Come al solito uso questo spazio per rendervi partecipi delle mie emozioni, dubbi, domande. Il lavoro interiore, il ragionamento è una buona cosa, ma fine a se stessa, all'individuo. Anche la logica, anche la matematica.. Quando si parla di UOMO,MENTE,ANIMA tutto è fine a sè stesso, in modo che l'UNO faccia esperienza di sè SOGGETTIVAMENTE. In modo che le differenti esistenze, percorsi di vita, idee, ideali non siano uguali per nessuno altrimenti verrebbe meno l'obbiettivo principale. Per lo meno è questo che mi piace pensare.. Per questo apprezzo la possibilità di condividere con voi i miei lamenti interiori, per tentare di comunicarli ad altre persone di modo che queste possano farli loro e sapere cosa provano e pensano a riguardo, mettendosi nei panni di un fratello che è sul loro stesso sentiero.
Seguitemi un secondo vi prego (lo so che è difficile..):
"In questo giorno malvagio, si festeggia il male, la forza opposta al bene, ed in perpetuo contrasto con esso.. il male necessario, un principio universale indissolubile dal bene senza il quale non esisterebbe nulla.
Veniamo educati ad aborrire il male e ad essere spaventati da ciò che "non è buono". Ma è proprio anche grazie al male, che la natura si rinnova e compie i suoi cicli vitali: cataclismi, epidemie ed uccisioni a sangue freddo sono solo alcune delle cose d'inaudita ferocia che accadono in natura.. eppure sono normali e necessarie al perpetuo rinnovamento del tutto." [1]
Poi mi viene in mente un mio vecchio post e le parole di un vecchio amico:
"comunque la questione delle personalità mi ha colpito 2 o 3 anni fa
quando mi sono accorto che in realtà non ne avevo una
ma potevo scegliere cosa essere
prima si tende a dire io sono fatto così
sono questo sono quell'altro
poi ti rendi conto che in realtà tu puoi essere tutto quello che vuoi
e scegli di amare qualcuno piuttosto che un altro
o di prediligere una musica piuttosto che un'altra
ma che in verità questa non è altro che un'illusione, una specie di finta identità che ci creiamo
per avere l'idea di essere qualcuno
in realtà ora potrei dire che invece non c'è proprio nessuno
quindi ci sono tutte le possibilità presenti in noi
sceglierne una modifica il nostro mondo
e quello che abbiamo intorno" [2]
E sempre nello stesso post quelle di morrison (grant):
".. diventerete esseri umani più grandi perchè avete smesso di consentirvi di rimanere all'interno dei vostri confini"
Mi chiedo com'è che dovremmo vivere la nostra vita, ad aborrire il male e perseguire il bene? Perchè? Perchè lo sentiamo dentro? O perchè siamo stati programmati da millenni a temere l'ira di un Dio "creato a tavolino". Perchè non dovremmo poter fare esperienza di ogni sensazione che l'essere umano è stato creato per provare?
Leggevo in questi giorni un libro di un ragazzo che a 18 anni è entrato nella legione straniera e racconta di come man mano si "perda il senso della realtà", di quanto la vita valga poco, che siamo il risultato dell ambiente che ci circonda e come un ragazzino qualunque di 18 anni dopo un 2 - 3 anni nella legione:
"Della ragazza non mi importava: eravamo legionari, il senso morale era qualcosa che avevamo perso strada facendo."
dopo una sbornia, una rissa e un mancato rientro viene messo in cella:
"in quell'inquieto dormiveglia, non facevo che cambiare posizione per far si che il sangue scorresse in tutte le direzioni. La giornata era lunga, avevo la bocca secca e sognavo fucili e teste sfracellate. Chiusi gli occhi, concentrandomi sull'aria calda che mi entrava nelle narici. Sentivo il sangue scorrermi nelle vene: ero vivo. Non avevo fame, non avevo neppure sete. Non provavo nulla e il nulla è piacevole. Era la stessa sensazione che si avverte dopo un combattimento, quando, finita l'adrenalina, il corpo ricorda ancora il dolore, o quando si è appena sfuggiti ad un incidente d'auto, il senso di vertigine quando si è bevuto troppo, l'impressione di ondeggiare di quando si è troppo stanchi per muoversi ma troppo svegli per dormire. Era la consapevolezza di essere ancora lì.
Fui contento che il sole tramontasse e la stanza precipitasse nel buio. La mia mente cominciò a vagare. Pensavo a come avrei trascorso la licenza che mi sarebbe stata concessa prima della fine dell'anno. Sarei andato a trovare mio padre, che viveva in spagna ed era moribondo, avrei fatto visita ai miei fratelli. Papà stava morendo, tutti noi stavamo morendo. Giocavamo la partita della vita, ma non potevamo vincerla. Non mi rattristava, la vita vale poco.. Tutti dobbiamo morire.
Avevo accettato la morte."
Ora, sento questi racconti come miei, sento come se vorrei "vivere" quello che ha vissuto lui, per chi mi conosce è cosa nota che ho una passione per i racconti guerra, e una certa ammirazione per chi nelle varie guerre ha combattuto con onore, patriottismo e lealtà.. Lo so che queste ultime parole sembrano fuori luogo in un posto come questo, ma fa parte del mio io interiore, la mia dualità, pacifista e guerrafondaia, piromane e pompiere (professione che tral' altro svolgo mentre mi piacerebbe fare il soldato.. ) e ammetto di essere "attratto" da questo lato oscuro; una parte di me se ne vergogna, si sente in colpa; l'altra invece si domanda perchè se nè dovrebbe vergognare.. "E' LA TUA NATURA" dice, "E' COSI' CHE SEI FATTO".
Di cosa mi dovrei sentire in colpa? Perchè mi sento così fuoriposto in questa fase della mia vita? Cosa devo fare per far coincidere il mio pensiero col sentiero da imboccare? Perchè ora come ora, sono molto più che confuso.
Un abbraccio. Donnie.
18 commenti:
la separazione dal tutto sperimentata dallo scrittore del libro assomiglia alle rivelazioni di qualche maestro asceso new age in chiave piu popolana, l'agire come un animale può davvero portare ad uno zen mentale, dovresti vedere come funziona la meditazione inventata da osho per l'uomo moderno per capire che l'uomo ha bisogno di tirare fuori la sua cattiveria piu profonda per sperimentare una vera sensazione di "formattazione mentale", perchè non sempre la classica meditazione delle 23,00 funziona. guerra, lavoro di squadra.. ricordo quando facevo softair e la sensazione di rilassamento che provavo per diverse ore dopo aver solo fatto finta di aver ucciso qualcuno. era un qualcosa che mi dava una certa chiarezza mentale, e quel distacco emotivo buddista di cui è partecipe anche l'autore del tuo libro, certamente il tuo segno astrologico collima con una certa attrazione per le cose oscure e ciò ti rende piu adatto a cose del genere, anch'io dal mio canto seguo i miei istinti piu bestiali, e la confusione generata dalla morale alla quale uno va incontro è parte del gioco, almeno credo.. essere confusi, è un ottimo inizio, è lo stato primordiale che precede il ni-ente (no-thing), oggi è cosi, ma un giorno guarderai il tuo passato e sorriderai di semplicità riguardo a quello che ti sembrava cosi confuso.
;)
Donnie sei in bilico sull'abisso e non c'è posto migliore in cui potresti stare.
E' il luogo in cui tutto può succedere e Lucifero si rivela qual'è veramente, il tuo allenatore nascosto, il degno avversario del tuo spirito.
Non solo, è la forza titanica, primordiale e dionisica che si agita nei nostri visceri. E' un fuoco sacro, una potenza esplosiva, santa e orgiastica animalità pura.
Non puoi rigettarla o reprimerla perchè ti autodistruggeresti svuotandoti di ogni slancio vitale.
Ma puoi e devi incanalarla, indirizzarla verso atti creativi e non distruttivi, verso azioni nobili e artistiche. E non perchè qualche Dio o maestro te lo imponga con stupidi comandamenti o vendicative ritorsioni o incomprensibili sensi di colpa, ma perchè mentre si affina il tuo sentire e la complessità delle tue contraddizioni interne ti accorgi che anche la capacità di amare entusiasticamente la vita si estende oltre le illusioni della dualità.
La tua intelligenza, raffinata della polarità dialettica, si fa piu' lucida e tagliente rendendoti consapevole che una simile energia è un dono per coloro che sanno trasmutare il male senza viverlo e per contrario non agiscono sotto le illusioni di un bene apparente, schiavo di una fasulla morale collettiva.
Donnie ti consiglio di leggere la Bhagavad Gita se non l' hai ancora fatto.
Sergio
nn capisco perchè parli di conflitto....... è proprio grazie a questo che sei così...senza conflitto invece di essere un fanatico del perchè della nostra natura saresti un fanatico del trono di uomini e donne...
bene e male convivono con te.. usali a tuo piacimento.... servono entrambi..e tu sei l esecutore finale delle decisioni del tuo essere immateriale....
siamo umanisti e guardoni giocherelloni allo stesso tempo...solo noi lo siamo... e nessun altro.... più potenti anche della nostra inconsapevolezza____
Autore:
Un fanatico dell uomo......
@ donnie:
incredibile!!! Anch'io faccio di professione il pompiere, mentre farei volentieri il soldato. Ho scelto l'obiezione di coscienza (un secolo fa...)ma sono attratto da tutto ciò che è guerra, sono volontario della croce rossa e conosco almeno quattro tecniche per uccidere un uomo a mani nude. Potrei continuare all'infinito e descrivere come luce ed ombra vaghino nel mio SE' più profondo ma, per fortuna, da questa magica ed ingestibile alchimia, sta nascendo qualcosa che, a 40 anni suonati, somiglia sempre più ad un UOMO.
walter
“Abraxas è il Dio duro a conoscere. Il suo potere è il più grande perché l’uomo non lo vede. Del sole egli vede il summum bonum, del demonio l’infimum malum; ma di Abraxas la VITA, indefinita sotto tutti gli aspetti, che è la madre del bene e del male….Duplice è il potere di Abraxas. Ma voi non lo vedete, perché ai vostri occhi gli opposti in conflitto di questo potere si annullano…Ogni cosa che chiedete supplicando al Dio sole genera un atto del demonio. Ogni cosa che create col Dio sole dà al demonio il potere di agire. Questo è il terribile Abraxas.
C.G. Jung - Septem Sermones ad Mortuos
@ Barzo citazione più che appropriata ;-)
già Timor, la tengo sempre nel taschino :)
in questi giorni sto trasferendo nel blog dei vecchi post, guarda il caso cosa ha voluto che inserissi oggi:
http://barzoinforma.blogspot.com/2009/05/binario-morto.html
Suvvia,tutti preti e avvocati,che sta lì a parlar di principi,morale,etica.
Che si provi pace dopo aver dato spazio e trasformato in azione ogni pensiero?
Mha,sarei scettica: ci son pensieri che spaventano e stupiscono persino se stessi,saremmo peggiori degli animali in tal caso; per questo li si reprime e si lascia spazio alla moraleggiante, quieta esistenza civile.
E' passato il tempo di costruire, l'uomo non ha più nulla a cui pensare e perciò si mette in testa di voler "cercare" in qualche posto recondito e sperduto del suo IO la sua vera natura,come se non l'avesse avuta davanti agli occhi ogni giorno...all'improvviso diventa tutto scuro,incerto,intricato...la distruzione prende il sopravvento per aprire un ulteriore fase del ciclo.E dopo la distruzione,ecco di nuovo il tempo di ri-costruire.E così via...
Sintetizzo: espansione-->crescita-->crisi-->recessione etc.etc.
"Il potere di compiere del bene è anche il potere di comportare danni." (M. Friedmann)
Non è altro che un incessante circolo vizioso quel che si ripete.Quindi perchè farsi domande? Non sarebbe più semplice prender le cose per come sono,e cioè accettarle e conviverci?
Farsi certe domande è come ordinare ad un carabiniere di far la barba a chi non se la fa da se...e fin qui va tutto bene,ma quando toccherà a lui?Come si comporterà?
Tutto ciò,a lungo andare, porta alla schizofrenia,documenta un famoso spichiatra(di cui non ricordo il nome,ahimè).
Meno seghe mentali e più concretezza,son le azioni che contano e non il pensiero di esse!Soffermarsi su un pensiero,per quanto logico,profondo e sentito non produce nulla di concreto;la realtà la si ha davanti,perchè non togliere il velo di Maya? :)
Davvero una discussione particolare.. davvero un bel team..
Sono argomenti titanici, che poi si incarnano in vissuti personali profondi e ingiudicabili.
Secondome rischia di fotterci (si può dire la parola fotterci in questo sito? :-)un pò la parola.
Bene e male. E tutto il ginepraio di ciò che è chiamato Bene o Male.
Noi dobbiamo liberarci, credo, dalle idee del Bene che hanno cercato di imporci. Non dalla consapevolezza che qualcosa sia effettivamente creativo, benigno, arrichente, curativo. Una carezza che consola una ragazzina che ha pianto. Un amico che ti sostiene quando tutti ti hanno abbandonato. Un atto sessuale in cui ti perdi in inenarrabili altezze.. il trovare i propri talenti e farli fiorire.. combattere contro tutto ciò che degrada,umilia,schiavizza e manipola l'uomo.. ecco, credo sia un Bene. Anche se alcune di queste cose fossero chiamate male.
Il fatto che ci siamo da sempre castrati e repressi con false idee del Bene, imposte da altri e marchiate in noi.. non credo che infici alla radice l'idea stessa che in questo universo esistano cose che abbiano un Valore e un Senso profondo.. e che agli effetti siano, almeno per noi.. un Bene. O chiamatelo Filippo.. Non importano i nomi. Ma sono cosa che vibrano di una più alta intensità, di una qualità superiore.
La madre che umilia il figlio e gli dice che è un fallito degrada a suo modo la sua qualità innata, intossica la sua psiche, gli avvelena l'anima. La madre è vicina al figlio, gli dà il suo amore, la sua stima.. lo rende più forte, gli fa del "Bene".
Se un bambino in classe è picchiato dai bulli.. e tu lo difendi.. tu fai del Bene.. compi un atto che dà valore alla nostra esistenza, dai valore e rispetto e sostegno a quella persona. Se metti un gatto in un forno e lo abbrustolisci facendolo agonizzare fai.. quasi ontologicamente ed intrinsecamente un.. Male.
Bene allora demolire i falsi idoli. Bene liberarsi dal mito dei perfetto impeccabile, mito che non fa mai vivere veramenta la vita e le sue pulsioni. Bene aprirsi anche all'Ombra come sfida e integrazione su un più alto livello.
Del resto Mefistofele nel Faust dice "Io sono la forza che vuole il male, ma.. opera il bene.." Suo malgrado fa capire. Bene anche aggiungere che da ogni male può nascere un bene ancora più grande.
Ma non dimentichiamo che nel nostro attuale piano di esistenza alcuni atti hanno un valore una dignità speciali fosse solo per noi.. e altri invece offendono e degradano quel valore e quella dignità.
Che la presenza di certe forme di Male fa parte del piano cosmico, in quanto fanno parte del piano cosmico pure coloro che le combattono.
Che c'è differenza tra dare amore... e uccidere i sogni.
Per prima cosa ringrazio tutti voi e le vostre splendide parole. Grazie Sergio per la segnalazione del Bhagavad Gita che non conoscevo e devo dire che è veramente una grande Opera..
Grazie di cuore. L'atrofia cerebrale\spitituale delle persone che incontro ogni giorno mi turba veramente tanto e "impone" dialoghi solitari dove il più delle volte ne esco smarrito, ma voi con la vostra co[no]scenza mi lanciate qualche raggio luminoso che mi fa ben sperare, solleva il mio umore e rinvigorisce quella patina d'orata che ci dobbiamo tenere stretta.
Un abbraccio. Donnie
"Nessuno che non conosce davvero se stesso può dire di poter conoscere gli altri." - Jung
Ciao Donnie,
il posto dove ti trovi in questo momento è PERFETTO. Una vera occasione, e le persone, sia "vuote" che "piene" che ti lasciano frastornato, sono gli "specchi" con i qual condividi LE MEMORIE. Ciò che ne trai è l'involucro della crisalide che ti adorna poco prima del grande parto... lungo e doloroso, stanchevole e noioso, ma allo stesso tempo RICCO e VIBRANTE se sei disposto a raccoglierne il nettare.
La DOMANDA è lo strumento primario che ti accompagna durante questo parto. E' la chiave d'accesso alle segrete dov'è rinchiuso il tuo "Inconscio" che domanda a gran voce di essere liberato.
I sogni sono il Dizionario Galattico... al tuo Sè non serve altro.
un abbraccio,
Andrea
@ Andrea Doria
Tutto quel che scrivi mi suona vagamente familiare,anche se non ricordo da dove sia tratto,o dove l'abbia letto o già ascoltato...
Con intricato e plateale ingegno è quel che l'essere s'impone di cercare,ma bada, c'è veramente qualcosa da cercare o che valga la pena d'esser trovata? Non è pur vero che abbiamo tutto in mano e dobbiam solo decidere che farne?!
Saluti
Iris.. belle domande fai.. e io dico..
SI!.. C'è qualcosa da cercare..
c'è sempre qualcosa da cercare..
Anche per poi comprendere, alla fine del Viaggio, che tutto era già nelle nostre mani, fin dall'inizio dei tempi..
Ma capiamo quello che abbiamo, scopriamo che il tesoro era in noi, solo dopo esserci spesi e uniti in copula col Mondo e con gli Altri.
Se no non saremmo divenuti umani, non saremmo qua a camminare tra ghiacciai e fuoco. Non piangeremmo e non rideremmo. Saremmo riamsti in vuoto amniotico di perenne godimento, in un caldo utero, in una sorta di Seno di Dio.
Lo scopo del Viaggio.. è farti Tornare a Casa. Ma intanto sai che il tuo volto originario, la Pietra Filosofale, il Santo Graal ti aspetta a casa.. dopo che hai affrontato il Mondo, dopo che hai dormito nelle grotte, dopo che hai salutato le montagne, hai camminato a piedi nudi sulla spiaggia. Dopo che hai amato, sudato, pianto...
Tutte le risposte erano con noi.. ma.. dopo.. dopo.. dopo..
Solo dopo puoi leggerti. Chi non parte mai e non cerca mai rimane un catafalco, intriso di una falsa sapienza o un qualche guru che visto che sa di essere il Tutto non ha mai mosso un passo e ti insegna il sonno perenne.
E allora dici bene.. le risposte forse alla fin fine neanche ci sono.. forse sono tutte in noi. Forse non c'è niente da cercare.. o le risposte sono tutte dentro noi.
MA.. ma..
Tutto questo è una conquista.. non una scusa per la pigrizia.
Il fine di ogni Viaggio è il Ritorno.. ma prima bisogna partire..:-)
ù
eh blablabla...io lo dico sempre che il "pensare-indotto" ottenebra il cervello!
Sii libero Duncan,e non permettere ad altri di costruire castelli nella tua testa,ogniuno vive a modo proprio questa Esperienza,certo: c'è chi cerca,chi ha,chi ottiene,chi fallisce,chi perisce,chi testardamente va a batter contro un muro pur sapendo che gli provocherà dolore,chi al dolore ha fatto il callo e se lo porta con se,chi l'abbandona,chi è felice,malinconico,innamorato più che mai della terra,chi cerca in cielo quel che qui non riesce a realizzare etc...ad ogniuno il suo,come puoi veder anche da te!
Non c'è nulla che non valga la pena d'esser sperimentato,e siam qui per questo...perciò,perchè chiederselo?!perchè sei qui? Lo capirai strada facendo,sta tranquillo!E senza il bisogno che alcuno metta mano,solo "naturalmente"! :)
p.s: quel che hai scritto tu non c'enta nulla con la mia osservazione,ma va bene ugualmente: è stata solo un incomprensione!
Iris,
le tue parole sono illuminanti..
l'ego si manifesta effettivamente nel giudizio..
e tu ne hai datto un esempio mirabile.. di cui ti sono grato.
Quando si dice che spesse volte guardiamo gli altri ma fissiamo noi stessi, è importante avere anche degli esempi pratici per capire che si intende. E il tuo viene meravigliosamente alla bisogna.
C'è una bellissima massima di cui ti voglio fare dono..
"Prima di pensare a svegliare gli altri, sveglia te stesso".
Aufwiederseen..:-)
di nulla,Duncan!Grassie a te
Bhè svegliar la coscienza collettiva implica un profondo e intenso lavoro su se stessi,e non è detto che ci si riesca,nel mostrar le cose agli atri bisogna che le si abbia chiare per se prima,anche se un unico senso valevole oggettivamente si stenta a trovarlo,considerando che la conoscenza è strettamente legata all'esperienza personale,ma la "curiosità" è un ottimo trampolino di lancio!
La massima di cui parli te dovrebbe esser un presupposto sottointeso,ma per alcuni non sempre scontato...
continua pure per la strada che hai intrapreso,comunque vada sarà (un) successo!
Auf Wiedersehen (ho avuto un insegnante abbastanza fiscale) :P
Grazie per le tue benedizioni Iris..
e per i tuoi insegnamenti...:-)
Da capra quale sono ti saluto con un saluto che una volta andava da queste parti..
Acciuffa l'anguilla..hahaha
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