lunedì 7 settembre 2009

Neuroscienze

"Il Cervello Infinito" di Norman Doidge

Alle frontiere della neuroscienza: storie di persone che hanno cambiato il proprio cervello

"Nel corso dei miei viaggi ho incontrato uno scienziato che permetteva a persone non vedenti dalla nascita di iniziare a vedere; ho parlato con pazienti, dichiarati incurabili dopo aver subito un ictus decine di anni prima, che sono stati aiutati a guarire con trattamenti neuroplastici; ho conosciuto persone che hanno superato disturbi dell’apprendimento e che hanno migliorato il proprio; ho raccolto prove secondo cui a ottant’anni è possibile rendere più vivace la memoria in modo che funzioni come a cinquantacinque. Ho visto pazienti «ricablare» il loro cervello attraverso i pensieri, per risolvere traumi e ossessioni in precedenza considerati insuperabili. Ho discusso appassionatamente con dei premi Nobel su come dovremmo ripensare il nostro paradigma neurologico alla luce dell’evidenza che il cervello è in continua trasformazione." Cheryl ha la costante sensazione di cadere a causa di un deficit del suo apparato vestibolare; Barbara ha un cervello asimmetrico ed è considerata "ritardata"; Michael è un chirurgo oculare che a quarantaquattro anni subisce un ictus invalidante. Queste sono solo alcune delle storie alle frontiere della neuroscienza narrate in questo saggio: per loro e per molte altre tipologie di pazienti ora c’è una concreta possibilità di recupero e completa guarigione. La scoperta che ha aperto la strada a questa fondata speranza è quella della neuroplasticità, ossia la proprietà del cervello di essere malleabile sempre, non solo nell’infanzia.
La tesi che ha scatenato la rivoluzione della neuroscienza ci dice che il cervello è in grado di cambiare se stesso e può funzionalmente riorganizzare ogni sua parte per sopperire alle carenze che si vengono a creare in seguito ai traumi o al lento processo di invecchiamento. Non solo. L’intera esperienza umana può essere spiegata esplorando le potenzialità del cervello malleabile: la creatività e l’amore, la dipendenza e l’ossessione. Si tratta di processi neurologici molto complessi che sono indagati, anzi, vivacemente raccontati con semplicità e chiarezza espositiva.

"Un ritratto notevole e pieno di speranza delle infinite capacità di adattamento del cervello umano." (Oliver Sacks)

"Doidge racconta, con interesse e serietà, alcune delle meno comprensibili meraviglie del cervello umano." (Publishers Weekly)

"Il racconto affascinante della rivoluzione in atto nella neuroscienza." (New York Times)

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Cosa ne pensate? Qualcuno l'ha letto?

2 commenti:

seth ha detto...

L'ho letto un paio d'anni fa e ho riscontrato nel libro gli stessi punti di forza da te riportati.

E' una delle tante prove (e una delle più vicine alla cultura occidentale) che per un essere umano cosciente delle proprie capacità tutto è possibile...

Anonimo ha detto...

Grazie per la segnalazione!!!


walter