolari onde tra i 3 e i 30 Hertz, frequenze che agiscono sul cervello umano, possono innescare le più diverse reazioni e sollecitare in maniera intensa l'attività cerebrale, in modo simile alle droghe. Basta collegarsi al sito giusto e scaricare speciali file per ottenere sequenze sonore dai nomi che sono tutto un programma: «marijuana», «cocaina», «alcol», «ecstasy».
ALLARME - L'allarme sulle «cyber-droghe», noto in rete con il nome di iDoser, è serio e arriva dal Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza, i cui 007 informatici stanno da tempo monitorando un fenomeno che potrebbe rapidamente dilagare - come già avvenuto in Spagna - e che già vanta migliaia di appassionati che discutono attraverso la rete, si scambiano impressioni e consigliano modalità e tecniche di somministrazione. Sono già centinaia, avverte la Guardia di Finanza, le pagine web dedicate a questo fenomeno e migliaia gli appassionati che discutono attraverso la rete, si scambiano impressioni e consigliano modalità e tecniche di «somministrazione».
COME E DOVE - Le dinamiche commerciali che stanno dietro al fenomeno ricalcano quelle del mercato tradizionale degli stupefacenti: la partenza è con file offerti gratuitamente, poi si passa alla sommistrazione a pagamento. Esiste una società che offre online, sul proprio sito, un vero e proprio lettore audio (tipo il popolare WinAmp dei file mp3) per "dosi sonore". Dosi che, per altro, oltre a essere acquistate possono anche essere reperite gratuitamente in maniera piuttosto semplice con una semplice ricerca su Google. Si arriva su siti che ospitano link ad archivi di file quali Rapidshare o simili. Pochi clic per avere sul computer un file "zippato" che, una volta decompresso, svela centinaia di "dosi", accuratamente catalogate con i nomi delle sostanze di cui dovrebbero riprodurre l'effetto: assenzio, ecstasy, cocaina, morfina, tranquillanti, eroina, peyote e così via. Su Internet si trovano poi anche pratiche guide all'uso: "Come far funzionare una dose al 100%". Mentre YouTube è piena di video che illustrano i presunti effetti su giovani (e spesso giovanissimi) consumatori.
IL PRINCIPIO: INFRASUONI - «Le onde comprese tra 3 e 30 hertz, gli infrasuoni, ovvero le frequenze su cui lavora il cervello umano, sono in grado di innescare le più diverse reazioni e sollecitare in maniera intensa l'attività cerebrale. Le onde alfa, ad esempio, che vanno da 7 a 13 hertz, hanno un potenziale effetto rilassante, ma ce ne sono altre che ottengono l'effetto opposto, cioè euforizzante o eccitante. Basta inserire questi infrasuoni - che l'orecchio umano non percepisce - dentro un brano musicale, e il gioco è fatto» ha spiegato il colonnello Umberto Rapetto della Guardia di Finanza. «L'uso di questi infrasuoni non è sconosciuto alle forze di polizia, che all'estero li usano come deterrenti, ad esempio nelle discoteche per calmare i ragazzi». «Il loro uso - ha aggiungo il colonnello è anche documentato storicamente in campo militare».
RISCHI - «Sui rischi per la salute derivanti dall'uso di queste cyber-droghe non ci sono evidenze», ha precisato il colonnello. «Attendiamo risposte dagli esperti, ma è necessario riflettere» su queste nuove disponibilità offerte dalla rete. Il potenziale di diffusione dell'iDoser è enorme, perché rispetto alle sostanze stupefacenti tradizionali sono meno invasive, più pratiche da utilizzare, e costano molto meno: un file può andare dai 5 ai 10 euro, col vantaggio rispetto alla droga che non si consuma e quindi si può riutilizzare quante volte di vuole».
POTENZIAMENTO - «Il fatto che una stimolazione sonora ad hoc possa avere particolari conseguenze sul cervello non è una sorpresa» commenta Michelangelo Iannone, ricercatore dell'Istituto di Scienze Neurologiche del Cnr di Catanzaro. «Abbiamo infatti osservato e misurato di recente l'effetto "sommatorio" del suono e dell'ecstasy sul cervello di animali da esperimento». «In particolare» chiarisce lo specialista, «abbiamo sommnistrato ad alcuni topolini una dose minima di ecstasy, incapace di produrre alcun effetto neurologico e abbiamo poi "somministrato" agli stessi anche una "dose" di suono a 95 decibel, cioè il massimo consentito, teoricamente, nelle discoteche, riscontrando un potenziamento degli effetti dell'ecstasy. Non solo, aumentando la dose iniziale di ecstasy abbiamo ottenuto col suono un potenziamento dell'effetto che è durato cinque giorni». «Questo spiega anche perché alcuni tipi di stupefacenti, come per esempio proprio l'ecstasy, siano consumate in quantità particolarmente significative in occasioni come i rave-party dove, evidentemente, la musica produce un 'amplificazione dei suoi effetti».
Ma ha senso parlare di dipendenza? «Se una stimolazione nervosa esiste è verosimile che avvenga attraverso l'azione su determinati neurostrametttitori, come per le altre droghe, quindi è sicuramente possibile ipotizzare meccanismi e conseguenze non dissimili. Senza studi in merito non si può dire di più e si possono solo fare ipotesi, ma si tratta di ipotesi molto ragionevoli».
Fonte:
Corriere.itArticolo correlato:
IlNautilus: Programmazione con onde cerebraliApprofondimenti:
AutomiRibelli: Rivoluzione Omega Grazie a Ste per la segnalazione
-- Update --
La risposta di Andrea Doria:
Ho deciso di non dedicare molto tempo alle becere operazioni di propaganda anti-ricerca. Ciò non toglie però che quando il bambino dispettoso tira fuori i suoi giocattoli e li mette tutti in disordine, spargendoli per la casa, qualcuno deve prendersi la briga di rimettere le cose al suo posto. In questo paese, unico al mondo nel suo genere come “anomalia” evolutiva, come sappiamo vige la “moda” di nascondere tutto, tentare di infangare e sporcare, oppure travisare i fatti e i contenuti di certe scoperte “al limite”, basandosi solo ed esclusivamente su mere ipotesi opinioniste che in questa sede oserei definire davvero “fantascientifiche”, e sotto certi aspetti del tutto campate per aria. Un pò come funziona l’attuale modello scientifico accademico nostrano: nonostante sia stracolmo di dati completamente inconsistenti e di per se fallaci, nonché spesso rimescolati nel calcolo a proprio piaciemento, pur di raggiungere un dato risultato che permetta di farsi belli di fronte al resto dei “propri simili”, viene preso incredibilmente come unico modello culturale totalmente VERITIERO e passibile di seria analisi. Un’altra religione insomma, dove il bacia-anello è molto simile al bacia-mani.
Spesso mi capita di udire gli scienziati asserire: “Ma stiamo parlando di Scienza o di Filosofia?”, alché dico tra me e me “E dove starebbe la differenza scusate?!” Ma è vero che è nato prima l’uovo o la gallina? Perciò qualcuno vorrebbe per cortesia ricordare a costoro che senza la Filosofia, la loro “Scienza” non sarebbe nemmeno venuta in essere, e adesso starebbero tutti lì agghindati dietro le loro cattedre, a parlare tronfi di capperi a merenda nelle Università dei Capperi? Come dato di fatto sappiamo che il solo concetto di Atomismo cominciò a diffondersi attorno al 475 a.C, ma allora non esisteva alcun microscopio “atomico” che potesse determinare e misurare l’esistenza di una particella. Quale strano intuito li portò a queste divagazioni sul tema “realtà”, tanto da arrivare ad esprimere il concetto di Atomo? Come dico spesso nel passato sapevano di più di quanto non sappiamo ora, altrimenti perché andare ad Alessandria d’Egitto, armati fino ai denti, col preciso intento di distruggerne la biblioteca (che ricordiamolo era PUBBLICA) per sottrarre tutta la loro conoscenza esoterica, al solo e fine di nasconderla, magari in vista dell’avvento dell’Era propagandistica cattolico-cristiana, riconosciuta ora ufficialmente come l’era del totale declino spirituale, artistico, filosofico, scientifico e chi più ne ha più ne metta. (Radio Maria docet insomma) Come spesso abbiamo visto, il CASO non esiste. Ad ogni mossa corrisponde sempre un piano ben preciso, per cui veniamo pure all’argomento del giorno.
In molti avranno notato la notizia che sta circolando in molte testate giornalistiche circa l’i-Doser, accomunando questa cosa AL PARI di una dose di EROINA. Tento invano di trattenere le lacrime dal ridere, ma vedrò di fare uno sforzo. Prima di venire e commentare ciò che stanno propagandando, vorrei descrivere, non solo per cognizione di causa per via degli studi che da un pò di anni sto portando avanti, ma perché si sta venendo a creare un pò di confusione dettata più specificatamente dal fatto che non si sanno le cose. La classica ignoranza isomma… niente di nuovo all’orizzonte.
L’i-Doser viene descritto come un normale lettore mp3, e si dichiara essere pericoloso per via di certe frequenze che interagiscono con le onde cerebrali negli stati di Delta, Theta e Alpha. Precisiamo prima di tutto, visto che negli articoli visionati ciò non viene assolutamente fatto, è che l’i-Doser non è un lettore MP3, ma bensì un GENERATORE di onde sinusoidali (o tridenti, o quadre) Binaurali, e c’è la sua bella differenza! Un generatore è in grado di tradurre e interpetare frequenze che vanno dai 3 ai 13 e ai 30 Hz. Un file MP3, per via del taglio delle frequenze adottato durante la sua compressione, non è in grado assolutamente di riprodurre tutto lo spettro armonico di questo tipo di frequenze, rendendo il file assolutamente INUTILE allo scopo che viene denunciato. E’ ridicolo solo pensarlo, figurarsi esprimerlo pubblicamente!
Con ciò non sono qui a difendere l’i-Doser, perché si tratta di una vergognosa mossa per sporcare quello che di nobile esiste nella ricerca sulle frequenze binaurali. Proprio così, non usate l’i-Doser e se l’avete fatto disinstallatelo perché il suo scopo non è la ricerca e la sperimentazione, ma bensì il business giocato sulla ribellione emotiva di adolescenti curiosi in cerca di un passatempo. Con le binaurali non si scherza, e i messaggi veicolabili attraverso di esse possono NON essere PURI e PRIVI d’intento. Occhio. Non sottovalutate mai cosa può essere veicolato a livello quantistico attraverso un progetto del genere. Se volete sperimentare, documentatevi prima, innalzate il vostro livello di coscienza e conoscenza, e siate lucidi nelle vostre scelte. Intendo quindi con questo articolo, separare l’i-Doser da quello che è in realtà uno studio serio e affermato sulle frequenze binaurali, condotto da ricercatori provvisti di dottorato di ricerca ad honorem, quali l’egregio Dott. Robert Monroe, del Monroe Institute (http://www.monroeinstitute.com): uno degli inventori della Remote Viewing, tecnica che oggi viene normalmente adottata dall’esercito americano durante le sue missioni di targeting e bombing. Non è più un fatto segreto. Lo sanno tutti. Persino mia nonna lo sa, fuorché i nostri giornalisti… ovviamente. Ma andiamo avanti.
L’i-Doser sembra una novità, in realtà è solo una mossa pubblicitaria poiché è sempre esistito un software chiamato BrainWave Generator, che permette di crearsi il proprio set di frequenze. BWGen, questo è il nome sintetizzato del software, in molti paesi è addirittura PRESIDIO MEDICO. Ovvero viene utilizzato normalmente da neurologi esperti come stimolatore di certe onde cerebrali per la cura di molti disturbi del sonno, dell’ansia, dello stress ecc. ecc. Praticamente le cause dell’80% delle malattie che si sviluppano nell’uomo cosiddetto “civilizzato”. Ovvio che esiste una bella differenza tra crearsi i propri set personalizzati, caricandoli quindi del il proprio intento personale, e comprare quelli progettati da altri, di cui non sappiamo un bel niente. Non sottovalutate MAI e poi MAI l’intento. E’ un consiglio spassionato. BWGen invece permette la creazione di propri set. Se ne possono creare un’infinità senza spendere un cent. Sarà sì stupido pagarli? Inoltre, il pregio di crearseli da se, è molto più saggio poiché la nostra coscienza SA SEMPRE cosa è giusto fare. Fin dove si può spingere o dove deve stare attenta. Seguitela e sarete sempre apposto.
BWGen, viene utilizzato inoltre durante la meditazione, aiutando il meditante a raggiungere più velocemente lo stato di relax e focus. Ma cosa producono effettivamente le binaurali, e soprattutto cosa sono? Le binaruali sono generalmente due onde sonore sinusoidi, una di sinistra e l’altra di destra, spostate di fase a una data frequenza, che SOLO per mezzo di un’ottima cuffia stereo, aiutano il cervello a raggiungere uno stato di perfetta sincronia biemisferica (immagine sotto, tratta dal Monroe Institute e il suo programma di CD chiamato Hemi-Sync), in particolar modo ciò si è registrato con gli 8Hz. In tale stato, pertanto, è possibile che si possano testimoniare spostamenti di coscienza tali da indurre esperienze extracorporee e persino i sogni lucidi. In altri casi non si registra assolutamente nulla, tant’è che spesso queste frequenze vengono bollate come una bufala, ma non lo sono. Lasciate perdere la balla che funziona anche con gli auricolari. Gli auricolari, per via della loro dimensione così ridotta, vengono prodotti con dei tagli di frequenze, rendendo gli armonici delle binaruali assolutamente privi di senso.
Ovviamente, l’accademico bacchettone di turno, nonché riconosciuto anche col nomignolo di Parruccone, vi dirà che un’Esperienza Extracorporea è frutto della vostra fervida immaginazione, del resto come lo è un sogno lucido, oppure vi dirà che avete i neuro recettori sbomballati, consigliandovi un buon medico psichiatra che vi lascerà in compagnia di 15 gocce da 2.5mg di Lexotan prima di andare a dormire. La realtà di ciò che Parruccone sta cercando di negare è che esistono stati di coscienza che non sono sempre per forza di cosa da associare alle droghe. Conosco centinaia di persone che fin dalla nascita hanno avuto esperienze di questo tipo, avendo persino paura di se stessi perché credevano di non essere “normali” rispetto agli altri “normali”.
Gli studi sulle binaurali, non sono recenti, come si pensa. Ma hanno origini antiche, registrando i primi esperimenti a partire dalla fine del 1800. Non si registra, ne mai si è registrato, alcun caso di effetto collaterale all’esposizione delle binaurali tanto da dover scrivere ALLARME sul Resto del Carlino (qui), per poi leggere all’interno dello stesso articolo, frasi del genere: “Sui rischi per la salute derivanti dall’uso di queste cyber-droghe non ci sono evidenze“. Ma è ALLARME o è Maga Magò?! E’ certo che se vi esponete alle binaurali per sei ore di fila, è altamente probabile che registrerete dei disturbi più o meno gravi. Solitamente una sessione di binaurali non dura, e non deve durare, più di 20/30 minuti. Perciò direi al Colonnello Umberto Rapetto, ovvero colui che ha esternato la frase riportata poc’anzi, di fare il colonnello e basta, oppure di documentarsi BEEENNNEEE almeno, prima di associare UN SUONO (cioé la natura dell’Universo) al nome di CYBER-DROGA, poiché in questo modo anche Domenico Modugno potrebbe essere definito uno “spacciatore”. In fin dei conti cantava “Vooolaaareeeee”.
Un’altro spunto davvero surreale di queso articolo (come se già non lo fosse abbastanza), è la seguente frase espressa dal neurologo Michelangelo Iannone alla altrettanto geniale domanda del giornalista:
Ma ha senso parlare di dipendenza? (DIPENDENZA?!?) «Se una stimolazione nervosa esiste è verosimile che avvenga attraverso l’azione su determinati neurostramettitori, come per le altre droghe, quindi è sicuramente possibile ipotizzare meccanismi e conseguenze non dissimili. Senza studi in merito non si può dire di più e si possono solo fare ipotesi, ma si tratta di ipotesi molto ragionevoli».
Ma come senza studi in merito?!? Gli studi ci sono eccome Ragioniereee!!! (scusi ma non me la sentivo proprio di chiamarla neurologo, abbia pazienza) Svegliaaaaa! Senza possedere uno straccio di dato tra le mani, e asserire che un’ipotesi è RAGIONEVOLE, cercando per forza di cosa di supportare una campagna propagandistica solo per avere il proprio nome spiaccicato su una testata giornalistica, equivale a pronunciare la frase “ARIA FRITTA” e ad innalzare il proprio egocentrismo.
In realtà il vero scopo di questi articoli è fare in modo che noi passiamo poco tempo con noi stessi, a ricercare e perseguire la nostra evoluzione e potenziamento personali, dicendo ai nostri programmi installati nel subcoscio che farlo E’ PERICOLOSO. Vengono redatti appositamente in questo modo per far sì che stiamo ben lontani dallo sviluppo della nostra creatività interiore. Instillare terrore è instillare insicurezze, e gli esseri insicuri rimangono dei “Robot”, ovvero come Matrix vi vuole. Nel campo della ricerca di se non si deve andar cauti, occorre osare e mettersi in gioco, ma allo stesso tempo avere molto rispetto di ciò che si fa. In questo modo nulla di male può accaderci davvero, perché la COSCIENZA SA’!
Infatti questo processo evolutivo, e cioé l’atto del mettersi in gioco e ricercare per mezzo delle nostre capacità, viene visto dai Parrucconi come una voglia di estraniarsi dalla realtà, perché ciò che ci circonda ci annoia. In verità è esattamente tutto l’opposto. Non si può sopprimere l’istinto creativo che è insito nell’Uomo. Non si può mettergli il bavaglio, perché esso troverà sempre un varco per sfogare se stesso. Non si può mettere il bavaglio alla creatività perché sarebbe come imbavagliare Dio, in qualsiasi forma voi vogliate immaginarlo. La nostra voglia di ri-cercare nasce dal fatto che VI E’ qualcosa nel profondo che ci sta suggerendo che le cose non stanno proprio così come spesso ci raccontano, e che è ora di darsi una svegliata.
Una persona non nasce Genio perché è Genio, ma perché ha voluto esserlo, e chi l’ha allevato non l’ha tarpato! Alcuni esempi? Personaggi come Einstein avevano tutti ogniuno il suo metodo per sviluppare determinate aree del cervello. Einstein MEDITAVA profusamente sulle VISIONI che si auto-procurava (sì, proprio così, VISIONI, una parola che al Piero Angela di turno starà sempre sullo stomaco), e dovette imparare a forza la matematica, cosa della quale non andava pazzo, per riuscire a TRADURRE in modelli ciò che VEDEVA nelle sue VI-SIO-NI creative, che niente avevano a che vedere con uno stato di coscienza ordinario. Nikola Tesla faceva uso di un sistema di luce stroboscopica, da lui progettato ovviamente. Tesla testimoniava che nei “lampi di luce” egli VEDEVA anticipatamente ciò che poi avrebbe inventato. E, ricordiamolo, ha inventato praticamente tutto, sparandoci tutti quanti in meno di due secoli dalle carrozze alle sonde spaziali. E’ a LUI e SOLO a LUI che dobbiamo gran parte della nostra conoscenza, avendo inventato i Raggi X, I Sistemi Radar, i Sistemi di Puntamento Satellitare, la Comunicazione Wireless, i Sistemi di Radiocontrollo a Distanza, il Neon, La Corrente Alternata, e potrei stare qui giorni interi ad elencarli. E tutto questo circa un secolo fa, FRUTTO DI VISIONI provenienti da chissà dove. Semplici momenti della giornata in cui la sua coscienza lo proiettava in un’altro stato dell’essere, dal quale traeva INFORMAZIONI. Capito? VI-SIO-NI, e non pezzi di carta appesi alle pareti che inducono gli accademici a pensare che solo col metodo si ottengono i veri risultati. Col pezzo di carta si fa solo carriera, ma non si fa evolvere l’Uomo. La sperimentazione va esplorata prima nei suoi più oscuri meandri, COME I GENI HANNO SEMPRE FATTO; SOLTANTO POI, la si traduce in NUMERI perché gli altri la comprendano. I visionari del passato hanno fatto il nostro tempo, e se procurarmi delle visioni, esplorando le infinite possibilità che da ciò ne cosegue, allora significa che sono drogato, e che si gridi pure allo scandalo!
Seguite l’intelligenza del vostro Cuore, rispettate ciò che fate e MAI NULLA vi accadrà.
p.s. La parola VISIONI è stata usata svariate volte all’interno di questo articolo, perché ammetto di provare un certo gusto nel mettere alla prova lo scetticismo di certi accademici, che so passare segretamente in questo sito per trarre spunti. Chissà, è mio desiderio, che qualcuno di loro reagisca in positivo e cominci a guardarsi un pò intorno, partendo dal proprio specchio magari, poiché solo gli scienziati LIBERI e disposti ad ESPLORARE, senza temere il giudizio dei Parrucconi, potranno fare davvero la differenza per LORO e per tutti quanti.
Gli uccellini cinguettano sempre…
riferimenti:
http://www.bwgen.com
http://www.monroeinstitute.com
http://www.neural.it/nnews/autozen.htm
http://www.sublimen.com/subliminale
http://www.love-god.com/sound.html
--
Fonte: AutomiRibelli.org - Propaganda anti-binaurali
Grazie ad Andrea per il suo puntuale ed esaustivo contributo.